Capitolo 13

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Il ticchettio dell'orologio continuava a scandire il tempo che passava inesorabilmente senza che lui potesse fare qualcosa. Camminava avanti e dietro lungo tutto il corridoio nella speranza che la porta d'ingresso scattasse e da dietro di essa fuoriuscisse Jungkook.

La sera era calata ed era ormai da troppo tempo che sia il licantropo che il vampiro erano fuori. Se pensava poi alle ultime parole che aveva scambiato con Yoongi in seguito a quella sua risposta, non riusciva a fare a meno di preoccuparsi e sentire i sensi di colpa pesanti all'altezza del petto.

«Cosa avrò in cambio?»

«Cosa vuoi?»

«Park Jimin. Voglio Park Jimin.»

«Jimin?» quel nome pronunciato da quelle labbra rosee gli aveva fatto sgranare gli occhi fino all'inverosimile. Tramite Jungkook era a conoscenza che il vampiro fosse in un certo modo collegato a Jimin, ma non capiva il perché e specialmente non sapeva come intendere quel 'volere' da parte del corvino. Era preoccupato.

«Esatto.» confermò «Vuoi che aiuti Jungkook, no? Allora quello che devi fare è molto semplice.» sorrise come se stesse raccontando un semplice avvenimento di vita quotidiana e non come se stesse per condannare a morte il suo amico. «Basterà che tu chieda al tuo amico di incontrarvi in un punto specifico, di sera. Poi me la vedrò io.» gli disse giusto il minino indispensabile.

L'ultima cosa che voleva era coinvolgere Jimin in tutto quel casino e farlo finire tra le grinfie di Yoongi ma—

«Tic tac Taehyung, Jungkook potrebbe star soffrendo in questo momento.» mimò con l'indice le lancette di un orologio e gli mise pressione.

Si morse il labbro inferiore combatturo su cosa fare e quando egoisticamente la sua mente riprodusse un Jungkook sanguinante e senza vie di scampo la risposta fuori uscì immediata dalla sua bocca. «Va bene! Ma ora va' ad aiutarlo!»

Si sentiva così tremendamente in colpa per aver sacrificato la vita di Jimin per un'altra... se mai lo avesse saputo era sicuro che il biondo ne sarebbe rimasto ferito e deluso, d'altronde non si meritava di essere pugnalato alle spalle così brutalmente. Taehyung di certo non voleva tutto questo, ma Jungkook...

All'improvviso sentì il cancello aprirsi e le sue gambe si mossero furiosamente verso l'entrata per aprire la porta e notare un Jungkook con qualche macchia di sangue sparsa sulla maglietta e con un braccio poggiato mollemente sulle spalle di Yoongi, che lo teneva per la schiena, mentre l'altra mano andava a schiacciare il fianco insanguinato. Aveva una ferita.

Corse subito verso il licantropo riuscendo a prenderlo al volo quando, nel tentativo di entrare in casa, Yoongi venne balzato via dalla barriera che sua madre aveva fatto anni a dietro per proteggerlo da quelle creature.

«Jungkook!» la sua attenzione era tutta rivolta però al ragazzo tra le sue braccia, nel tentativo di tenerlo cosciente e sollevato.

Il vampiro poco lontano si rialzò e con uno sbuffo e qualche imprecazione disse un «Io ho fatto quel che dovevo.» lanciandogli poi uno sguardo che nascondeva mille parole e che furono una silenziosa promessa di ciò che avevano concordato prima. Poi sparì nel buio della notte con un veloce salto.

Concentrò nuovamente la sua attenzione su Jungkook iniziando a trascinarlo all'interno della casa con tutte le sue forze, riuscendo a farlo stendere sul divano. Lo vide fare una smorfia di dolore mentre le mani del grigio presero a tremare, impreparato su come comportarsi in situazioni del genere.

«C-cosa posso fare?!» si disse tra sé e sé con voce tremante, facendo vagare i suoi occhi sulla ferita del corvino e sul resto del corpo, nella speranza che non avesse altre ferite. Speranza che venne finalmente esaudita.

The Hybrid|ᴋᴏᴏᴋᴛᴀᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora