XXXII

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Quanto tempo era passato da quando Harry e Louis erano andati al drive in?

Almeno un paio di mesi.

I mesi più intensi della loro vita.

Durante lo spettacolo erano stati richiamati più e più volte dalle guardie del posto, con tanto di torcia puntata alla faccia.

"Non sono ammesse smancerie"

Era quello che dicevano loro ogni volta, eppure continuavano.

Non volevano porsi alcun freno.

L'amore va vissuto.

Non si conserva, non si procrastina, non si raziona.

Per Louis, Forrest Gump fu una rivelazione.

Vederlo con Harry fu ancora più bello, lo assorbì fino all'ultimo secondo.

Un uomo che corre, corre sempre spinto dall'amore.

Supera le avversità correndo, ignorando chi gli rema contro.

Louis si rivide molto nel personaggio di Forrest Gump.

E seppe dire solo 'grazie' ad Harry, per averglielo fatto scoprire.

Durante quasi la maggior parte delle giornate Harry faceva visita al negozio di Louis, sedendo sul bancone mentre il nuovo proprietario sistemava gli articoli nel corrispondente scaffale. Insieme guardavano gli inventari e facevano i calcoli per vedere se gli affari stessero fruttando nella giusta maniera.

Più e più volte Harry si perdeva nelle pagine dei fumetti di Diabolik, sfogliandoli con pazienza e dedizione.

Ma non faceva solamente il soprammobile.

Louis aveva la bizzarra abitudine di pretendere che ogni libro avesse una giusta dedica in copertina, quando al negozio arrivavano libri intatti a lui ribolliva il sangue nelle vene.

Perciò Harry gli propose di munirsi di penne ed imbrattare insieme ogni libro pulito che trovavano negli scatoloni.

Non con matite, con penne.

Questa cosa rendeva Louis più felice, Harry non lo comprendeva, ma avrebbe fatto di tutto per fargli nascere un sorriso.

Persino fare degli origami con le singole pagine di ogni libro.

Chiunque avesse comprato un libro in quei giorni avrebbe trovato una dedica come 'trattare le persone con gentilezza' o 'qualunque cosa ti lasci a pezzi, non lasciare che ti spezzi il cuore'.

Questa iniziativa aveva riscaldato i cuori di mezza Londra.

La gente tornava perché in quel piccolo negozietto che rivendeva merce usata, si sentiva a casa.

Anche Niall adorava lavorare per Louis.

O meglio, con Louis.

Era un ambiente sano, funzionava tutto alla grande.

Nel complesso furono due mesi idilliaci.

Ma Louis ed Harry non riuscivano ad uscire dalla prima fase, quella in cui ti senti talmente cotto da non realizzare che sia vero.

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