XXVIII

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La lucidità di Louis vacillò.

Harry l'aveva trovato.

Harry mi ha cercato.

"Harry? Come hai fatto.." lo guardò maledicendo sé stesso per la sua incapacità di riuscire a formulare una frase di senso compiuto in un momento come quello "Come hai fatto a trovarmi?"

"Non è importante adesso, sono qui"

Sentì i suoi occhi verdi fin dentro lo stomaco.

"Sei davvero qui" parve più un tentativo di auto convincersi dell'accaduto.

Per un momento dimenticò tutto quello che aveva scoperto, quello che era accaduto, avrebbe solo voluto fiondarsi tra le sue braccia e rendere il suo profumo il proprio.

Mischiarli, fonderli.

"Sei stato tu il primo a trovarmi, non è vero Louis?" chiese facendo roteare il portachiavi attorno al dito indice.

"Io.. beh.." borbottò mentre cercò qualche scusa da propinargli.

"Harry Junior me l'ha portato in casa insieme a un paio di cadaveri di scoiattoli e tanta erbaccia" rise.

Finalmente potè rivedere quel paio di fossette.

"Tuo figlio porta le carcasse degli animali in casa tua?!" Louis parve totalmente disorientato.

Harry strabuzzò gli occhi.

"Mio figlio?! Io non ho un figlio!" dichiarò prontamente sulla difensiva.

"E chi è Harry Junior?" chiese molto confuso.

"Il mio cane! Ho un bulldog francese a cui ho dato il mio nome, fatemi causa!" rispose in maniera infantile.

"Cazzo scusami, ho totalmente frainteso"

Seguì un breve silenzio che Harry immediatamente stoppò.

"Sei stato a casa mia?"

"Solo il tempo di leggere la targhetta, leggere che hai una moglie e quello che credevo essere il vostro bambino e lasciarti il portachiavi fuori l'ingresso" rispose lui omettendo la maniera in cui gli aveva 'lasciato' il portachiavi fuori alla porta di casa.

"Gemma? Gemma Styles?" Louis annuì "Lei è mia sorella! Ma poi come diamine sei arrivato a scoprire dove abitassi?"

Louis si coprì il volto dalla vergogna.

Aveva accusato quel ragazzo per delle stupide paranoie.

"È una lunga storia, ti chiedo scusa per tutto, non avrei dovuto tirare conclusioni affrettate" disse Louis sollevato "Tu come hai fatto a trovarmi?" chiese in attesa di risposte.

"Quando sono tornato a casa dopo quella serata passata insieme ho iniziato a pensare a quanto fossi stato stupido a lasciarti andare così, non ti avevo lasciato nulla di me se non quel 45 giri nella tasca interna della tua giacca, a proposito.. l'hai trovato?" Louis annuì con riconoscenza "Ma come avresti potuto trovarmi solo con un disco? Era diventata un'ossessione, una vera caccia.. poi mi sono ricordato di quando mi raccontasti che eri tu il commesso del negozio dell'usato nel quale era arrivato il mio libro" raccontò tutto d'un fiato "Sono corso lì in un baleno ma ho trovato le serrande abbassate e il cartello di attività in vendita. Stavo per arrendermi, quando un uomo, vedendomi immobile a fissare l'interno del locale mi ha avvisato del vostro trasferimento"

"Così hai fatto tutto questo per trovarmi?"

Per Louis quelle parole furono come petali di un fiore.

SerendipityWhere stories live. Discover now