Un inaspettato regalo di Natale

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All'inizio tra Harry e Liam si era creato un grande imbarazzo, non sapevano di che parlare. Fino a che Louis propose:

"Vi va un drink?"

Harry aveva annuito, correndo verso lo sportello degli alcolici. Aveva davvero bisogno di un po' di alcol che lo aiutasse a sciogliersi, non si era mai sentito così teso in vita sua.

Liam si era voltato verso Louis, sussurrando in modo tale che Harry non potesse sentirlo:

"Sei sicuro che abbia l'età per bere?"

Louis aveva alzato gli occhi al cielo. Certo che no, Harry non aveva l'età per bere ma non importava. Sapeva che erano anni ormai che Harry ingurgitava alcol nel suo corpo, ed in più erano a casa sua, al sicuro tra le quattro mura. Non c'erano pericoli.

I tre ragazzi iniziarono a bere il primo shot, poi il secondo, infine il terzo ed il quarto. L'atmosfera di imbarazzo andava piano piano a scemare, lasciando posto ad un ambiente più leggero, riempito dalle loro risate.

Liam ed Harry erano riusciti finalmente a lasciar andare i loro freni inibitori e adesso stavano ridendo per le piccole abitudini fastidiose di Louis. Lui non ne era rimasto offeso, tutt'altro. Si stava divertendo con loro, ammettendo i suoi difetti.

E così era giunta la sera.

"Tra poco è Natale" affermò Liam, sdraiato sul divano.

"Voglio fare gli auguri a Niall e Zayn" disse Harry, alzandosi dal tappeto sul quale si era sdraiato insieme a Louis, e andando a recuperare il cellulare che aveva lasciato nella camera da letto.

"Sai, all'inizio non capivo perché avessi messo in discussione la tua carriera per un ragazzino, ma devo ammetterlo, è fantastico" confessò Liam, guardando il suo migliore amico. "Sono davvero contento per te"

"Ed io sono contento che tu lo abbia accettato" rispose Louis, alzando un bicchiere per brindare a quel lieto evento.

Quando Harry tornò in sala aveva un'espressione rigida disegnata sul suo volto. Louis non lo aveva mai visto così serio.

"Tutto bene?" Chiese preoccupato, alzandosi e andando incontro a lui.

Harry aveva gli occhi sbarrati ed il cellulare in mano. Quando era entrato nella camera da letto, ci aveva messo un po' a trovare il telefono. Infine lo aveva raccolto da terra, chissà come ci era finito. Quando lo sbloccò, rimase esterrefatto nel leggere un nome in sovrimpressione che non c'era più stato per circa un anno. Gemma. Aveva perso cinque chiamate e molti messaggi. Così era entrato velocemente su whatsapp.

Harry mi serve un passaggio all'ospedale. Veloce. È urgente. Sono Gemma comunque.

Ti sto cercando da mezz'ora. Dove sei? Mi si sono rotte le acque e Paul non è a casa.

Harry, seriamente, ho bisogno di aiuto. Rispondi!

Paul è irraggiungibile, tu sei irraggiungibile. Ed io sto per partorire, cazzo!

Ho chiamato l'ambulanza, non ho più bisogno di un passaggio. Grazie per nulla e Buon Natale.

Harry si odiò in quel momento per non aver sentito il telefono squillare.

"Devo andare all'ospedale" proclamò con un filo di voce, cercando una giacca per uscire.

"Perché, ti sei fatto male?" Domandò Liam, confuso.

Harry lanciò il suo cellulare in mano a Louis che lesse i messaggi. Un sorriso smagliante si dipinse sul suo volto.

"Harry, stai per diventare zio. È fantastico. Vieni ti porto io all'ospedale" disse Louis, a trentadue denti.

Amami SottovoceWhere stories live. Discover now