45. Epic II

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-Jimin!

Seokjin, insieme al resto del gruppo di ragazzi, si girò verso manager che stava correndo verso di loro mentre si stavano dirigendo in sala prove. L'uomo, col fiato corto, si fermò davanti al diretto interessato che lo guardava con aspettazione.

-L'annuncio uscirà lunedì. Ti manderemo una copia per poter approvare cosa c'è scritto, ma sarà fondamentalmente uguale a quello rilasciato per Taehyung e Yoongi.

Jimin, a quelle parole, sorrise e ringraziò il manager, che li lasciò andare dopo aver chiesto se il coreografo li attendeva già. Quando il ragazzo tornò al suo fianco, poi, Jin poté notare il modo in cui cercava di nascondere l'impazienza dal suo viso.

-Sei contento?- gli chiese in tono vagamente canzonatorio, ma che nascondeva una punta di solennità. Jimin, abbassando lo sguardo, annuì.

-Non mi aspettavo che fosse Jein a prendere l'iniziativa nel decidere di rilasciare l'annuncio che ho trovato la mia anima gemella. Pensavo che avrei dovuto aspettare ancora, anche se avrei già voluto urlarlo ai quattro venti non appena l'avevo incontrata.

Jin sorrise, conservando la felicità per il suo amico nel suo sguardo, anche se lui fissava ancora assorto il pavimento e non poteva vedere quella scintilla soddisfatta nei suoi occhi.

-Com'è la sicurezza nel posto in cui andrà a stare? Non ci vorrà molto prima che i giornali vengano a scoprire la sua identità.

Le teste dei due si voltarono di scatto verso Yoongi, che aveva lanciato un semplice sguardo furtivo in direzione del minore.

-Per fortuna, i genitori dell'amica con cui andrà a vivere sono benestanti perciò le hanno preso un appartamento in un complesso tranquillo. Ma sentirò con i manager se possiamo renderlo un po' meno accessibile.

Namjoon sollevò gli angoli della bocca, anche se Seokjin poté vedere un velo di malinconia dietro al suo sguardo.

-È un periodo di grossi cambiamenti. Tu e Jein che diventate ufficiali, Yoongi e Diana che si trasferiscono...

-Non ce ne andremo domani! Stiamo ancora cercando un posto che ci soddisfi- replicò Yoongi, infondendo enfasi nelle sue parole. Il leader, però, annuì semplicemente.

-Volevo solo dire che, qualsiasi cosa succeda, voglio che continuiamo ad avere momenti per noi, come gruppo.

Yoongi, dopo averlo ascoltato, sollevò un angolo della bocca.

-Ma certo. Dopo tutto, siamo un team, no? Nulla cambierà questo fatto.

Seokjin sorrise, osservando il suo leader abbassare lo sguardo imbarazzato mentre Yoongi continuava a camminare a testa alta, come se non avesse appena pronunciato una delle frasi più smielate che avesse mai detto nella sua vita.

-Hyung? Stai bene?

Alla domanda di Taehyung, i presenti si voltarono verso Hoseok, che aveva la fronte corrucciata e una mano intenta a massaggiarsi il petto in movimenti lenti.

-Sì, è... è solo che...- si interruppe lui, approfondendo il cipiglio nel suo viso.

-È da stamattina che sento una sorta di strano peso sul petto. Non capisco. È... come...

-Come se avessi un rutto incastrato a metà?

I membri si bloccarono fissando Taehyung, che aveva un'espressione impassibile. Guardandosi in giro, il ragazzo sollevò le spalle.

-Che c'è? Che ho detto?

Dopo un istante di silenzio, il gruppo scoppiò a ridere, compreso Hoseok, che scosse la testa e abbassò la mano dal suo petto. Jin continuò a ridacchiare fra sé e sé mentre prendeva a seguire i suoi amici, i quali erano scivolati in conversazioni più casuali, e voltò distrattamente lo sguardo prima di fermarsi. Yona, intenta a percorrere il corridoio perpendicolare con passo svelto, si bloccò e lanciò un saluto ai ragazzi prima di avvicinarsi a lui.

Solitary (K.SJ)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora