The Hybrid|ᴋᴏᴏᴋᴛᴀᴇ

Capitolo 8

Per Taehyung i fine settimana erano sempre stati come qualunque altro giorno. In orfanotrofio si saltavano le lezioni, tutti andavano nella chiesetta adiacente al grigio edificio per recitare le preghiere e tutti poi giocavano nel cortile. Non era mai stato partecipe di quell'ultima attività, per cui per il bambino d'allora non c'era differenza tra il resto dei giorni.

Quando nella sua testa era covata l'idea di voler andare via da Daegu, aveva immaginato la Domenica come un giorno dove avrebbe potuto rilassarsi, da dedicare a sé stesso, quando avrebbe vissuto nella sua nuova casa vivendo una nuova vita.

Invece, a distanza di quasi un mese, si ritrovava quel giorno a guardare il soffitto con sopracciglia corrugate e le braccia incrociate, mentre nella sua testa vagavano domande e pensieri che l'avevano costretto ad aprire gli occhi quando la sua sveglia segnava solo le nove del mattino, già con un gran mal di testa a premergli le tempie.

La vita con Jungkook era tutto tranne che semplice e in quei giorni in cui aveva continuato a vivere monotonamente - scuola, casa, litigate con Jungkook, letto e poi di nuovo scuola - non l'avevano resa migliore. Se aggiungeva poi la serie di dubbi che la sua curiosità gli poneva davanti e che quella mattina l'aveva fatto rigirare nel letto nervoso, allora il tutto diventava più stressante e di certo il licantropo non lo aiutava a placare quei punti di domanda. Era sempre stato un tipo curioso, non riusciva mai a stare lontano dai guai, ma nonostante tutto questa sua natura non l'aveva mai messo in situazioni di pericolo. O almeno fino a quel momento.

Si mise seduto stanco della sua stessa voce nella sua mente, e si scompigliò i capelli frustrato. Il suo stomaco aveva anche preso a brontolare ma di iniziare quella giornata proprio non ne voleva sapere.

A distrarlo fu un movimento che intercettò dietro la porta, ancora rotta, dove una figura sembrava fare avanti e dietro di fronte la sua stanza.

Sbuffò e capì che purtroppo era arrivato il momento di alzarsi e facendo scontrare i suoi piedi nudi con il gelido pavimento si diresse verso la porta, spalancandola e sorprendendo il licantropo a braccia incrociate ed uno sguardo truce, adesso fermo di fronte a lui.

«Potresti smetterla di essere inquietante?» alzò un sopracciglio il grigio, lasciandogli un'occhiata stranita, mentre lo sorpassava per dirigersi verso le scale e poi nella cucina per prendere il suo amato latte, l'unica cosa che era in grado di riscaldare senza rischiare di bruciarlo.

Jungkook lo seguì a ruota come un fedele cagnolino rendendolo partecipe dei pensieri che avevano affollato la sua mente per ore. «Questa notte ho riflettuto sui tuoi poteri.»

Si poggiò con un fianco sull'isolotto della cucina, osservando la schiena dell'ibrido intento a versare il latte nella pentola adatta. Lo vide irrigidirsi a quella sua affermazione prima di provare a cambiare argomento con un «Non hai nulla di meglio da fare la notte? Tipo dormire?»

Da quando aveva messo piede in quella casa Taehyung, tranne qualche sogno, non aveva avuto nessun tipo di cambiamento come invece aveva presupposto Jungkook. Questa non creava grossi problemi per Taehyung ma il licantropo poco distante da lui non era dello stesso pensiero ed al contrario credeva che avrebbero dovuto stimolare i suoi istinti per ottenere qualche risultato.

«Lo faccio di solito, ma questa notte non ci sono riuscito.» spiegò brevemente, potendo guardare adesso il grigio negli occhi visto che si era girato nella sua direzione con la tazza poggiata sulle labbra per berne il contenuto.

«Allora?» lo incitò Taehyung a parlare.

«Quando ero piccolo e non avevo ancora il pieno controllo dei miei poteri, mio padre mi lasciò solo nella foresta per un intera notte, così che potessi in un certo modo responsabilizzare i miei sensi e adattarmi a quello stile di vita che a soli quattro anni non sentivo ancora mio.» il latte che deglutì il grigio si sentì forte e chiaro, preso improvvisamente dall'inquietudine di quel racconto «Visto che hai metà sangue di licantropo credo che qualcosa di simile possa essere utile anche per te.»