Capitolo 35: tanti auguri a me! (Finale)

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Martedì 3 Agosto

Mostro un sorriso forzato al ragazzo di fronte a me, o meglio, nel mio cellulare «scusami amore, vorrei essere lì con te» chiudo gli occhi ed annuisco «si tranquillo, ti capisco»

Matteo era dovuto correre a Bergamo questa mattina, più precisamente a Zingonia, per questioni che riguardano l'Atalanta calcio.

«non ti posso neanche dire di venire perché tu preferisci stare con la tua famiglia, come giusto che sia» annuisce anche lui alla sua affermazione «no, tranne quello, ma non vengo a Bergamo per un giorno o due, comunque devo aggiungermi con la squadra» dico con fare ovvio.

Ci salutiamo e poi chiudo la chiamata.

Dopo pochi minuti il mio cellulare riprende a squillare. Sorrido quando leggo il suo nome sul cellulare.

«tanti auguri amicona» mi mordo il labbro trattenendo un sorriso «grazie Ponsitina»

«cosa fai oggi di bello?» mi domanda mentre io metto il viva voce «auguri Cabrónita» urla una voce prima che io cominci a parlare «grazie Lerdo» entrambi scoppiamo a ridere «ci manchi, soprattutto alle piccole» dice Marta «voi mi avete abbandonata, ve lo ricorderò per sempre, sappiatelo» aggiungo con fare minaccioso.

«oggi credo che andrò a mangiare una pizza a Napoli centro, non lo so, mamma e papà vogliono sorprendermi. Pensa che non c'è neanche Matteo» dico facendo un grande sbuffo «come mai? Atalanta?» annuisco anche se so che non può vedermi «si»

«Firenze è aperta se vuoi venire» sento che sta sorridendo «ma voi non siete in Spagna?» chiedo aggrottando le sopracciglia «siamo tornati sabato»

«capito» sento delle mani battere contro la mia porta «Sofia preparati che tra poco scendiamo» osservo l'orologio e noto che sono le cinque e mezza del pomeriggio «devo prepararmi» dico alla mia amica «salutami Paula, India, Aria e la piccina» Marta comincia a ridere «certo, ci sentiamo»

Mi fa gli auguri un'ultima volta e poi poso il cellulare.

Apro il mio armadio e prendo un vestitino nero con scollatura non molto profonda e poi un paio di décolleté del medesimo colore.

Sospiro dirigendomi nel bagno per lavarmi e farmi uno shampoo.

Penso a quello che i miei genitori vogliono fare per il mio compleanno mentre l'acqua mi bagna il viso.

Non capisco perché dovremmo festeggiarlo, potevamo stare a casa tranquillamente.

Forse vogliono cogliere l'occasione per complimentarsi del tutto con me per essere arrivata in nazionale.

Sorrido uscendo dalla doccia e cominciando a pettinare ed asciugare i miei capelli in modo da farli uscire leggermente mossi.

Poi passo al leggero trucco occhi e un rossetto nude. Alle orecchie metto dei pendenti argento e lo stesso vale per la collana e i bracciali.

Infine metto il vestito e le scarpe.

Prendo una borsetta nera e ci metto dentro il cellulare, il rossetto per riserva e poi il portafogli.

Esco dalla mia stanza e dirigendomi il salotto, pronta per aspettare i miei genitori e mio fratello.

Sono l'unica qui in salotto, così decido di aprire Instagram e cominciare a guardare qualche foto di amici e amiche.

Tutti in vacanza al mare.

È sempre stato così, fin da quando sono piccola raramente sono riuscita a festeggiare il giorno del mio compleanno.

Loving is not easy || Federico Chiesa? Matteo Pessina? ||Where stories live. Discover now