Come una favola

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"Perché non vieni a casa mia?" Propose Louis.

Lui ed Harry erano ancora insieme, chiusi nell'ufficio del professore. Si erano completamente scordati di Nick. In quel momento il resto del mondo non importava. Contavano solo loro due.

Harry annuì. Aveva probabilmente capito quali erano le intenzioni del suo professore, e lui non desiderava altro che unirsi con Louis, se si fosse sentito pronto

Entrarono nell'auto del più grande senza guardarsi indietro. Louis percorse la distanza da scuola a casa sua nel minor tempo possibile, parcheggiando velocemente nel vialetto.

Non erano ancora entrati in casa che iniziarono a baciarsi passionalmente, con foga.
Louis inserì le chiavi nella toppa, aprendo la porta.
Harry era incantato dal ragazzo davanti a se, era completamente perso per lui. Afferrò i fianchi di Louis, sollevandolo da terra, cingendo le braccia sotto alle sue natiche per tenerlo saldo. Louis lanciò un urletto per lo stupore, poi intrecciò le sue gambe ai fianchi di Harry, aggrappandosi alle sue spalle come se fossero un'ancora di salvezza che gli impedisse di annegare.

Perché in realtà Louis stava annegando, ma un annegamento bello. Era sommerso dalla passione, dal profumo di Harry, dalle sue labbra che gli impedivano di riprendere fiato. Non aveva mai provato una sensazione migliore.

Harry camminò fino alla camera da letto del più grande, finché non appoggiò il corpo di Louis sul materasso. Si chinò velocemente verso di lui, lasciando una scia di caldi baci sul suo collo, scendendo sempre di più. Quando incontrò il tessuto della camicia, alzò la testa per incrociare lo sguardo con il suo professore. Voleva aspettare il consenso, essere sicuro che Louis fosse d'accordo, che si sentisse pronto.

Louis annuì, non era mai stato così certo di qualcosa in vita sua. Desiderava Harry con tutto se stesso, voleva sentirlo in ogni modo possibile.

Così Harry sbottonò lentamente la camicia del suo professore, baciando ogni nuova porzione di pelle che scopriva. Fu lento, si prese ogni istante per ammirare il corpo di Louis.
Harry afferrò il collo della sua maglia, sfilandola con velocità. Poi si stese sul letto, sovrastando completamente Louis. Anche se il suo professore era più grande di lui, in quel momento il suo corpo sembrava così piccolo, così delicato in confronto a quello di Harry.

Louis, invece, era rimasto incantato davanti allo splendore del torace di Harry. Era ben scolpito, ogni forma era al posto giusto. E subito si vergognò del suo corpo, che presentava una pancetta un po' troppo flaccida. Istantaneamente, coprì il suo stomaco con le mani. Non voleva che Harry vedesse tutti i suoi difetti. Ma Harry sorrise al suo gesto.

"Ti prego no" sussurrò, i loro occhi incastonati gli uni negli altri. Il verde dentro al blu.
"Sei perfetto per me" pronunciò con una voce talmente rauca e profonda che andò a confluire nell'estremità del cavallo di Louis.

Il più grande afferrò il collo di Harry, scontrando le loro bocche in un bacio passionale. Louis si stava gustando il sapore del suo studente più di quanto gli fosse concesso. Ma Harry era inebriate.

Harry fece scorrere la sua mano fino alla cintura dei pantaloni di Louis.

"Sei sicuro, Lou?" Chiese Harry con apprensione.

Era la prima volta che usava quel nomignolo con lui. Louis non si era mai sentito più sicuro di così.
Per tutta risposta, Louis slacciò il bottone dei pantaloni di Harry, tentando di sfilarli dalle sue gambe.

"Che cosa ne pensi?" Rispose provocatorio.

Harry sorrise maliziosamente al gesto e alle parole dell'uomo che stava sotto a lui. Si chinò sul suo collo lasciando prima baci bagnati che si trasformarono in lunghi morsi. Harry lambì la porzione di pelle di Louis, facendola sua. Succhiò per diversi minuti finché non si rialzò, guardando il suo lavoro soddisfatto.
Nel frattempo Louis aveva chiuso gli occhi, godendosi quella sensazione il più possibile.

Amami SottovoceWhere stories live. Discover now