The Hybrid|ᴋᴏᴏᴋᴛᴀᴇ

Capitolo 34

Furono pochi i giorni in cui rimasero in casa branco. Dopo i primi, più frenetici, in cui il dottore non aveva fatto altro che sprecare tutte le sue energie per curare le ferite del branco e Jungkook riposare per far sì che la cicatrizzazione della ferita avvenisse in modo rapito, i due gli avevano spiegato solo all'ultimo, per filo e per segno, cosa fosse successo nel momento in cui Taehyung e il resto del gruppo non ferito avessero lasciato quel posto per scappare via.

Hoseok era rimasto rintanato in una stanza del palazzo per quasi metà di quella guerra avvenuta tra le delle mura, e solo all'ultimo – da strambo vampiro qual era – era uscito allo scoperto trovando spiacevolmente tutti quei corpi feriti di lupi e vampiri.

Le forze che non aveva usato per combattere le aveva usate per salvare quante più vite possibili in quell'istante e dare speranza e coraggio ai meno gravi di farsi forza e aiutare per allontanare i più feriti da quel palazzo che stava lasciando solo un ammasso di ceneri sul suolo. Per fortuna l'influenza della luna piena aveva ridato gran parte delle energie, potendo così attuare il piano di ritorno alla casa branco.

Se si soffermava a pensare era stata proprio la luna piena a dargli tutto quel potere tanto da mettere a tappeto in pochi secondi vampiri e Sin, ed ella era stata la causa anche della fine.

Gli avevano spiegato come grazie a Jimin e Yoongi fossero riusciti a distrarre i ministri e, nonostante fosse grato di ciò che avevano fatto per lui, l'asia e la preoccupazione di sapere come stesse il suo migliore amico l'aveva assalito per giorni. Per sua fortuna quella piccola tortura non durò a lungo: i due si erano ripresentati a casa branco dopo qualche giorno dal loro ritorno per assicurarsi che ciò che avevano fatto ne fosse stato vano. E così era stato.

Jimin gli era sembrato strano, a volte la sua attenzione si concentrava altrove e i suoi occhi diventavano improvvisamente rossi, così come si scatenava la sua sete di sangue improvvisa. Non lasciava mai la mano del corvino proprio perché non sapeva se qualche odore improvviso o riflesso involontario, l'avrebbe portato a far del male a qualcuno.

Stava ancora lavorando su quel nuovo mondo che adesso gli apparteneva, ma erano stati comunque in grado di parlare in privato e raccontarsi tutto ciò che sin dall'inizio si erano tenuti nascosto. Taehyung aveva raccontato della sua scoperta dell'essere un ibrido e Jimin delle violenze domestiche che subiva prima dell'arrivo di Yoongi.

Era stato felice d'esser riuscito a riunire il rapporto con Jimin e sperava solo che le loro ormai evidenti differenze non creassero ostacoli nella loro amicizia.

Del resto, quegli ultimi giorni erano stati un via vai di persone. Casa di Namjoon non era mai stata così affollata e rumorosa e il tutto era stato reso ancora più vivace dalla presenza dell'ultimo ministro rimasto in vita: Seokjin. S'era scoperto in realtà un ragazzo dalla battuta sempre pronta, anche se molto spesso non faceva ridere nessuno, rompendo però lo stereotipo del vampiro freddo e senza cuore. Era stato come una medicina con la sua allegria con la quale aveva alleggerito l'ambiente pieno di tensione in cui la maggior parte del branco ce l'aveva con Taehyung per ciò che era successo.

Hoseok era rimasto lo stesso di quando lo vide per la prima volta con il suo solito camice macchiato di sangue e i capelli rossi, in quella grotta. A tratti risultava inquietante con quei suoi improvvisi sbalzi d'umore ma Taehyung aveva imparato a conoscerlo meglio e a potersi fidare di lui, cambiando pian piano la sua opinione sul dottore.

Purtroppo però quei giorni tranquilli non durarono a lungo. La distruzione del palazzo e la mancanza dei Ministri – che detenevano il controllo sulla società tra vampiri e licantropi, i quali senza regole e paletti avrebbero potuto uccidersi fino all'estinzione di uno dei due per la supremazia della specie più forte – stava creando scompiglio e questo costrinse Jin, l'unico Ministro rimasto in vita, a prendere in mano per la prima volta le redini della situazione, da sempre comandate dal padre.