Capitolo 22: Nicolò

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Venerdì 9 Luglio

Mi tocco il collo nei punti in cui i segni violacei lasciati da Federico stanno sparendo.

Non parla con Matteo da qualche giorno e questa situazione mi sta distruggendo.

Sento ancora il suo odore quando mi ha stretta a se l'altra mattina nonostante le innumerevoli docce che ho fatto per togliere quel suo profumo.

Si perché volevo sparisse, ma invece sembra continui a starmi addosso ed è terribilmente bello.

Mi rendo conto che questi pensieri non dovrebbero neanche passarmi per la testa, ma è più forte di me.

Allo stesso tempo io con Federico sto bene, si comporta con me come se fossi una principessa e non potrei desiderare di meglio.

Ma in questi giorni in cui non ho parlato con Matteo, forse, mi sono resa conto che in fondo provo qualcosa anche per lui.

Mi sono seriamente messa in mezzo a questo casino.

La mia mente è in continua lotta.

Quei sentimenti che sto cominciando a provare per Matteo dovrei reprimerli, lui è ben che innamorato di una ragazza.

Me lo ricordo bene.

Quella nostra discussione fuori dagli spogliatoi a Monaco di Baviera.

Mi domando come un ragazzo come lui, buono e dolce, non venga ricambiato da una ragazza.

Ma infondo non sono affari miei, devo solo fare finta di nulla ancora per poco e lui non lo vedrò più.

Sono certa che, al contrario, Federico resterà al mio fianco.

Sembra una presa in giro la mia vita: non mi sono mai innamorata, ma in questo mese (o quasi un mese) due ragazzi mi stanno facendo battere il cuore a mille.

Ma ora non è il momento di parlarne.

Sento una mano posarsi sulla mia spalla ed io mi giro di scatto «cosa frulla in quella testolina» Nicolò mi batte leggermente un pugno sulla tempia destra «problemi con me stessa»

Aggrotto le sopracciglia «ma non dovresti essere lì?» domando indicando il gruppo di ragazzi «avevo sete» sorride prendendo la bottiglietta.

«esponi al tuo amico Nic i tuoi dubbi» allarga le braccia.

Sono tentata seriamente dal dirglielo.

«promettimi di non parlarne con nessuno» gli dico prendendolo per mano «non ne parlerò con nessuno, il nostro piccolo grande segreto» mi sorride mettendosi davanti a me.

Sbuffo e lo guardo male «sono seria Nicolò» il suo sguardo diventa improvvisamente serio «tranquilla»

Chiudo gli occhi e poi inizio a parlare «cosa faresti se fossi innamorato di due ragazze?» apro gli occhi e trovo Nicolò con la mano sotto al mento «io sceglierei la seconda» sospira «se sei innamorata di due persone contemporaneamente scegli la seconda perché significa che non ami abbastanza la prima per esserti innamorata della seconda» Nicolò sembra capire di chi io stia parlando.

«ma se la seconda non è innamorata di te?» domando trovandomi d'accordo con il suo discorso «forse dovresti parlarne con la seconda o chiudi gli occhi e con l'aiuto della prima riuscirai a dimenticare la seconda» mi posa le mani sulle spalle.

«la prima persona riuscirà a colmare quel vuoto che ha lasciato la seconda?» chiedo speranzosa di una sua risposta affermativa.

«non penso, ripeto, la seconda l'amerai di più rispetto alla prima, ma devi semplicemente andare avanti e fidarti della prima» Nicolò mi abbraccia ed io mi lascio circondare dalle sue braccia.

Vorrei tanto sapere cosa dovrei fare, ma non ho il coraggio di parlarne con Matteo.

«forse dovrei lasciare perdere entrambi» gli dico sciogliendo l'abbraccio «è perché mai? Se entrambi ti rendono felici perché devi soffrire?»

In effetti ha ragione, se stessi con Fede non farei soffrire Matteo perché lui non ama me «non voglio far soffrire la prima persona»

Si è così, stare con Fede, ma pensare così intensamente a Matteo mi fa soffrire e farà soffrire anche Fede quando lo scoprirà.

Perché non credo che prima o poi non sarò capace di dirglielo.

Prenderei in giro entrambi «in questo caso non so come aiutarti Sofia» Nicolò mi posa una mano sulla spalla «stai tranquillo, grazie mille» gli sorrido allontanandomi da lui e avvicinandomi ai ragazzi.

Federico mi rivolge un sorriso sincero mentre Matteo neanche osa girarsi verso di me.

E non capisco perché dovrebbe farlo in effetti.

Mi sto solo riempendo la testa di paranoie, sto bene così e Federico mi prende felice, ma soprattutto fortunata.

Non devo preoccuparmi.

«Mamma mi passi l'acqua?» urla Lorenzo al fianco di Ciro «non chiamarmi più mamma» lo ammonisco prendendogli la bottiglia e lanciandogliela «va bene, zia» mi butto una mano sulla fronte e vedo Jorge tirargli un leggero pugno sulla schiena «c'è qua il tuo difensore» si indica ed io sorrido.

Voglio bene ad Jorge come un fratello e mi mancherà tantissimo quando io andrò via.

Dobbiamo solo prenderci anche la vittoria dell'Europeo e poi manderemo tutti a fanculo.

Si, io ci credo.

Loving is not easy || Federico Chiesa? Matteo Pessina? ||Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt