La salita in ascensore è carica di tensione.
Nessuno di noi due proferisce parola mentre abbiamo le teste girate dal lato opposto.Non era mai successa una cosa del genere. Probabilmente perché non avevamo mai litigato fino a questo punto.
Vorrei chiedergli com'è andata con suo madre ma so bene che non mi risponderebbe o, peggio ancora, si arrabbierebbe ancora di più.Mi giro a guardarlo per qualche secondo e mi sembra di non osservarlo da tanto tempo.
Il suo sguardo è fisso sulla porta di fronte a lui e vorrei tanto abbracciarlo e strozzarlo allo stesso tempo.Shoto è sempre stato un ragazzo oggettivamente bello fin da quando andavamo alle medie. Siamo sempre stati in classe insieme e mi ricordo molto bene anche tutte le cotte che le nostre compagne avevano per lui, cosa che mi ha sempre reso estremamente gelosa.
Ma tutte loro si fermavano al suo aspetto fisico o al fatto che fosse il figlio dell'eroe N.°2, nessuna di loro sapeva quanto in realtà sia speciale Shoto.Ha dei lineamenti perfetti e delicati. Da questo lato vedo la sua cicatrice partire da sotto il ciuffo e sparire dietro altri capelli. Ho sempre pensato che quella cicatrice non facesse altro che renderlo più affascinante anche se lui ne è molto insicuro.
Il suo occhio azzurro, come quello di suo padre, è appena visibile avendo il capo chinato, ma so bene quanto sia meravigliosa la sua tonalità di colore.Ha la mano dietro la nuca e non sembra essersi accorto del fatto che lo sto guardando.
Perché ci siamo dovuti ritrovare così?Non avrei dovuto dichiararmi.
Le porte dell'ascensore che si aprono mi riportano alla realtà.
Mia madre è nel centro della stanza di fronte a noi pronta a darci il suo benvenuto.
Non posso fare a meno di sorridere prima di correre da lei ed essere accolta tra le sue braccia."Benvenuti! Sono così contenta che avete scelto entrambi di venire qui. Passeremo un sacco di tempo insieme e sono certa che questo ti sarà molto utile per migliorare con la tua unicità ereditata da me Mei." Mi dice staccandosi dall'abbraccio e facendoci fare il giro dell'agenzia.
"Oh ma vedi chi c'è qui." Mi giro verso la voce e vedo Moe, una degli altri sidekick di Endeavor.
"Moe! Da quanto tempo!" Le dico andandole incontro.
"Come siete cresciuti! Mi ricordo quando i vostri genitori vi portano qui dopo la scuola e dovevo tenervi d'occhio." Mi dice scompigliandomi i capelli."E guardati Todoroki. Sei diventato davvero un bel ragazzo. Scommetto che farai strage di cuori a scuola."
Shoto piega la testa di lato non capendo la sua frase.
"In che senso?" Gli chiede toccandosi il petto."Nel senso che avrai tutte le ragazze ai tuoi piedi. No?"
Il ragazzo bicolore spalanca gli occhi e si guarda le scarpe.
"Non so. Non ho mai visto nessuna ragazza mettersi ai miei piedi. Perché dovrebbero farlo? Le mie scarpe non hanno nulla di speciale." Shoto alza il piede per osservare meglio la scarpa per poi tornare a guardare Moe con sguardo interrogativo."Niente. È una fortuna che almeno nei combattimenti sei capace che nelle relazioni con le persone."
Interviene mia madre."Papà?" Le chiedo seguendola verso l'ufficio di Enji.
"È nell'ufficio di Endeavor. Ultimamente è tornato in azione Stain e stanno discutendo di alcune cose." Mi dice rabbuiando il suo sguardo.
Annuisco e ci ritroviamo davanti alla grande porta dell'ufficio.Shoto fa un passo avanti e bussa.
Non appena sentiamo "avanti" entriamo nell'enorme stanza.
"Siete arrivati finalmente." Dice mio padre venendoci a salutare."Shoto. Mei. Spero che darete il meglio in questa settimana. Soprattuto tu figlio mio, mi aspetto grandi cose da te."
Il bicolore non risponde al padre stringendo solo di più la sua valigetta.
"Andate pure a cambiarmi. Il crimine di certo non aspetta voi."E così ha inizio il primo giorno di questo tirocinio.
A/N
Mi sto rendendo conto solo ora di quanto possa essere lungo questo libro 😃
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Forever and Always - Shoto x OC
FanfictionSHOTO X OC Mei e Shoto sono cresciuti insieme e sono migliori amici da sempre. Sono consapevoli che ci saranno sempre l'uno per l'altro e grazie ai loro caratteri opposti, riescono a completarsi e a tirare fuori il meglio dall'altro. Dalla storia: ...