110. Ragazzina problematica

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Mi cambio con la tuta della UA per poi entrare in palestra.
Mi faccio una coda alta e vado verso la cassa per riprodurre della musica.
Ho bisogno di scaricare tutte le cose che ho accumulato in questi giorni, sia fisiche che emotive.
Mi tolgo le felpa rimanendo con la canotta nera e i pantaloni della tuta.

La palestra è ancora nello stato in cui era ieri dopo la lezione. C'è ghiaccio in giro, pezzi di macerie e la gran parte della montagna di cemento contiene buchi o pezzi mancanti.
C'è dell'acido rappreso e qualche punto bruciato dal laser.
Tutto questo mi tornerà utile per allenare il mio quirk di telecinesi e riuscire a disintegrare un bel po' di roba.
Riproduco "River" di Bishop Briggs e mi dirigo al centro della palestra. (Riprodurre)

Decido inizialmente di lasciare che la musica faccia il suo effetto, sentendola sotto la pelle e incomincio a muovermi.
Mi concentro su tutte queste forti emozioni: rabbia, frustrazione e tristezza.
Devo lasciarle uscire da me e ora l'unico modo è allenarmi fino allo sfinimento.
Mi dirigo verso i sacchi da boxe in fondo alla palestra che usiamo per gli allenamenti corpo a corpo e inizio a prenderlo a calci senza remore.

Ogni parte di me sente l'adrenalina insieme alla rabbia scorrere dentro il mio corpo. Sto imparando ad usare il mio quirk telepatico per aumentare la mia forza fisica, cosa che riesce a fare anche mia madre e penso che questo sia il momento migliore per farlo, anche se non riesco ancora a moderarmi del tutto.
Decido di accrescere solo una piccola parte, svuotando la mente e colpendo il sacco con tutta la mia forza, con colpi ripetuti di calci e pugni.

Urlo mentre faccio questo e sento persino delle lacrime iniziare a formarsi al lato dei miei occhi insieme a della luce rossa che traspare lentamente dal mio corpo.
Più amarezza e rabbia provo, più rischio di perdere il controllo sulla mia unicità, ma ora sono sola e posso permettermelo.

Mi fermo prendendo il controllo della macerie intorno a me, spezzando pezzi di ghiaccio che mi ricordano Shoto, facendo così crescere ancora di più questi sentimenti.
Li lancio contro di me, spezzandoli con mani e piedi man mano che si avvicinano, non facendo caso alle urla e alle lacrime che aumentano ad ogni colpo.

Non mi accorgo di nulla di ciò che accade intorno a me mentre aumento la velocità dei detriti contro di me e quella dei miei colpi. L'intera palestra brilla di luce rossa e sono certa si possa vedere persino da fuori ma non m'importa.
Paro ogni pezzo con braccia e gambe ma il mio corpo sembra fin troppo lontano dall'essere esausto, né il sacco da boxe né queste macerie posso andare bene come combattere contro una persona.

All'improvviso, tutta la luce sparisce, le macerie cadono per terra e il mio quirk si blocca, non sentendolo più scorrere verso di me.
Mi giro verso la porta con rabbia e vedo sull'uscio il professor Aizawa con gli occhi puntati verso di me e lascio lentamente cadere le braccia lungo i miei fianchi.
Chiude gli occhi capendo che mi sono un po' calmata e percepisco di nuovo la mia unicità facendo della luce tra le dita.

Forever and Always - Shoto x OCWhere stories live. Discover now