84. M.T. - S.T.

755 33 47
                                    

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.








È la prima volta dopo quattro anni che facciamo colazione insieme.
E la cosa diventa caotica.

Stamattina sono arrivati anche altri parenti di papà, visto che non li vedevamo da un paio di mesi.
Tra l'inizio della scuola, poi la storia della USJ e Stain, poi Eri, sono stati mesi impegnativi.
La mia sorellina è seduta sulle mie gambe a bersi il suo succo d'arancia, proprio come me.

Noto che in alcune cose, mi assomiglia sempre di più. Alcune abitudini che ho io, stanno diventando anche le sue.
Come adesso, il fatto di bersi solo succo d'arancia per colazione oppure che durante la notte, se dormiamo con qualcuno, stiamo abbracciate a quella persona.

Le accarezzo dolcemente i capelli mentre lei addenta un pezzo di pane con la Nutella.
Nel frattempo, intorno a noi, il caos si fa sempre più forte. Gente che entra ed esce dalla cucina, si passano il cibo e conversano tra di loro.

La famiglia di mio padre è sempre stata molto rumorosa, in confronto invece a lui, che è silenzioso e tranquillo. Eri ha preso da lui nel carattere, mentre io, sono la fotocopia di mia madre.
Mio papà ha preso dal nonno questo suo carattere calmo, anche se me lo ricordo poco, essendo morto quando ero piccola.

Finisco di mangiare in fretta per approfittare della bella giornata e allenarmi un po'.
C'è un posto in mezzo al bosco dove si allenava mio padre alla mia età e dove ci alleniamo io e Shoto quando veniamo qui.
"Bene, grazie a tutti per la colazione ma io vado ad allenarmi." Dico posando Eri al mio fianco e alzandomi in piedi.
"Fai attenzione, mi raccomando." Dice mia madre tirandomi per darmi un bacio sulla guancia.

Alzo gli occhi al cielo ma sorrido per le sue premure.
"Tranquilla mamma." Dico lasciandole un bacio sulla testa poi sento una manina tirarmi il pantalone,
"Posso venire con te?" Chiede Eri guardandomi con i suoi occhioni e chi riesce a dirle di no?!
"Certo pulce, magari portati qualche gioco che potresti annoiare." Dico accarezzandole la testa e ci dirigiamo insieme nella cameretta.

Inizio a cambiarmi con degli abiti da allenamento, mentre mi tolgo i pantaloni del pigiama, noto la cicatrice sulla coscia del combattimento contro Overhaul.
Ci passo la mano, pensando al fatto che sarà solo una di una lunga serie, basta pensare ai miei genitori e ai loro corpi pieni di cicatrici come queste.

"Questa ti è rimasta quando mi avete salvato, vero?" Dice Eri dietro di me.
Mi giro verso di lei e noto che ha gli occhi lucidi.
"Ti sei fatta male per colpa mia." Continua tirando su il naso.
Vado subito da lei e la prendo in braccio andando a sedermi sul letto, tenendola stretta contro il mio petto.
"Ma no che non è colpa tua pulce. Siamo riusciti a riportarti a casa e questa è la cosa principale! Sei tornata con me e con mamma e papà. Non importa il resto." Dico accarezzandole i capelli e facendola calmare.

Forever and Always - Shoto x OCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora