Capitolo 8: udito

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Domenica 27 Giugno

MATTEO'S POV

L'allenamento è stato complicato, soprattutto con il suo sguardo puntato addosso.

Mi metteva in soggezione, soprattutto perché so il motivo dei suoi sguardi.

Ne ho avuto la conferma quando, passando per li vicino, Mancini glielo ha chiesto di persona.

Un piccolo sorriso è nato quando lei ha fatto il mio nome. Speravo con tutto me stesso di riuscire a muovermi bene.

Ora abbiamo il pranzo e, come mio solito, o nostro, mi siedo vicino a Manuel.

La sfiga vuole che Federico, Sofia e Nicolò si siedano davanti a noi.

Per non parlare di Lorenzo, un suo grande amico, seduto al fianco di Manuel e Jorge, non ho ben capito cosa è per lei, al seguire di Lorenzo.

Con tutto me stesso vorrei concentrarmi a parlare con Manuel e non a rispondere a monosillabi, ma la loro conversazione è più interessante.

Con lo sguardo rivolto verso Manuel, ascolto la loro conversazione.

Mi rendo conto che è poco educato, ma è difficile non ammettere a me stesso che sono geloso.

Voglio dire, Federico è riuscito a conquistarla in meno di ventiquattro ore ed io non ho avuto neanche le palle per parlare.

Mi sento un codardo.

O forse semplicemente sono innamorato.

Mi si gela il sangue quando alla domanda di Federico, nel quale chiedeva a Sofia di uscire, lei risponde "si".

Scuoto la testa smettendo di origliare, ma di parlare seriamente con Manuel.

«ma mi hai sentito?» domanda alzando il mento «no scusami» Manuel è l'unico a sapere dei miei sentimenti verso Sofia.

Glieli ho rivelati una delle prime sere, quando Lorenzo parlava con Sofia in videochiamata.

«è per lei?» mi chiede ed io mi giro ad osservarla.

In quel momento trovo il suo sguardo già sulla mia figura.

Sofia mi stava guardando?

Penso sia stato un caso perché il suo sguardo si è spostato subito dopo altrove.

«si» annuisco girandomi nuovamente verso Manuel «parlale Matteo» mi muove una spalla «non muore qualcuno se trovi il coraggio di parlare»

Sbuffo continuando a mangiare il mio piatto di pasta, ma lanciando ancora qualche occhiata a Sofia «non me la sento ok?»

«perché non dovresti sentirtela? Avanti spiegamelo» Manuel mi guarda male ed io sospiro «prima di tutto» inizio col dire guardando Federico «a lui piace e voglio dire, quale ragazza non cade ai suoi piedi? Si vede da come si comporta che anche a lei, un minimo almeno, interessa»

«seconda cosa, non potrei mai interessarle. Lei ha fatto amicizia con i bellocci, intendo, sta sempre tra Nicolò, Fede, Jorge e ovviamente Lorenzo»

Manuel sospira «per la prima questione non posso aiutarti in nessun modo, se si piacciono non puoi evitare nulla» annuisco portandomi una mano al volto «per la seconda ha detto una grande cazzata, lei ha parlato più o meno con tutti. Nicolò l'ha conosciuto in chiamata, non credo ci sia altro, poi potrei sbagliarmi, Federico ci sta intorno perché le piace, Lorenzo è un suo grande amico, come un fratello, mentre per Jorge non so che dirti»

Vorrei tanto non essere in una situazione più confusa di così «ma tu puoi sempre provarci» mi spintona.

In effetti ha ragione.

Anche se sarà inutile, potrei provare a parlare, magari ci troviamo bene assieme e potrei rendermi conto che essere amici è meglio che averla come ragazza.

Quel che è certo è che poteva evitare di venire.

Mi ha solo reso la situazione più difficile, magari avrei utilizzato questo tempo per riflettere.

Per pensare a me e solo a me.

Per, magari, spassarmela con qualche ragazza che da me non cerca una relazione.

Sapendola qui è come se mi fermasse da tutti questi pensieri.

Anche il solo pensare di guardare una ragazza che non sia lei mi fa sentire in colpa, nonostante non le abbia mai parlato.

Molto probabilmente non conoscerà neanche la mia voce, ma io vorrei che riconoscesse la mia voce ovunque.

«promettilo che proverai a parlarle» mi fa il mignolino Manuel ed io lo guardo male «te lo prometto, ma non stringerò quel mignolo»

Manuel sbuffa e con la forza mi prende la mano, più precisamente il mignolo, e lo fa intrecciare al suo.

Sospiro osservandola nuovamente ridere con i suoi amici, credo.

La sua risata contagia anche me, ma non posso ridere, devo solo rimanere fermo come se nulla fosse.

Chissà cosa lei pensa di me.

Loving is not easy || Federico Chiesa? Matteo Pessina? ||Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ