43. Big, blonde and beautiful

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(Sti capitoli diventano sempre più lunghi XD preparatevi perché questo è una sleppa)

Seokjin soppresse uno sbadiglio, strofinandosi gli occhi mentre sorseggiava il suo caffè. Jungkook, seduto accanto a lui, non era messo meglio. Stravaccato in avanti sul tavolo, aveva seppellito la testa fra le braccia incrociate e il maggiore era piuttosto sicuro che fosse in procinto di approfittare di qualche minuto di sonno prima dell'inizio della lezione.

La notte passata, in effetti, era stata provante per tutti. Jin non era a conoscenza del fatto che Diana soffrisse di attacchi di panico, forse perché era stato troppo assorbito dal suo stesso stato di salute, o forse perché lei era riuscita efficacemente a non farsi udire quando stava male. Ma quella notte era stato diverso. L'uomo poteva ancora sentire l'eco delle grida e dei pianti singhiozzanti rimbombargli nelle orecchie. Vedeva ancora i visi confusi e preoccupati dei suoi compagni e lo sguardo ansioso ma consapevole di Estella mentre si fiondava nella stanza della ragazza. La voce rotta dal pianto che li pregava di non andare in agenzia a recuperare Yoongi perché sarebbe tornato a casa da un momento all'altro mentre soffocava nel suo stesso respiro era impressa nella sua memoria come un'incisione.

Jin sospirò, prendendo un altro sorso del suo caffè prima che il suo telefono vibrasse sul tavolo. Guardando distrattamente lo schermo, lo afferrò con rapidità non appena notò il nome di Yoongi nella notifica.

Da: Yoongi
Oggi non verrò alle prove.

L'uomo sorrise, osservando i suoi compagni rispondere nella chat di gruppo uno dopo l'altro mentre digitava a sua volta una replica.

Da: te
Va bene così, Yoongi-ah. Prenditi tutto il tempo di cui avete bisogno.

Quando vide che anche Hoseok stava scrivendo qualcosa, attese con curiosità fino a che il suo messaggio non comparve nella chat. Solitamente, in qualità di dance leader il minore era piuttosto severo con chi saltava gli allenamenti senza un motivo valido, perciò lèsse velocemente la risposta che lasciò, sorridendo.

Da: Hob-ah
Sarà meglio. Non metterai più piede nella sala prove fino a che non avrete risolto.

Da: Yoongi
È una promessa?

Seokijn soffocò una risata, appoggiando il telefono sul tavolo e scuotendo il capo. Poi, i suoi occhi si fermarono sulla felpa scura che copriva le sue braccia, mordendosi il labbro. Le anime gemelle davvero non erano così perfette come pensava. Dubbi, contrasti, incomprensioni: nell'ultimo mese, non aveva fatto che sperimentare ostacolo dopo ostacolo che aveva rallentato i legami dei suoi amici. Come se un velo fosse stato finalmente sollevato dai suoi occhi, l'uomo si rese di quanto la sua visione delle anime gemelle fosse stata limitata e infantile. Non faceva che fantasticare su quanto tutto sarebbe stato perfetto una volta che due metà si univano e non aveva mai minimamente considerato che i regolari problemi della vita potessero in qualche modo influenzare anche loro. Anche due anime gemelle non riuscivano a comprendersi. Anche due anime gemelle fallivano nell'accorgersi del malessere dell'altro. Anche due anime gemelle cessavano di amarsi.

Mentre Jin giochicchiava con il bordo della felpa, spostando il polsino all'indietro fino a rivalere uno sprazzo di pelle per poi riportarlo in avanti, contemplò nella sua testa quello che poteva significare. A quanto fosse sbagliata la visione con cui era cresciuto. A quanto fosse davvero limitata la sua conoscenza dei rapporti umani. E a quanta potenzialità avevano davvero due persone, a prescindere dal fatto che esistesse un legame o meno.

La società crede troppo ciecamente nel potere delle anime gemelle. Ricordava che Yoongi aveva pronunciato quelle parole, anche se lì per lì non vi aveva prestato attenzione e non si era ritrovato d'accordo. Forse iniziava davvero a capire cosa intendeva.

Solitary (K.SJ)Where stories live. Discover now