Capitolo 19

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Quando aprì gli occhi quella mattina sapeva sarebbe stata una giornata diversa per ben due motivi: il primo sarebbe stato l'ultimo giorno scolastico prima della pausa estiva e il secondo che sarebbe stata l'ultima possibilità di tornare in città. Dal giorno seguente in poi non avrebbe avuto alcun motivo di tornare a camminare nelle strade affollate di Seoul circondata da alti grattaceli... e ciò significava che non avrebbe più avuto la possibilità di anche solo pensare di tornare nella sua vera casa, quella in cui si trovava Jungkook.

Furono quelli i pensieri che l'avevano accompagnato per tutta la giornata scolastica. Aveva rimuginato e rimuginato cercando di trovare una sola cosa storta in quel che aveva pensato... e l'aveva trovata anche molto facilmente, e altro non era che l'andare contro il volere di Jungkook per l'ennesima volta. Si era ripromesso che mai più l'avrebbe fatto ma, in quel momento e con quei pensieri per la testa, l'unica cosa che riusciva a fare era guardare dall'uscita dell'atrio scolastico la stradina che sapeva l'avrebbe condotto dal suo guardiano, mentre tutti gli altri studenti gridavano esaltati liberi finalmente di poter andare a divertirsi.

Se solo fosse stato un umano come tutti gli altri, probabilmente anche lui in quel momento si sarebbe trovato in qualche sala giochi a svagarsi come un normale adolescente; invece, tutto quello che gli passava per la testa non era altro che il volto del corvino e la malinconia del non averlo più accanto.

Spostò lo sguardo verso l'interno del cortile, individuando Irene poco lontana parlottare con un sorriso falso con altre ragazze e lanciargli un'occhiata di sbieco quando si rese conto che il grigio la stesse osservando. Sicuramente non sarebbe stato un problema nel caso in cui avesse deciso di andare o meno da Jungkook, ma per l'appunto l'unica indecisione era quella.

Distolse lo sguardo e tornò a guardare quella stradina che aveva avuto la possibilità di percorrere a piedi solo una volta. Doveva solo decidere se rischiare di vedere Jungkook forse mai più o andargli contro e disubbidire alla sua richiesta di rimanere solo e tornare da lui.

Sospirò pesantemente chiudendo gli occhi per un secondo, combattendo interiormente contro quei due fuochi, prima di compiere un passo in quella direzione. Aveva deciso. Se ne sarebbe pentito? Dubitava, la mancanza di Jungkook lo faceva sentire soffocare ma sapeva che al contrario avrebbe deluso ancora una volta Jungkook.

Si guardò indietro durante il tragitto solo poche volte e solo per constatare se qualcuno lo avesse seguito. Non aveva avuto ripensamenti.

E fu così che si ritrovò, come se fosse la prima volta, di fronte a quel cancello nero con delle piccole e, suo mal grado, dolorose differenze. Il cancello era arrugginito, il giardino prima ben curato e dai fiori colorati adesso era spento, le piante sembravano essere state abbandonate a loro stesse come immaginava avesse fatto Jungkook con sé stesso.

Quando si avvicinò per posare una mano e spingere il cancello intravide una grande ragnatela tra la serratura e il resto del cancello che gli provocò una piccola smorfia, prima che tornasse a guardare adesso incerto i muri di quella casa che avevano assistito al loro primo incontro e alla crescita della loro relazione.

Solo in quel momento temeva come avrebbe potuto reagire Jungkook... sapeva non sarebbero più stati gli stessi di una volta ma comunque si rifiutava di credere che il licantropo avrebbe provato a fargli del male. Gli mancava e tutto ciò che voleva era poter guardare e imprimere nuovamente nella sua mente l'immagine di Jungkook, dei suoi capelli scompigliati e color pece, i suoi occhi color ghiaccio; sfiorare con le mani quelle spalle e portarsi con le labbra sulle sue che, solo una volta, avevano avuto la possibilità di sfiorarsi.

Scosse la testa cercando di non farsi sopraffare dal magone alla gola e con coraggio, spinse con facilità il cancello. Una folata d'aria sembrò alzarsi da terra e andare contro il suo viso quando varcò con un piede l'entrata, come se potesse percepire l'aria differente che circondava casa sua bloccata dalla barriera di sua madre.

The Hybrid|ᴋᴏᴏᴋᴛᴀᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora