Capitolo 28

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Il sole continuava a sorgere e tramontare in quell'angusta cella dove l'ennesima notte fredda era appena terminata e dove le stelle e la bianca luna erano state sostituite dal sole tiepido. Con il sorgere di quest'ultimo un'altra linea era stata segnata sul muro di pietra; ne mancavano solo tre per completare i sette giorni che aveva sognato ed allora era sicuro che avrebbe rivisto Jungkook.

Alle orecchie gli arrivò il suono delle onde del mare scontrarsi contro le rocce, dettaglio che non aveva mai notato se non quella stessa notte, forse perché troppo occupato e preoccupato per la situazione in cui era finito. Chiuse gli occhi e respirò affondo l'odore della salina godendosi quella sensazione d'aria fresca nei polmoni per poi chiudere i primi quando sentì l'ormai familiare squittio del topo che con le sue corte ma veloci zampette si affrettò ad attraversare le sbarre in cerca forse di cibo. Un po' lo invidiava, doveva ammetterlo.

Dall'ultima chiacchierata con Seokjin, che gli aveva assicurato il suo aiuto, non aveva avuto più sue visite ed era da allora che gli unici esseri con cui entrava in contatto fossero l'animale e le guardie che però non lo degnavano di alcun tipo di attenzione. Poteva immaginare il motivo per il quale il vampiro non fosse sempre presente, doveva mantenere la copertura e non farsi scoprire da suo padre fino alla fine della settimana e per questo Taehyung gli era infinitamente grato. Ma allo stesso tempo gli mancava poter parlare con qualcuno e specialmente gli mancava il cibo che nelle ultime ore non aveva ricevuto.

Si toccò lo stomaco che rumoroso richiedeva qualcosa che lo saziasse, prima che un improvviso rumore proveniente dalla porta in ferro lo facesse scattare con lo sguardo in direzione delle sbarre alle quali poi si avvicinò con la speranza che dal corridoio spuntasse la figura alta di Seokjin. D'altronde poteva essere solo lui a quelle che non potevano essere più delle sette del mattino.

Intravide come al solito la guardia di fronte alla sua cella inchinarsi alla vista della figura e poi una voce che però non era per nulla quella di Seokjin.

«Lasciaci soli.» congedò la guardia. Dopo di che compì gli ultimi passi entrando nel campo visivo di Taehyung che quando vide il capo coperto dal mantello nero ebbe i brividi. Se le sue supposizioni erano esatte in quel momento di fronte a lui doveva trovarsi Sin Yongho.

Quel sorriso inquietante prese posto sulle labbra di colui che aveva rovinato la sua l'infanzia mentre i passi della guardia di fecero più lontani. D'istinto Taehyung rabbrividì e fece qualche passo indietro solo per poter constatare qualche minuto dopo che i suoi dubbi fossero fondati.

«Da quanto tempo non ci vediamo, Taehyungie.» bastarono solo quelle semplici parole per fargli rivivere l'incubo del suo passato: frustrate, pianti, umiliazioni, solitudine... cose che lo avevano segnato nel profondo del suo cuore e che mai sarebbe riuscito ad eliminare.

Nonostante fossero passati mesi da quando aveva lasciato l'orfanotrofio, la paura e le gambe tremanti alla vista di quell'uomo non erano passate, anzi. Il suo cuore continuava a battere all'impazzata, i suoi occhi vagavano veloci in attesa che qualcosa accadesse, la sua pelle quasi sembrava rassegnata ad attendere ormai quel familiare dolore della cinghia sulla schiena, la quale conservava indelebile il passaggio di quell'uomo nella sua vita.

Deglutì forzatamente e faticò a respirare per qualche secondo, realizzando subito dopo che la paura per quell'uomo non sarebbe mai sparita.

Però, insieme a tutti quei sentimenti, altri più confusionari avevano preso a farsi strada nella sua mente accecata momentaneamente dal terrore: cosa ci faceva nei Ministri? Perché non aveva detto nulla della sua esistenza? Perché lo aveva cresciuto come se fosse un bambino come altri quando in realtà sapeva fosse un ibrido?

Una serie di perché si affollarono nella sua mente e fu costretto a darsi la spinta e il coraggio che gli serviva per affrontare una volta per tutte la sua paura e cercare risposte.

The Hybrid|ᴋᴏᴏᴋᴛᴀᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora