Capitolo 24

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Lo scrosciare della pioggia che batteva sul terreno invadeva le sue orecchie mentre, l'odore della foresta lo portava a respirare profondamente quell'aria pulita.

Da lontano dei leggeri scricchiolii di rami spezzati presagivano l'arrivo di qualcuno che, a gran velocità, continuava ad avvicinarsi pericolosamente a loro. Girò lo sguardo per incrociare le iridi scure di Jungkook, al suo fianco, che senza dire una sola parola lo afferrò per un polso iniziando a correre.

Viveva tutto a rallentatore, avendo la possibilità di poter vedere la sua schiena e il suo volto preoccupato che continuava a girarsi nella direzione alle sue spalle, come per controllare che chiunque li stesse inseguendo non fosse già dietro di loro. Al contrario Taehyung non riusciva a fare altro che assumere una faccia preoccupata e cercare di non farsi invadere dalla paura che aveva iniziato ad attanagliargli il petto.

Però poi quel momento arrivò forte e chiaro insieme al rumore dei passi sempre più vicini, e fu solo questioni di attimi prima che qualcuno lo afferrasse dalla parte opposta – nonché da quella da cui stavano scappando – e la sua mano si separasse da quella di Jungkook.

Riuscì solo a guardare il volto del corvino e la sua mano protesa nella sua direzione, in un vano tentativo di afferrarlo, prima che questa cadesse nel vuoto mentre la sensazione di vertigini lo assaliva. All'improvviso non c'era più nessun albero a circondarlo, non c'era più Jungkook di fronte a lui...

All'improvviso c'era solo il buio.

Aprì gli occhi lentamente sentendo le braccia e le gambe penzolare nell'aria. La testa dondolava da una parte all'altra a rimo di una camminata, prima che i suoi occhi mettessero a fuoco l'ambiente circostante e vi trovasse una chioma corvina, dall'odore maledettamente buono e familiare, a pochi centimetri di distanza.

«Ti sei svegliato dormiglione.» ridacchiò Jungkook fermandosi un secondo dalla sua camminata in mezzo al bosco per fare un leggero scatto con le gambe in modo tale che Taehyung si posizionasse meglio sulla sua schiena.

«Per quanto ho dormito?» chiese ancora assonnato il grigio sollevando il capo per poter notare il cielo coperto dalle folte chiome degli alberi. Erano ormai due giorni che avevano lasciato casa di Namjoon e che sulla sua testa non vedeva altro che aberi.

Non sapeva ancora dove fossero diretti ma si fidava dell'istinto di Jungkook e semplicemente si era lasciato guidare dal licantropo.

«Per circa tre ore.» lo informò «Adesso siamo in una delle due foreste al confine tra la Corea e la Cina.» quella notizia lo sorprese abbastanza da modificare le sue labbra in una 'o' perfetta, mentre guardando il profilo di Jungkook si domandò interiormente come avessero fatto ad arrivare così velocemente quando nemmeno poche ore fa stavano per attraversare il confine della Corea del Nord.

«Quando ti sei addormentato ho avuto modo di muovermi più velocemente. Mi sono chiesto infatti come tu non ti sia svegliato con tutto il trambusto che ho fatto, ma evidentemente devono averti tolto molto sangue e il tuo corpo subisce la stanchezza in maniera maggiore rispetto al normale.» suppose tra sé e sé.

A quelle informazioni un verso di disappunto lasciò le labbra di Taehyung che poggiando il mento sulla spalla del moro biascicò un «Sarai stanco Jungkook, lasciami camminare.» anche se la voglia di farlo era pari a zero. Aveva le gambe doloranti per i precedenti giorni passati a camminare con un pesante zaino in spalla.

«Mi sottovaluti sempre... dimentichi che sono un licantropo e che posso camminare anche per tre giorni di fila senza fermarmi, se voglio.» disse sicuro di sé stesso «E poi sei più leggero di quanto ricordassi. Hai mangiato abbastanza da Namjoon in questi ultimi mesi?» chiese cercando di girare la testa per intercettare il suo sguardo.

The Hybrid|ᴋᴏᴏᴋᴛᴀᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora