Capitolo 31: Il mio sogno azzurro

948 45 0
                                    

Lunedì 12 Luglio

Arriccio il naso quando trovo tutti seduti al tavolo a fare colazione «ci hanno preso per il culo» dico girandomi verso Matteo.

Lui annuisce e poi sospira avvicinandosi a Manuel e Marco per sedersi «simpatico» Teo indica Nicolò al mio fianco «si infatti, siete davvero simpatici» mi giro verso Federico che sorride «no, sul serio, da quanto so il Mister vuole parlarti»

«vuole parlare con me?» chiedo a Federico mordendo il mio cornetto mattutino «si, non so perché se devo essere onesto» anche lui si porta il cornetto alla bocca «ora diteci» batte una mano sul tavolo Nicolò alla mia destra.

«cosa avete fatto di così bello?» chiede passando con lo sguardo da me a Teo «abbiamo fatto un maglione di lana, credo ti vada» sorride Matteo bevendo il suo caffè «non capisco se vuole alludere a qualcosa» dice Lorenzo guardandoci.

Incrocio le sopracciglia e lo guardo male «collegami il sesso al maglione di lana» dice Ciro tirandogli un tovagliolo «voglio dire, penso basti dire "ferro" e "lana" per andare ad alludere al sesso» fa con fare ovvio Lorenzo.

Matteo mi guarda «abbiamo fatto un bel maglione» l'acqua mi va di traverso ed io scuoto la testa «non è vero, imbroglione» alzo le mani guardandolo male «non sto capendo un cazzo» dice Nicolò sorridendo con i suoi soliti occhiali da sole sugli occhi.

Sospiro «abbiamo dormito, semplice e conciso» sorrido dando un ultimo morso al cornetto «Fede ci terrei a ringraziarti ancora» lui mi sorride scuotendo la testa «cosa?»

Gli tirò un leggero pugno sulla spalla «per avermi fatto accettare la verità, grazie davvero» gli do un veloce abbraccio e poi mi alzo da quella sedia.

«vado a parlare con Mancini» saluto i ragazzi e poi, con lo sguardo, cerco il mister.

Lo trovo a pochi metri da me che parla con qualche membro dello staff di cui non so quasi nulla.

Con lentezza e tranquillità mi avvicino a lui.

Senza disturbarli gli mostro un sorriso e lui ricambia subito.

Chissà di cosa mi vuole parlare, forse per quel vecchio discorso che facemmo un po' di tempo fa.

«scusami, ma ora devo parlare con la ragazza» congeda la persona con cui stava parlando e poi mi prende per le spalle e mi allontana.

«Sofia» gli sorrido «ho saputo che voleva parlarmi» dico girandomi e mettendomi di fronte a lui «esattamente, però non devi darmi del tu, alla fine siamo compagnia di avventura in qualche modo»

Sorrido sapendo che non smetterò di dargli del "lei" «certo»

«quello di cui ci tenevo a parlarti è questo: mi è stato riferito da Nicolò durante la finale che due dei giocatori entrati alla fine sarebbero stati freddi e che si sarebbero avute alte probabilità di sbagli da parte dei due rigoristi ed avevi la ragione, è successo come tu hai detto. Volevo congratularmi con te» incrocia la braccia al petto continuando a sorridermi «grazie mister, mi fa piacere che in qualche modo sono stata utile alla squadra» si percepisce da chilometri di distanza che nei miei occhi JJ un forte luccichio.

«ora volevo proporti una cosa, a me, come alla squadra e al resto del team, farebbe molto piacere se tu ti unissi a noi, non solo come fisioterapista, ma anche come collaboratore dell'allenatore, ho percepito che te ne intendi molto e magari i tuoi suggerimenti possono essere utili per le vittorie» mi posa una mano sulla spalla destra ed io sospiro.

«non so, a me farebbe piacere, lavorare con la nazionale e con questi ragazzi sarebbe spettacolare, ma allo stesso tempo non vorrei dire addio al mio Napoli, anche loro per me sono una famiglia» il mister mi guarda comprendendo a pieno la situazione.

«mi rendo conto perfettamente di questo, ma a te andrebbe bene di firmare un contratto con noi? Senza abbandonare il Napoli. Quando tu sarai con noi, gli altri membri dello staff medico si prenderanno cura dei giocatori. Io non posso costringerti, sappi che però ci aiuteresti molto»

In effetti, come pensai un po' di tempo fa, io credo sia abbastanza fattibile da fare, inoltre mi considererei parte di questo grande team e a me farebbe solo più che piacere.

Non vedo riscontri negativi in questo.

Con la nazionale lavorerei certamente di più aiutando l'allenatore, ma è solo una cosa positiva quelli che l'uomo al mio fianco mi sta offrendo.

Tutti sognerebbero quello che stanno dando a me, perché mai dovrei rifiutare tale offerta?

Non dovrò dire addio a Napoli, ma allo stesso tempo mi unisco ad un'altra grande famiglia.

«la società sportiva Napoli è stata avvisata di questa probabile occasione immagino» affermo mentre lui annuisce «sono stati stessi loro a dirmi che quando sarai con noi non se ne occuperà Fabio, visto che Sannino è con noi, ma D'Andrea»

«Fabio è qui?» chiedo guardandomi in torno «si, ci stavo parlando prima, non lo hai visto?» sgrano gli occhi «no, non l'ho mai visto» mi poso una mano tra i capelli «è stato lui a suggerirmi di chiedertelo»

Io e Fabio non siamo grandi amici a causa delle nostre grandi differenze di età, ma in campo lavorativo siamo davvero molto uniti e concordiamo su tutto, quindi è come se la mia testa fosse anche la sua.

«spesso ha indossato la mascherina e comunque tu sei stata molto di più con i ragazzi che con i medici, è normale non averlo notato» annuisco ancora perplessa.

«accetto molto volentieri la sua proposta» sorrido mentre stringo la mano del Mister.

«allora posso solo portare le carte e firmare, ma questo avverrà a Roma oggi, a noi fa solo un grande piacere»

Arriccio il naso dalla felicità «congratulazioni Sofia Barone, farà parte del nostro staff medico e non a partire dall'anno 2021/2022 e inizierà a lavorare seriamente da settembre, quando ci saranno le qualificazioni per i Mondiali in Qatar» il mio sorriso si allarga «grazie davvero per l'occasione»

«di nulla, grazie a te, ti ho già detto di non darmi del lei, il contratto così te lo do e così te lo levo» scoppio a ridere e poi annuisco «va bene Roberto?» lui sorride «oddio fa strano»

«ti ci farai l'abitudine, ora vai dai ragazzi a fare questa bellissima notizia» gli sorrido un'ultima volta e poi, a passo lento, mi dirigo nuovamente al tavolo.

Inizia anche il mio di sogno azzurro.

Loving is not easy || Federico Chiesa? Matteo Pessina? ||Where stories live. Discover now