41. Burn for you

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All'inizio, Yona era convinta che il ronzio ripetitivo e altamente fastidioso fosse solo nei suoi sogni. Ma per quanto cercasse di spegnerlo concentrandosi su altro, continuava a interrompere il suo sacrosanto sonno. Faceva scuotere le fondamenta del suo mondo evanescente, facendo voltare le teste dei personaggi che lo abitavano alla ricerca della sua provenienza.

E Yona non apprezzava per nulla. Il sogno, infatti, era talmente avvincente che non avrebbe voluto perdersi neanche un particolare. Le sembrava di guardare una soup opera in costume e non poteva fare a meno di osservare affascinata in attesa di scoprire il finale. Seokjin pareva esserne il protagonista. E la donna pregò che la sua mente trattenesse ogni singolo dettaglio dell'uomo, perché era la visione più accattivante su cui avesse mai posato gli occhi. Sembrava un principe. Avvolto in una giacca dal taglio rinascimentale, la stoffa brillante pareva costare un patrimonio per colpa dei suoi ricchi ricami dorati. Sotto di essa, un gilet riprendeva lo stesso motivo su una camicia che culminava con un delicato fazzoletto di pizzo. A slanciare ancora di più la sua già torreggiante figura, infine, vi erano delle scarpette dal tacco notevolmente alto per un uomo.

-Perdonami, dèi, perdonami... ma dobbiamo affrettarci o ci scopriranno.

L'uomo le aveva preso le mani, portandosele alla bocca per baciarle teneramente mentre le sue sopracciglia si corrugavano con un'espressione apprensiva.

-Non chiedere scusa, Seokjin. Se ci scopriranno sarai tu a subire le conseguenze peggiori- sentì dire alla sua stessa voce, mentre accarezzava con delicatezza il viso ansioso di lui. L'uomo, abbandonandosi alla sua carezza, chiuse le palpebre e cercò di distendere il volto, come a volersi abbandonare alla marea delle sue passioni.

-Quanto vorrei che le cose non fossero in questo modo. È così... sbagliato, ma... non posso farne a meno.

La donna vide gli occhi scuri dell'uomo riaprirsi e fissarsi su di lei, imploranti come se lei fosse stata acqua in un deserto infinito, come se avesse potuto essere la sua unica fonte di sostentamento.

"Uuh, un amore proibito!" pensò deliziata l'osservatrice. La trama era vagamente cringe, ma la donna non riusciva a staccarsi dalla scena, incollata alle labbra dei personaggi e ignorando con tutte le sue forze il ronzio insistente.

-Non è colpa nostra. Le circostanze sono state avverse sin dall'inizio. Se solo ci fossimo incontrati prima, i nostri destini sarebbero stati assai diversi e non avremmo dovuto nasconderci come ratti. Se solo non ci avessero imposto le loro regole...

La Yona del sogno scosse la testa. Anche lei sembrava una principessa, avvolta in un pomposo vestito dalla vita stretta e la gonna ampia e con maniche che terminavano ai gomiti contornate di pizzo. La donna afferrò la giacca dell'uomo, trascinandolo fino a che la sua schiena non ebbe toccato la parete e lui non torreggiasse su di lei, nascondendola sotto alla sua rassicurante ombra.

-Ma non perdiamo tempo a pensare a ciò che sarebbe stato. Dobbiamo fare tesoro di quello che abbiamo- sussurrò, facendo abbassare l'uomo con il viso oscurato fino a raggiungere la sua bocca. Lui sospirò sulle sue labbra, avvolgendole la vita con le grandi mani.

-Mia signora...

Il cigolio della pesante porta di legno fece scattare due paia di occhi spalancati verso la parete alla loro destra. Paralizzati dalla paura, i due non ebbero neppure la prontezza di spirito di allontanarsi mentre osservavano sgomenti la persona che faceva il suo ingresso nella stanza.

Il sogno si spense, come se qualcuno avesse improvvisamente staccato la luce. Yona cercò di arrovellarsi la testa nel tentativo di rientrare in quel treno di fantasie che l'aveva accompagnata nel sonno, ma solo il pressante ronzio riuscì a penetrare nella periferia della sua coscienza. Sbuffando, sentì un mugolio acuto contro la sua spalla, portandola a schiudere lentamente le palpebre impiastricciate. Sbattendo le ciglia, cercò di scacciare il velo appannato che si era sedimentato davanti alla sua visuale, prima di abbassare lo sguardo sul viso sciolto contro la sua pelle. Trattenendo una risata, Yona osservò affascinata le labbra carnose di Seokjin leggermente schiuse e spiaccicate contro di lei, la sua guancia morbida deformata come un cuscinetto anti-stress e le sue sopracciglia folte contorte da una smorfia infastidita.

Solitary (K.SJ)Where stories live. Discover now