▪️Capitolo LVI - parte I

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⬆️Sopra K.O/O.K/Karim/Mr Settecento/...

ATTENZIONE: IN QUESTO CAPITOLO TROVERETE UN ALTISSIMO CONTENUTO DI DISAGIO!🤡

Vi lancio una sfida: avrete la parte II a breve breve solo se mi farete sbellicare dalle risate con i commenti.
E, fidatevi, arrivati in fondo al capitolo... forse vi interesserà sapere come andrà a finire.

Perciò, usate tutte le vostre armi.
Anche quelle più subdole.
Siate spietati.

Anche se forse... non ci sarà solo da ridere...

Dall'inizio fino a quando Karim dice "la cerimonia chiude il cerchio":
▶️Panic Station, Muse [Playlist: Mirror]

Da "la cerimonia chiude il cerchio" fino alla fine:
▶️Tout l'univers, Gjon's Tears [Playlist: Sean]

🎭Have a good lettura.🎭


Contro ogni nostra aspettativa, il permesso di andare a cena fuori con il gentleman ci è stato accordato per davvero.

Avremo dei protettori alle calcagna, naturalmente. Dovremo tornare alla domus entro le dieci di sera. Nemmeno la mamma era così rigida con il coprifuoco, ma capisco la situazione.

Il fantomatico ristorante rimane ancora un mistero.

Ottimi presupposti per una cena con delirio.

«Ma come siamo belle stasera, signorina.»

Emery mi accoglie nel corridoio con un sorriso sghembo e un luccichio furbo negli occhi, che mi studiano con attenzione coperti dalle lenti gialle degli occhiali.

«Nemmeno voi mi avete delusa» replico, in completa sincerità.

È riuscita ad abbinare un trucco gotico a un paio di strettissimi jeans a zampa e a una maglietta giallo canarino.

Io, invece, ricordo un pirata: blusa bianca, cinturone spesso in vita, pantaloni neri svolazzanti e capelli arricciati dalla doccia fresca.

I pensieri confusi fanno le veci del pappagallo.

«Siamo davvero noi ad aspettare Sua Maestà il Polaretto, Nemico del Caldo, Guardiano del Sopracciglio, Signore degli Iceberg e Suprema Mentina?» chiede, alzando di proposito la voce per farsi sentire dal ghiacciolo.

Purtroppo sì, siamo noi.

«Stavo giusto per andare a scongelarlo, aspettami qui.» Mi avvio a passo ballerino verso la camera di Sean e spalanco la porta con il pensiero.

Oh.

«Questo profumo...» sussurro, il naso che pizzica in maniera troppo piacevole. «Sean, hai messo il profumo che usavi sempre in Accademia?»

Gironzolo per la camera, le mani intrecciate dietro la schiena.

«Sì, ne ho recuperato una confezione da casa mia» sento replicare.

The Mirror of ShadowsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora