SHOTO X OC
Mei e Shoto sono cresciuti insieme e sono migliori amici da sempre. Sono consapevoli che ci saranno sempre l'uno per l'altro e grazie ai loro caratteri opposti, riescono a completarsi e a tirare fuori il meglio dall'altro.
Dalla storia:
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La luce che filtra dalla finestra mi colpisce in faccia mentre sto dormendo profondamente.
Mi giro dall'altra parte cercando di riaddormentarmi ma non serve a molto. Mi tiro su seduta e mi stiracchio le braccia. Mi guardo intorno in cerca di Shoto ma di lui nessuna traccia.
Probabilmente si sarà alzato prima di me. Mi chiedo come faccio a ritrovarmi sotto le coperte e sdraiata nel letto. L'ultima cosa che mi ricordo è di me e Shoto mentre ascoltavamo la musica abbracciati.
Al ricordo di ieri sera le mie gote si tingono di rosso, mi porto le mani sulle guance e sorrido come una scema.
È incredibile come riesca ad essere presente ogni singola volta che ho bisogno di lui. Come riesca capire di cosa necessito prima ancora che apro bocca.
Con il passare del tempo il nostro rapporto è diventato sempre più stretto e ormai riusciamo a capirci con uno sguardo. Quelle che sono le nostre emozioni o quello che ci passa per la testa.
Mi ricordo di quando da bambini ci allenavamo insieme con i nostri quirk, per diventare gli eroi che avevamo sempre sognato di essere.
Oppure di tutte quelle volte che veniva da me dopo una dura giornata passata con suo padre e voleva solo avere un po' di tranquillità.
E di come questi sentimenti abbiano iniziato a trasformarsi dentro in me in qualcosa di più di semplice amicizia.
"Che fai lì seduta a sorridere?" La voce di mia madre mi riporta alla realtà. "Cosa pensavi signorina?"
Fa irruzione nella mia camera spostando le tende e spalancando le finestre. "Mamma! Fa freddo!" Mi ributto sotto le coperte e mi ci nascondo dentro fino al naso.
"No no. Niente ritorno a letto! Anche se oggi la scuola è chiusa abbiamo molte cose da fare!" Mi dice prima di venire a togliermi da dosso le coperte.
Il freddo mi investe come un treno così mi rannicchio più che posso contro il materasso alla ricerca di calore. "Sei una donna crudele." Piagnucolo tentando, invano, di recuperare il lenzuolo che ha in mano.
"Shoto è già sveglio da un po' eppure non ha voluto fare colazione perché, testuali parole, 'mi fa più piacere mangiare insieme a Mei'. Vuoi lasciarlo aspettare ancora in cucina da solo con tuo padre?"
Dopo aver sentito le parole di mia madre, scatto in piedi come se avessi una molla sotto al sedere e recupero la prima felpa che trovo in giro. "Ricorda che prima di uscire o fare altro devi sistemare questa stanza. Sembra sia scoppiata una guerra qui dentro." Mi dice tirandomi uno schiaffo dietro la nuca prima di uscire.
Sbuffo sonoramente facendomi sentire di proposito da lei.
Non mi da molto peso.
Mi dirigo in cucina dove trovo la tavola già apparecchiata con il cibo e mio padre seduto che legge qualcosa sul cellulare . Shoto si gira subito verso di me e mi fa un piccolo sorriso.
"Buongiorno principessa." Mi dice mio papà alzandosi. Mi lascia un tenero bacio sulla testa e vedo il mio migliore amico guardarci con una punta di tristezza.
"Io e tua mamma adesso andiamo a lavoro. Fate colazione e poi pulisci tutto mi raccomando. E cercate di riposarvi un pochino dopo la giornata di ieri." Annuisco prima di alzarmi sulle punte e dargli un bacio sulla guancia.
"Ok papà. Buon lavoro allora." Ci saluta con la mano prima di raggiungere mia mamma e prepararsi per la giornata.
Vado a sedermi di fianco a Shoto pronta a mangiare. "Hai dormito bene?" Mi chiede passandomi un po' di succo di mirtillo.
"Sì e grazie per ieri sera. Mi ha fatto bene." "Figurati. So bene che ne avevi bisogno. Ti sei addormentata quasi subito così poi ti ho messa a letto e rimboccato le coperte."
Alla sua affermazione arrossisco di nuovo. Possibile che non so fare altro che arrossire con questo ragazzo? Seriamente! Devo contenermi!
"Oh scusami allora. Non volevo darti problemi o tenerti sveglio." Mi gratto dietro la testa un pochino in imbarazzo. Shoto porta la sua mano sulla mia testa e mi accarezza leggermente.
"Non sei mai un disturbo." Detto questo inizia tranquillamente a mangiare mentre nel mio cervello non riesco a formulare azioni o frasi di senso compiuto.
Questo ragazzo sarà la morte per me.
A/N Così inizia la seconda parte di storia! Spero vivamente che vi stia piacendo e vi sono grata sia per le stelle che lasciate che per i commenti. Fatemi sapere cosa ne pensate che sono sempre contenta di ricevere pareri o di leggere le vostre idee!
