39. Incubi

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Shoto POV

Nel momento in cui Mei perde conoscenza, corro verso di lei e l'afferro prima che tocchi terra.

La stringo contro il mio petto mentre la rabbia cresce dentro di me sempre di più.
Il Villain non si è ancora ripreso del tutto dall'attacco psicologico di Mei e così ne approfittiamo per dargli il colpo definitivo. Tengo la ragazza con il mio braccio sinistro mentre con la destra lancio un attacco di ghiaccio.

"È LA TUA FINE." Urlo con tutta la mia voce.
Iida e Midoriya partono insieme attaccandolo in contemporanea. Dopo il colpo ricevuto, creo una lastra di ghiaccio su cui Stain collassa.
Torno a dare tutta la mia attenzione a Mei. Non penso si sveglierà in fretta. Ha del sangue che le esce dal naso cosi le sposto i capelli davanti al viso.
Mi alzo con lei tra le mie braccia e la stringo a me.

Midoriya cerca d'avvicinarsi per vedere le sue condizioni ma mi scanso dalla sua presa.
"Volevo solo controllare che stesse bene." dice il ragazzo tentando di rassicurarmi, ma rimango fermo senza dire parola a fissarla. Deku sembra intuire quello che penso e così si allontana da me aspettando l'arrivo dei pro.

Sento che stanno legando qualcuno ma ora non m'importa.
Non sono riuscito a proteggerla, ha voluto fare di testa sua come al solito. Se le succedesse qualcosa non potrò mai perdonarmelo. Ci spostiamo sulla strada principale e alcuni hero e soccorsi ci vengono incontro.

"Ci sono feriti?" Chiede qualcuno ma io sono totalmente bloccato.
Uno dei soccorritori viene verso di me per poter prendere Mei ma non concedo a nessuno di potersi avvicinare a lei.

"Todoroki, vogliono solo visitarla, lo sai anche tu che ha bisogno di cure." Mi dice Midoriya richiamando a sé la mia attenzione.
Posso di nuovo il mio sguardo sulla ragazza e con apprensione la passo al soccorritore.

E poi mi viene portata via.

Mei POV

"Si sta svegliando." Sento delle voci vicino a me.
Apro gli occhi e lentamente metto a fuoco l'ambiente a me circostante.
Mi trovo in ospedale ma non mi ricordo come ci sono arrivata, accanto al letto sono seduti i miei genitori.

Non appena apro completamente gli occhi mia madre mi stringe in un caldo abbraccio che ricambio subito volentieri.
Piano piano iniziano a riafferrarmi i ricordi della sera precedente e del combattimento contro Stain.

Shoto!
I ragazzi!
Mi alzo a sedere di scatto pronta a scendere dal letto ma mio padre mi blocca facendomi stendere di nuovo
"Tranquilla stanno tutti bene. Tu sei l'unica che non si era ancora svegliata. Sono nella stanza affianco." Mi dice facendomi un sorriso rassicurante.
Annuisco poco convinta e cerco a ricordare di più di ieri sera.

Stavamo combattendo contro Stai quando ho deciso di entrare nella sua men...
Mi blocco e spalanco gli occhi.
Ricordo perfettamente quello che ho visto, quello che c'era nella sua mente malata.
Le immagini m'inondano nuovamente la mente e sento una fitta al cuore che m'impedisce di respirare.
Mi piego in avanti con le mani contro il petto mentre quelle immagini non vogliono andare via.

È come se riuscissi ancora a sentire le loro urla. Odorare il loro sangue. Guardarli morire.
"Mei! Respira forza!" Mia madre mi aiuta a tornare in me.
Le lacrime iniziano a rigare il mio volto.
"Era tutto così vero! Come può una persona fare questo? Come si può arrivare ad uccidere un essere umano? Mamma!" Mi abbandono nel suo abbraccio mentre i singhiozzi si fanno sempre più forti.

Vorrei solo dimenticare tutto quello che ho visto ma saranno impossibili da cancellare.

Nei giorni consecutivi allo scontro feci molta fatica a dormire.
I miei sogni erano sempre occupati da incubi relativi a ciò che avevo visto o a mia sorella.
Era molto tempo che orami non mi capitava più, probabilmente tutto lo stress accumulato in questo periodo ha favorito alla cosa.

Attualmente sono le tre del mattino e so bene che dovrei dormire visto che domani c'è l'esame pratico.
Ho superato con difficoltà quello teorico, non perché non sia brava a scuola, anzi sono la quarta della classe, ma la mancanza di sonno mi ha messo in grave difficoltà.

Accendo la luce e mi alzo dal letto dirigendomi verso la finestra. La spalanco sperando che un pò d'aria fresca mi faccia stare meglio.
Nello stesso momento anche le luci della camera di Shoto s'accendono. Il bicolore passa davanti alla finestra strofinandosi gli occhi.
Quando la apre e i nostri s'incontrano rimaniamo immobili per qualche secondo.

Da dopo lo scontro e finito lo stage non ci siamo più parlati.
Sono venuta a conoscenza solo in seguito che fu lui a portarmi fuori dal vicolo e a proteggermi.
Non sono neanche riuscito a ringraziarlo.

Recupero il mio cellulare dal comodino e mi fiondo alla finestra di nuovo.

                     Da Nanetta❤️
Non ho avuto modo di ringraziarti per avermi protetto durante lo scontro con Stain.

Da Icyhot ❤️❄️🔥
Non devi farlo. L'avrebbe fatto chiunque.

                                Da  Nanetta ❤️
Lo so. Ma mi sembrava giusto dirtelo. L'ho apprezzato.

Avere questo tono formale mi fa male. Non siamo mai stati freddi l'uno con l'altro, nemmeno nei momenti più duri.
Lo vedo digitare qualcosa ma poi poggia sul davanzale il cellulare e chiude la finestra.

Faccio un sospiro capendo che ha messo fine alla nostra conversazione. Mi rimetto a letto sperando di riprendere sonno ma alla fine, non riuscendoci, mi metto a leggere.
Poco dopo sento bussare contro la mia finestra.

Mi alzo di scatto per lo spavento e m'avvicino facendo il più piano possibile.
Sul davanzale fuori dalla mia camera, c'è Shoto.
Apro velocemente la finestra e con un balzo entra nella mia stanza.
"Cosa ci fai qui?" Gli chiedo guardandomi i piedi.

Il bicolore non dice nulla ma inizia a prepararsi il letto in cui di solito dorme lui quando si ferma qui.
"Potresti almeno rispondermi." Gli faccio notare mettendomi al suo fianco.
"Lo so che sono giorni che non dormi. Ho notato le occhiaie a scuola e la luce accessa di notte. Sono qui per farti dormire, domani c'è la prova e hai bisogno di riposo. E so anche che non riesci a riaddormentarti quando hai un incubo se sei sola quindi fammi finire il letto. Sta notte rimango qui, che a te piaccia o no." Il bicolore mi guarda per qualche secondo prima di tornare a stendere il lenzuolo.

Non dico nulla e me ne torno nel mio letto dandogli le spalle.
Lo sento dietro di me trafficare ancora un pò prima d'infilarsi sotto le coperte.
"Grazie Shoto. Buonanotte." Gli dico non ottenendo risposta.

Ma ha ragione. Poco dopo cado in un sonno profondo come non facevo da giorni.

A/N

Siamo quasi a 4000 letture e non mi sembra vero.
Avevo iniziato questo progetto solo per divertimento e per passare il tempo e sono molto felice del punto in cui sono arrivata.

Grazie mille ❤️

Forever and Always - Shoto x OCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora