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Dolore.

Assoluto, accecante dolore.

Jin non aveva mai provato nulla di simile. Nessun dolore era paragonabile a quello. Quel bruciore stordente, quegli spasmi che gli tiravano i muscoli fino a fargli pensare che si sarebbero strappati, quel cigolare delle ossa che parevano essere sul punto di sbriciolarsi.

La testa compressa in una morsa. Pronta a esplodere, come un palloncino pieno d'acqua.

Il petto schiacciato, le costole richiuse sui suoi polmoni come artigli conficcati nella carne, avidi di perforare e far sanguinare.

-Hyung!

-Che cosa succede? Qualcuno riesce a capire che diavolo gli sta succedendo?

-Hyung, dove ti fa male? Hyung!

Delle grida risuonavano nell'aria. Sembrava la voce di qualcuno a cui stessero strappando le interiora. Era acuta, rauca e rumorosa. Come in quei film horror che Jungkook lo costringeva a vedere.

Jin non si rese immediatamente conto di essere lui il padrone di quella voce.

-Oh mio Dio... oh mio Dio, sta vomitando sangue!

-Qualcuno faccia qualcosa!

-Seokjin, guardami. Ho bisogno che mi dici dove hai male.

Jin non vedeva chi gli stesse parlando. Sentiva delle mani prendergli il viso, ma l'istinto lo portò a divincolarsi e sporgersi in avanti, oltre il bordo della superficie su cui era sdraiato, per rimettere quell'acido dal sapore ferroso che gli  stava corrodendo la gola. La puzza di vomito lo colpì immediatamente alle narici, forzandolo a soccombere a una nuova ondata di conati che non fecero altro se non alimentare ancora di più il dolore.

Era tutto bianco. Tutto. Dov'erano i ragazzi? Sentiva le loro voci intorno a sé, ma non riusciva a capire chi diceva cosa né dove si trovassero.

C'era qualcuno accanto a lui?

-Non riusciamo a farlo rispondere.

-È sotto shock. Preparate una flebo di calmanti.

-Che cosa sta succedendo? Stava bene fino a cinque minuti fa!

-Non aveva mostrato segni di malessere?

-No! Stava benissimo! All'improvviso si è accasciato e ha iniziato a urlare!

-Per caso il suo legame è l'empatia corporale?

Legame... anima gemella... le parole volarono vagamente nella mente di Jin, prima che una scarica di dolore lo portasse ad accartocciarsi su se stesso, le braccia avvolte attorno allo stomaco mentre tutto il suo corpo tremava violentemente. Sentiva i denti sbattere così forte da scuotergli il cranio e amplificare le scosse che già lo comprimevano.

Dolore.

Dolore ovunque.

-Sì. Che cosa significa? È... è la sua...

-È molto probabile. Il legame è completo?

-No, non l'ha mai incontrata.

La sua anima gemella...

La sua anima gemella stava male? Jin provò a sbattere le palpebre ma la lucidità gli sfuggiva dalle dita come granelli di sabbia. Continuava a vedere solo bianco e dolore. Voleva parlare, fare domande, chiamare i suoi amici, ma la sua bocca  era ancora maledettamente impastata di vomito e di grida.

-Allora c'è la possibilità che possa salvarsi.

-C'è la possibilità... aspetti, intende dire che la sua anima gemella-

Solitary (K.SJ)Where stories live. Discover now