20. The Carpe Diem

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Il lunedì mattina arriva sempre troppo presto.

E non lo dico solo perché ricominciano le lezioni e gli esami si avvicinano sempre di più. Anche per quello, ovviamente, dato che non ho sfiorato un libro per l'intero fine settimana, ma non solo.

Una componente non indifferente del mio odio per i lunedì è, neanche a dirlo, Stuart Sutcliffe.

I genitori del buon vecchio Stu abitano a Birmingham, in una casa che immagino sia stipata di banconote e dei brutti quadri che dipinge il loro bambino, e ogni settimana mi fanno un dono inestimabile: lo costringono a passare il weekend da loro.

Ecco perché, dopo due meravigliosi giorni passati senza la sua brutta faccia in giro, ritrovarmelo di nuovo di fronte, ogni maledetto lunedì, è una specie di trauma.

Sta parlando con Churchill, ovviamente, e flirta in modo così palese che Phineas è arrossito di riflesso, e Shiva ha finto un conato di vomito.

Per quanto mi riguarda, mi limito a sorseggiare il mio the con l'aria più tetra del mio repertorio, e di tanto in tanto lancio un'occhiata funerea ai due, in piedi di fronte al nostro tavolo.

"Se supplico Churchill di fargli un pompino credete finirà questa sofferenza?" mormora Shiva, esasperato, allungandosi verso me e Phineas.

Poso la tazza di the sul tavolo, con una smorfia.

"No. Stuart non si fermerà finché non avranno gli sfondi del telefono complementari" commento, col suo stesso tono, "E non si terranno la mano sul tavolo quando escono a cena"

Shiva scuote la testa, "Cassius, l'unica cena che vuole Stuart è il culo di Chur-"

"Basta!"

L'urlo di Phineas fa voltare mezza sala mensa verso di noi, compresi Stuart e Churchill.

"Scusate, tornate pure a quello che stavate facendo" grida Phineas alla folla, vagamente a disagio, accompagnando le parole con un ampio gesto della mano. Torna a rivolgersi a noi con un tono più basso, "Basta, vi prego. Queste immagini sono disgustose. Credo mi abbiano bloccato la crescita"

Shiva arcua le sopracciglia, polemico, e accavalla le lunghe gambe distese sotto al tavolo.

"Fratello, mi spiace deluderti, ma credo fosse bloccata già da un bel po'"

"Cattivo" sibila Phineas, incrociando le braccia.

"Forse si sta levando dal cazzo" intervengo io, riportando l'attenzione su Stuart.

Sta ridendo, in maniera artificiosa, e ha una mano casualmente poggiata sulla spalla di Churchill.

"Una presentazione? Dio, pagherei per vederti" sta dicendo, mentre le sue dita gli scorrono lungo il braccio.

"Una presentazione di Storia Moderna sulla fase boemo-palatina della Guerra dei Trent'anni" commento, sarcastico, alla volta di Shiva "Pagherei per vederla"

"Spero così tanto che qualcuno la registri" ribatte Shiva, fingendosi sognante, "E dire che avevo preparato degli striscioni per l'occasione"

"Mi correggo" interviene Phineas, ridacchiando, "Cattivi. Al plurale"

Churchill sta spiegando la sua presentazione a Stuart, che ne sembra grandemente interessato, e continua a fare continui rilievi.

Non può trovare davvero interessante l'argomento, mi rifiuto di crederlo.

E questa, checché ne dica Phineas, non è cattiveria. È pura e semplice esperienza: ieri, mentre Churchill mi ripeteva il testo della sua presentazione, mi sono addormentato.

𝐀𝐔𝐃𝐄𝐍𝐓𝐄𝐒 𝐅𝐎𝐑𝐓𝐔𝐍𝐀 𝐈𝐔𝐕𝐀𝐓 - mclennonWhere stories live. Discover now