▪️Capitolo XLVIII - Parte II - Sean

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Ve lo dico: preparatevi. Fate una danza di iniziazione, prendete dei biscotti: fate qualcosa ma fatelo, insomma haha perché questo capitolo è lungo, pieno di roba e... 🖤

Buona lettura a tutti!

Il lago specchiava il cielo plumbeo, risaltandone il grigiore grazie alla cornice di abeti rimpolpati dall'aria fresca e fluida.

«Iris» mormorò Xavier, con gli occhi sereni fissi sul lago. «Lago Iris. Di' un po', a te farebbe piacere se ti dedicassero un lago?»

«Sarei morto, Ecs. Che vuoi che importi?»

Si alzò di scatto in piedi, sbuffando. «Ti ho chiesto cosa proveresti, non se importerebbe cosa tu proveresti.»

«Se, Ecs, non cosa» precisai.

«Ok, hai vinto. Puoi non rispondere: ecco il premio. Una battaglia inutile, ma l'hai vinta. Forse conta davvero vincere anche questo tipo di prove...» i suoi occhi si scurirono, come se stessero assorbendo la chiazza grigia che maculava l'acqua «Sicuramente per certe persone conta.»

«Non mi è difficile immaginarlo. Se ci rifletti, vincere battaglie inutili è l'unico modo per vincere, no?»

«O per sentirsi dei vincenti» concluse. «Vuoi sapere l'ultima di mio fratello? È tremenda.»

Portai le mani dietro la nuca e chiusi gli occhi. «Dici sempre così.»

«Se te lo ricordi o è perché è vero oppure perché è sempre falso» affermò allegro. «Comunque, stamattina mi ha mandato una mail. Quando l'ho letta per poco non mi si è creato un buco nero nello stomaco. Il caro Eldon ha scritto che... che "Xav, non sai che immensa gioia! Sono euforico! Sandy ha partorito! È stato meraviglioso. La vita è bella, Xav. Lo è davvero." Ho cancellato la mail ovviamente, come tutte le altre.»

Quando mi misi seduto lo trovai con entrambe le braccia sollevate e gli occhi spalancati.

«Sandy? Intendi...»

«La fottuta mucca!» sbraitò, sfregando i palmi sul volto scioccato. «Come si fa? È una vittoria? Una fottuta mucca che partorisce una cosa che un giorno sarà un'altra fottuta mucca?»

«Potrebbe essere un maschio» obiettai, divertito.

Xavier mi incenerì con lo sguardo. «Io dico che le parole vanno soppesate e che abbiamo poche vittorie, capisci? Eldon e quelli come Eldon le sprecano. Le sprecano tutte. Per mucche, conigli, gatti... In che razza di mondo viviamo, Sean?»

«Lasciagliele sprecare. In fondo ti diverti così tanto a segnarti sul calendario quando credono di vincere e invece perdono.»

«L'arte ha un prezzo. Per ora è la mia sofferenza» disse, facendo il suo tipico gesto con la mano. Roteava il polso, ondeggiando le dita sottili. «In futuro sarà la loro. E sarò spietato. Il sangue delle mucche scorrerà.»

«Addirittura» commentai, chiudendo ancora gli occhi . «E comunque non mi farebbe piacere.»

«Il lago Sean, intendi?»

«Esatto» sorrisi. «Preferirei la mucca Sean.»

Lo sentii mandarmi a cagare, poi calò il silenzio.

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