76. Serata tra ragazzi

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Il suo racconto mi lascia sconvolta e senza parole.
Mai avrei immaginato che dietro quel volto così dolce e gentile, ci fosse un animo così spezzato e tormentato.

Sono stata al suo fianco ad ascoltare attentamente ogni sua singola parola cercando in ogni modo di farle avere il mio appoggio, per quanto possa essere difficile.

L'ho sostenuta mentre piangeva, mentre i suoi occhi trasmettevano la sua paura nel ricordare vivamente quei momenti.
Ho aspettato pazientemente quando si bloccava, le parole le morivano in gola e il dolore l'attanagliava.

Non ha smesso di tremare per un attimo e non posso fare altro che abbracciarla mentre ripenso a tutte ciò che mi ha detto.
Com'è possibile che si arrivi a fare tanto, a quella che erano una povera ragazzina indifesa?
Ha dovuto affrontare tutto quello da sole e nonostante ciò, è riuscita ad andare avanti, con le sue forze.

Quella che vedo non è più una semplice ragazza che aspira a diventare un'eroina, ma una giovane donna che ha passato momenti traumatici e ha avuto comunque la forza per riuscire a superarli, anche se con fatica.

Nonostante stia tremando, capisco che sta comunque cercando di trattenersi, forse per paura di poter svegliare qualcuno, o forse per il timore di non riuscire a fermarsi ma so bene quanto in questi momenti sia essenziale tirare fuori tutto.

Le accarezzo dolcemente i capelli, piangendo anche io insieme a lei dall'inizio della racconto, per poi sussurrarle all'orecchio.
"Non ti preoccupare Harumi. Hai ogni diritto di piangere. Ci sono io qui con te."

Le mie parole sembrano far scattare qualcosa dentro di lei e la ragazza si lascia andare ad un urlo disperato insieme alla lacrime.
Il suo dolore riesce a trapassare anche a me e riesco a sentirlo sotto la mia pelle.

Ci lasciamo cadere per terra abbracciate mentre continuiamo a piangere una appoggiata all'altra, sperando di poterle dare tutto il conforto possibile.
Non saprei neanche cosa dirle ma non credo neanche servano le parole.

Diventiamo l'una il sostegno dell'altra stringendoci a vicenda più forte che possiamo.

Qualche ora prima
Shoto POV

Mi ritrovo costretto ad andarmene dalla camera di Mei essendo stato brutalmente cacciato da Ashido e le altre.
Non ho potuto neanche salutarla come si deve.

Mi avvio sconsolato verso la mia camera, preparandomi ad una triste serata e nottata, non avendo neanche nessuno disposto a farmi i grattini in testa.
Come mi addormenterò senza nessuno da abbracciare e senza sentire il dolce profumo di melograno?

Forever and Always - Shoto x OCWhere stories live. Discover now