Capitolo 6: fisioterapista azzurra?

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Domenica 27 Giugno

I ragazzi anche questa mattina hanno gli allenamenti, come giusto che sia insomma.

Non ho legato particolarmente con qualcuno, ma sono certa che Federico Chiesa sia interessato a diventarmi amico.

Lui mi interessa.

Come amico almeno, è davvero un ragazzo d'oro e gentile.

Lorenzo e Jorgi mi hanno fatto conoscere Mancini ed è stato uno dei momenti più belli da quando sono qui.

Non poteva essere tutto ciò più emozionante di così e ne sono estremamente felice.

Lui non ha ben capito il perché io sono qui però mi ha sorriso e mi ha accolto a braccia aperte, come se facessi veramente parte del gruppo.

Per quanto io possa amare Napoli e il Napoli, la nazionale sarà sempre il mio sogno.

In questo momento sono seduta su una panchina ad osservare i ragazzi mentre si allenano.

Mi concentro a guardarli, osservo ogni singola mossa. Questo perché mi rendo conto quando qualcuno stia facendo qualcosa di sbagliato o contrae troppo il muscolo.

Ovviamente posso solo fare delle occhiate, ma non so che tipo di allenamenti e come trattano i loro muscolo durante tutto l'anno con i loro fisioterapisti.

Ma posso osservare per bene i movimenti dei miei compagni di avventura.

Ogni tanto mi sento le occhiate di Lorenzo, Giovanni ed Alex, sanno perfettamente che li sto squadrando da capo a piedi.

Quello che non sanno è che io lo faccio per il loro bene, in questo modo se dovessero avere dei dolori io sarei qui per aiutarli.

Osservo anche altri ragazzi.

Ma i miei occhi cadono accidentalmente su Federico.

Guardarlo mentre si allena è un paradiso per gli occhi.

Oddio non ho mai fatto questi pensieri.

Batto la testa sul quaderno che avevo davanti e mi mordo il labbro.

Federico è un bellissimo ragazzo e non smetterò mai di ammetterlo. Da una parte posso dire che mi è sempre piaciuto anche il suo modo di giocare e quel suo sorriso è sempre stato un punto debole anche quando lo guardavo alla televisione.

Insomma, se non mi conoscessi dire che è stato amore a prima vista, ma questo sentimenti non sono mai stati il mio forte.

In ventidue anni non sono mai stata ne fidanzata ne tantomeno innamorata e non credo proprio che il primo sarà un calciatore della nazionale.

O almeno, si spera.

Quando alzo lo sguardo trovo i suoi occhi puntati su di me, come se avesse percepito che stavo pensando a lui.

Alza un braccio per salutarmi ed io gli sorrido.

Lui, di rimando, ricambia il sorriso e sento qualcosa stringermi in pancia.

«non sono assolutamente normale» mi alzo da quella panchina e comincio a farmi aria con la mano «Sofia!» mi giro verso l'allenatore.

Lui mi fa segno di venire ed io, con una leggera corsa, mi dirigo da lui che si trova vicino ai ragazzi.

«se hai caldo, entra» mi indica la struttura ed io scuoto la testa «no, sono abituata a questo caldo» lui scuote la testa «che lavoro fai?»

Oh aspettavo solo questo momento.

«sono la fisioterapista del Napoli, la squadra maggiore» aggiungo sorridendo «ecco perché avevi un volto familiare»

Ma qui mi conoscono tutti?

«ti dispiace osservarli? Noi abbiamo il nostro di fisioterapista, ma un doppio controllo non fa mai male» mi sorride poggiando una mano sulla spalla «ovviamente sarai ripagata»

Mi allontano da lui scuotendo le mani «non mi sembra il caso, non lavoro per la nazionale, non necessito di un guadagno» gli sorrido «le svelo un segreto. Li stavo già osservando da un po'»

Lui mi sorride e si avvicina nuovamente a me «mi piaci come ragazza, il pagamento avverrà, nel bene o nel male» lo guardo male e sbuffo «io odio comportarmi da bambina, ma dovrò iniziare» dico guardando i ragazzi «non fare storie su»

Lo guardo di traverso e mi mordo il labbro «dimmi, chi si sta muovendo bene?»

Mi indica il gruppo di ragazzi «Alex, Giovanni e Lorenzo avranno scommesso che li avrei giudicati anche se non era prevista come situazione. Quindi posso dire che loro si stanno muovendo molto bene»

«non posso sapere che tipo di allenamento fanno con le loro squadre, ma altri che si stanno muovendo particolarmente bene sono Gianluigi, Giorgio, i due Leonardo, Verratti, Jorge, Matteo, Nicolò, Federico Chiesa e Belotti» sussurro per non farmi sentire.

«ci terrei a sottolineare che non giudico nessuno, coloro che ho nominato sono solo coloro che hanno dei movimenti più decisi e sicuri» mi giro per osservarlo continuando a tenere la voce bassa.

Non vorrei essere impicciona nella loro testa «grazie, mi sei stata molto d'aiuto» mi sorride e poi mi posa una mano sulla schiena.

Gli sorrido anche io e poi mi allontano nuovamente.

Sono fiera del lavoro da me svolto.

Mi considero un'ottima fisioterapista.

Loving is not easy || Federico Chiesa? Matteo Pessina? ||Where stories live. Discover now