The Hybrid|ᴋᴏᴏᴋᴛᴀᴇ

Capitolo 16

Erano passati esattamente due giorni da quando Jungkook lo aveva lasciato sotto l'ala protettiva di Kim Namjoon e due giorni che Taehyung viveva in una casa circondata da licantropi che la maggior parte delle volte gli riservavano sguardi straniti e incuriositi, senza mai rivolgergli la parola. Namjoon gli aveva detto fossero diffidenti nei confronti degli estranei e il suo odore così diverso dal loro li rendeva ancora più sospettosi nonostante le rassicurazioni del loro leader.

L'unica causa del sorriso del grigio erano quei gemellini, che come se avessero percepito la sua solitudine avevano preso a parlargli animatamente senza curarsi del suo odore o dei pregiudizi degli adulti lì presenti. Non riusciva a fare a meno che ascoltarli e stare ore a guardarli giocare senza non sentire un profondo affetto nei loro confronti dettato forse dalla consapevolezza che, come lui, fossero orfani. Ma avevano avuto decisamente più fortuna capitando nel branco di Namjoon...

L'ora di pranzo scattò lasciando che i suoi pensieri svanissero nel nulla mentre i suoi occhi vagarono sui suoi compagni di classe intenti ad alzarsi per uscire dall'aula. Della solita testolina bionda non vi era traccia da un po' di giorni... ultimamente Jimin si ritrovava a parlare di quel ragazzo misterioso – Yoongi –, nonostante si fossero visti solo una volta in quel parco il vampiro era rimasto impresso come un marchio sulla pelle, nei pensieri di Jimin.

Sperò vivamente che quelle assenze non fossero collegate al vampiro – non se lo sarebbe mai perdonato – e con un piccolo broncio si alzò anche lui dal suo posto per dirigersi verso la terrazza, luogo in cui si incontrava con Jungkook alla fine delle lezioni.

Sentiva che quei posti in cui era stato con licantropo avrebbero potuto fargli tornare un po' di buon umore, facendogli tornare alla mente il loro primo bacio e tutti i loro battibecchi... erano passati solo pochi giorni ma la consapevolezza di non sapere dove fosse e che fosse bloccato in una casa piena di sconosciuti, senza la possibilità di potersi muovere liberamente, lo faceva sentire in trappola.

Gli mancava così tanto...

Un sospiro fuoriuscì dalle sue narici mentre si avvicinò alla rete della terrazza per infilarci le mani dentro e guardare il cortile sotto di lui. Riuscì a scorgere Irene guardarlo da laggiù, attratta evidentemente dal suo odore, con uno sguardo pieno di astio nei suoi confronti.

Più passava il tempo più non riusciva a capacitarsi di cosa mai avrebbe potuto fare di così sbagliato da meritarsi un trattamento del genere. Non la conosceva e prima di due giorni fa non le aveva mai rivolto la parola; l'unica cosa a cui riusciva a pensare, grazie alla conversazione che aveva origliato, era che c'entrasse Jungkook. Forse un torto tra loro o semplicemente non andavano d'accordo... ma prendersela con Taehyung per qualcosa di cui non poteva essere a conoscenza sembrava piuttosto esagerato ed immaturo.

«Sta antipatica anche a me, tranquillo.» saltò sul polso al suono di quella voce familiare, girandosi di scatto per scorgere in piedi alla rete la figura del vampiro dai capelli corvini.

«Y-Yoongi!» si portò una mano al petto, agitandosi subito dopo per la posizione pericolosa in cui si trovava quest'ultimo, dandosi subito dopo dello stupido perché è un vampiro! Non può di certo cadere o morire di nuovo! «Che ci fai qui? Tu non potresti... uscire di giorno.» terminò la frase con tono insicuro, dopo aver notato lo sguardo glaciale dell'altro.

«Il fatto che ci siano delle regole che vietano ai vampiri di uscire e cibarsi di giorno non significa che non possiamo farlo.» saltò con le mani nelle tasche sul pavimento della terrazza, compiendo poi qualche passo verso di lui «Indovina un po', si chiama "infrangere le regole".» si fece beffa dell'ibrido con tono presuntuoso.

Quell'atteggiamento fece sollevare lo sguardo al cielo al grigio, prima che compisse qualche passo verso la rete scorgendo ancora la figura di Irene intenta a fissarlo.