Capitolo 33: ti amo

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Martedì 13 Luglio

Ed è qui che le nostre strade si dividono.

Per ora almeno.

Ieri sera ho firmato il contratto con la nazionale ed è stato reso ufficiale.

Parenti e amici si sono congratulati con me e per il mio percorso, infondo sapevano quanto io tenga a questa Nazione e lavorare per la mia nazionale potrebbe solo rendermi felice.

Ieri sono stata con i ragazzi durante il discorso di Mattarella e successivamente li ho seguiti nel loro percorso per Roma sul bus. Io però ho preferito rimanere al piano di sotto, non avevo intenzione di mettermi nelle loro feste nonostante fosse, da una parte, anche mia.

Li ho guardati sull'app Rai, almeno in qualche modo ho visto quello che hanno fatto e come si sono comportati e sono stati davvero simpatici.

Soprattutto Nicolò che aveva palesemente bevuto. È il solito quel ragazzo.

Ora, al contrario, stiamo facendo colazione nella tranquillità dei sensi.

Matteo beve il suo caffè al mio fianco, Lorenzo fa scherzi a Ciro mentre mangiano, Jorge e Marco li devono sopportare come al solito e, infine, Nicolò e Federico discutono di non so che cosa.

Loro sono I'm gruppo con cui ho legato di più, certo ho fatto molta amicizia anche con Manuel, seduto al fianco di Matteo, e Leonardo.

Dovrò imparare a conoscere tutto il team e non vedo l'ora che arrivi settembre per riunirmi a loro.

In questo momento però penso solo che io tornerò a Napoli, forse dovrei andare a Dimaro tra qualche giorno, ma vorrei prendermi anche io delle vacanze vere e proprio.

Matteo tornerà a Bergamo per qualche giorno, poi non so cosa ha intenzione di fare, stessa cosa per Nicolò che andrà a Milano e Fede che tornerà a Firenze.

Si perché vuole parlare con Benedetta e da quanto ho capito, si stanno riappacificando.

Sono felice per lui perché è quello che si merita, una ragazza che lo ami al suo fianco.

Sorrido girandomi verso Lorenzo e Ciro che si prendono a botte. Loro andranno ad Ibiza assieme alle loro mogli e ai figli.

Finalmente si possono concedere un po' di risposo tutti e ne sono felice.

Bevo un po' del mio latte con un sorriso malinconico «a cosa pensi?» Teo si avvicina a me «che da oggi pomeriggio non ci vedremo più tutti i giorni» sospiro.

«vuoi venire con me a Bergamo? Io so quanto ami Napoli e la tua famiglia per questo non te l'ho chiesto» mi dice accarezzandomi la testa «si, infatti tornerò a Napoli» sorrido posando la tazza.

«solo che mi farebbe piacere stare ancora con te, ho buttato troppo tempo a capire i miei veri sentimenti, non voglio farti andare via. Andrà a finire che ci vedremo direttamente a Settembre con le qualificazioni in Qatar» sbuffo girandomi verso di lui.

«me ne rendo conto» Teo mi prende il volto tra le mani «non volevo dirtelo, avrei preferito farti una sorpresa» aggrotto le sopracciglia e lo guardo «volevo portarti in Grecia tra il 20 e 21 di Luglio» dice chiudendo gli occhi «e poi torniamo in tempo per il tuo compleanno, a Napoli»

Mi allontano leggermente arricciando il naso «il mio compleanno? Come fai a sapere che il mio compleanno è ad inizio agosto?» sorrido «so tutto di te Sofia, il giorno in cui ti vidi allo stadio, la sera, ti cercai per capire chi fossi» lui strizza gli occhi leggermente spaventato dalla mia reazione.

Ma io comincio a sorridere come un'ebete e lui decide di aprire gli occhi «tu sei pazzo» scuoto la testa «si, in effetti sono pazzo di te» annuisce lasciandomi un bacio a fior di labbra.

«non ci voglio credere» apro la bocca ancora con il sorriso sulle labbra e poi lo abbraccio «quindi, andiamo?»

Mi sento in colpa però, neanche il tempo di stare in effetti assieme che lui già mi porta a fare un viaggio.

Mi sento come se me ne stessi approfittando.

«no Teo, non posso» gli sorrido allontanandomi «perché non puoi?»

«non voglio approfittare della nostra relazione» dico abbassando lo sguardo «a me non interessa nulla, come potrei mai pensare che stai con me solo per i soldi?» mi chiede alzandomi il mento «non tu» sospiro.

«la mattina sto con Federico, anche se non in modo ufficiale, e poi la sera mi ritrovo con te, sembro una puttana» scuoto la testa «e noi saremo semplici amici allora, faremo finta di essere amici e ci portiamo anche Federico» mi sorride cercando di rallegrarmi.

«le voci girano Fia, mi rendo conto che è una brutta situazione la tua» mi accarezza la guancia «ma io ti ci voglio portare, voglio stare da solo con te» mi sorride continuando ad accarezzarmi la guancia «anche io»

Teo mi da un altro bacio «vieni?» mi ripropone la domanda ed io annuisco leggermente «va bene, grazie Teo per tutto quello che fai per me, ma soprattutto che hai fatto» gli mostro un timido sorriso.

«ti amo Fia, lo sai, farei di tutto per te» mi sorride e poi mi lascia l'ennesimo bacio sulle labbra.

Ti amo anche io Teo.

Loving is not easy || Federico Chiesa? Matteo Pessina? ||حيث تعيش القصص. اكتشف الآن