5. The Secret We Keep

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La sala comune, prima di cena, è pressoché vuota e adatta a fungere da aula studio.

Se non altro perché basta un'occhiata malevola di Churchill per zittire chiunque si azzardi ad alzare la voce.

Ci sediamo sul divano, l'uno accanto all'altro, ma bastano pochi minuti perché il mio compagno di studio decida di stendersi, accavallando le gambe sulle mie.

Gli lancio uno sguardo di avvertimento, e mi rassegno a studiare al di sopra delle sue tibie.

"Ti ho detto di smetterla di fissarmi" mi riprende lui, poco dopo, immerso nel libro di Storia Moderna che gli ho già visto leggere.

"È che non so come tu faccia a studiare in queste posizioni folli" borbotto, picchiettando le dita sulle sue caviglie.

"Non ti hanno mai rivelato il segreto per una vita lunga e felice?" mi domanda, retorico, mentre gira pagina.

"Non bere, non fumare e non conoscere te?" ribatto, con fare innocente.

Churchill sorride dietro alla copertina del suo libro.

"Farsi i fatti propri, Paige"

Shiva e Phineas interrompono il nostro potenziale battibecco.

"Eccovi qui" ci saluta il secondo, trascinandosi dietro una poltrona su cui potersi sedere, "Che fine avevate fatto?"

"Odette mi ha svegliato alle sei del mattino per una stupida vendetta. Non ci siamo svegliati in tempo per la colazione, né per il pranzo" riassume Churchill, con fare irritato.

"Non mi pento di niente" commento, a beneficio degli altri.

Shiva ride, "Beh, non vi siete persi granché, in ogni caso. Phineas ha solo dato fuoco a una tenda"

Churchill chiude il proprio libro di scatto, "Sono interessato" annuncia, con un sorriso.

Phineas sbuffa, "È colpa di Shiva, in realtà. Tutti quei diffusori di incenso sparsi per la camera. È oltre un anno che puzzo come un prete"

"Quindi, per risolvere, ha deciso di puzzare di tenda bruciata" conclude Shiva ironicamente.

Sono già alle lacrime, per quanto mi riguarda, e anche Churchill mostra chiare difficoltà nel restare serio.

"Sta esagerando. Stamattina ho scostato le tende per vedere che tempo ci fosse, e non ho notato il dannato bastoncino che bruciava lì accanto" si difende Phineas, accompagnando il racconto con gesti concitati.

"Come si fa a non notare qualcosa che sta bruciando?" si lamenta Shiva, più divertito che offeso.

"Come si fa a mettere qualcosa che brucia accanto a delle tende?" ribatte l'amico, sullo stesso tono, "Insomma, tornando a noi. Il tempo faceva schifo, ma siamo in Inghilterra, per Dio, quando mai non lo fa?"

Annuiamo diligentemente per invitarlo a continuare.

"Quindi, sospirando, vado a farmi una benedetta doccia, perché un uomo avrà pure il diritto di sciacquarsi un po' il pisello prima di dover pensare ai problemi della vita, no? E il fottuto bastoncino ha fatto il resto!"

Persino Churchill sta ridendo, adesso, del tutto preso da quella scenetta comica.

"E tu non ti sei accorto di nulla?" chiedo a Shiva, sorpreso.

Lui sbuffa, "Mi sono svegliato perché faceva fin troppo caldo. E immaginate la scena apocalittica che mi sono trovato davanti: le fiamme che divampavano e la voce di questo stronzo che cantava Adele sotto la doccia"

𝐀𝐔𝐃𝐄𝐍𝐓𝐄𝐒 𝐅𝐎𝐑𝐓𝐔𝐍𝐀 𝐈𝐔𝐕𝐀𝐓 - mclennonWhere stories live. Discover now