Harumi - A Sad Story from a Sweet Girl

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⚠️IMPORTANTE ⚠️
Vi chiedo di leggere questo prima di continuare il capitolo!

Per prima cosa il capitolo tratterà tematiche delicate e importanti come l'abuso e la violenza quindi, se siete sensibili a questi argomenti o possono turbarvi, decidete se leggere oppure no.

Questo capitolo NON è opera mia.
È stato scritto dalla mia migliore amica, nonché la creatrice del personaggio di Harumi Harada.
Il progetto relativo a questa serie di storie su My Hero Academia è una cosa che sto condividendo con lei e, questa storia, è in piedi soprattutto grazie al suo sostegno.

Quindi prendo questo spazio anche per ringraziarla per avermi donato questo capitolo e la sua cara Harumi, per rendere ancora più bella questa storia.

Detto questo, godetevi la lettura e sono certa che lo troverete meraviglioso proprio come l'ho trovato io leggendolo la prima volta.

Ero stata abbandonata in orfanotrofio alla nascita.
Non avevo mai conosciuto l'amore e il calore di due genitori.
Ero cresciuta in un freddo istituto dove l'amore rimaneva al di fuori delle mura bianche che sormontavano la mia piccola statura.

L'orfanotrofio era misto e le classi erano formate da 10/15 ragazzi al massimo e nel mio istituto eravamo trecento tra maschi e femmine.
Le classi venivano divise in base all'età, per quanto fosse possibile.
Avevo qualche amica con cui avevo legato da piccole, parlavamo delle nostre ferite, ma non solo, cercavamo di divertirci per vivere una vita diversa.
Spesso inventavamo storie in cui eravamo protagoniste di una vita felice, una vita che purtroppo non ci apparteneva.

Sognavamo dei genitori affettuosi, una casa calda, magari dei fratelli con cui condividere le giornate e un cane che ci facesse le feste.
Tutte bramavamo l'affetto di persone adulte e ad ogni visita ci agghindavamo sperando di essere adottate, ma non accadde se non quando questo posto ormai ci aveva soffocate al punto mandare in necrosi le nostre anime.

"Sarai tu vedrai!" 
"Nessuno può resistere alla tua bellezza e dolcezza."
Erano queste le parole che rivolgevo alle mie amiche ogni volta che qualcuno ci faceva visita.
Curavo le loro ferite, ogni volta che rimanevano deluse. Soprattutto con Sachiko.
Lei aveva conosciuto i suoi genitori a differenza mia, ma era troppo piccola per poterne ricordare i volti, era stata abbandonata qui a 2 anni.

Mi diceva che nonostante questo ogni tanto le riaffiorava il ricordo di un abbraccio e non capiva il motivo del suo abbandono.
Purtroppo a me questo non poteva capitare, ma mi concentravo su quello che potevo fare per lei.
"Sono certa che non avranno potuto fare altro, non ti avrebbero abbandonata se non fosse stato necessario, probabilmente ti hanno protetta, perché con loro saresti stata in pericolo."
Queste parole spesso la tranquillizzavano e lei si addormentava tra le mie braccia.

Cercavo più che potevo di non abbandonarle e di dargli l'amore che meritavano. Era l'unica cosa che potessi fare e non mi risparmiavo nonostante la mia tenera età.

Iniziai le lezioni a 6 anni insieme ad alcune di quelle bambine che ormai avevano un posto speciale nel mio cuore. Io ero sempre una costante per loro e loro lo erano per me.
Ci divertivamo insieme e fu così fino a qualche anno dopo.

"Ehi ma hai visto come è cresciuta Harumi."

"Ha un seno molto grosso rispetto al nostro."

"E guarda le sue forme. Somiglia alle ragazze di tredici anni."

"Quando è al nostro fianco, guardano tutti lei e non noi."

Erano quelle le voci che si erano diffuse quando avevo 10 anni. Ero la più alta della mia età e in realtà ero fuori dalla media della nostra nazione. A causa della mia altezza e da quando iniziai a formarmi, cosa che accadde presto, non passai più così inosservata e le ragazze iniziarono ad evitarmi.

Forever and Always - Shoto x OCWhere stories live. Discover now