▪️Capitolo LVII

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[❗️Capitolo intenso]

▶️Hurts Like Hell, Fleurie [Playlist: Mirror]
▶️Let Me Down Slowly, Alec Benjamin [Playlist: Mirror]

Senza fiato

Pioggia.

L'aria sa di pioggia.

Gonfio i polmoni e lascio che l'aria si incanali nelle narici. Si ammassa dietro la lingua e scende lungo il collo pizzicandomi la voce in un mormorio gutturale.

«Capo, credo si stia svegliando.»

Le palpebre sono come incollate tra di loro e la bocca è così secca che mi graffia il respiro.

«Capo? Cosa facciamo?»

Riesco finalmente a strappare gli occhi dall'oscurità, ma ciò che mi accoglie è altro buio, di nuovo. E l'aria sa ancora di pioggia.

«Capo...?»

Mille odori invadono con irruenza il palato; l'aria sa di pioggia, foglie umide, fiori sbocciati.

Sono in ginocchio?

Un insetto mi ronza davanti agli occhi; si avvicina pericolosamente al mio naso e, nel tentativo di allontanarmi, mi sbilancio all'indietro fino a cadere a terra.

Tre tonfi spaccano il silenzio. Un albero si sradica dal suolo, le radici bucanol'erba come una fontana fossilizzata.

Crollo di schiena. I gomiti si infrangono contro qualcosa di estremamente duro e spigoloso. Ho le mani bloccate dietro la schiena? Le sento bruciare.

«Sì, direi che si è svegliata. State tutti bene?»

Mentre le braccia tremano sotto forti scariche di dolore, alzo lo sguardo verso la figura in piedi davanti a me. È un uomo sui venticinque anni ed è sporco di fango.

«Dove... dove sono?» mi sento sussurrare.

L'uomo non mi risponde, ma fa dei cenni veloci con le mani.

Ora i miei piedi non toccano più il suolo. Penzolano imprigionati in manette invisibili.

La mia testa scatta in tutte le direzioni: alberi su alberi, quell'uomo, un sentiero di ghiaia, la luna alta nel cielo notturno.

«Serve la manovra Replay, la ragazza è fuori controllo. Quentin, preparati.»

L'uomo viene affiancato da un ragazzo smilzo.

I miei occhi si perdono sull'insetto. È tornato a ronzarmi intorno. È quasi buffo, così piccolo eppure tanto ingombrante. L'insetto si posa sul mio naso, stavolta lo lascio fare.

«Ne è sicuro, capo?»

«Le altre unità sono impegnate a immobilizzare i noctis umbrae catturati, non possiamo rischiare.»

«Ma... il protocollo...»

«La ragazza non è collaborativa. Se dovesse perdere il controllo di nuovo, sarebbe difficile neutralizzarla.»

«Va bene, capo. Procedo dunque.»

Il ragazzo si avvicina e l'insetto smette di tenermi compagnia. Lo cerco con lo sguardo finché il ragazzo non accosta il volto al mio. Mi preme una mano sulla fronte, gli occhi bianchi fissi nei miei.

«Cosa...» Il cuore mi sale in gola e diviene talmente grande da spezzarmi la voce, strapparmi le orecchie e coprirmi gli occhi.

L'aria non sa più di niente.

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