PAUSE II - Vinnie Hacker

8.

Non ho mai avuto il coraggio di fargli questa domanda ed è anche la prima volta che lo vedo senza parole. Mi guarda con sguardo duro, come se anche lui non fosse in grado di spiegarsi. Non è nemmeno il momento giusto per domandargli una cosa del genere, in mezzo alla strada mentre stava facendo un gesto carino per me e allo stesso tempo mentre stava scappando dalla furia Monique... Eppure in questo momento sono sicura che preferirebbe essere con lei piuttosto che qui. 

«Che risposta ti aspetti?» risponde con un'altra domanda. 

«Una risposta qualsiasi, la prima che ti viene in mente quando pensi a me e a te» sono sincera. 

Perché quando ci penso io, sento solo confusione. Non so che cosa sta succedendo. Non me lo spiego. Da un lato sono certa di provare qualcosa per lui, dall'altro sento questo blocco da parte sua che mi frena su ogni fronte. 

«Perché devi fare queste domande, Beth?» si mette le mani nelle tasche dei pantaloni e abbassa lo sguardo. 

«Hai ragione, sono stupida» torno in me:«Sono solo stupida io che mi faccio queste domande» 

Mi volto per andarmene via, devo imparare a dare priorità alle giuste situazioni. In questo momento che cosa conta per me? Rendermi la vita ancora più impossibile portando avanti un discorso con Vinnie che non porterebbe a nulla o rincorrere Claire, la mia migliore amica e sistemare tutto con lei. 

Nell'instante in cui faccio un passo in avanti per riprendere la direzione giusta, sento le dita di Vinnie attorno al mio braccio e con una mossa rapida fa in modo che io mi giri di nuovo verso di lui. I nostri sguardi si incontrano di nuovo, quasi come se non si fossero nemmeno mai allontanati. 

«Non so darti una risposta, tutto qui» dice sinceramente:«Non è un momento della mia vita in cui ho la testa libera per pensare, Monique si è messa in mezzo a tal punto che mi sembra impossibile pensare a un futuro senza di lei»

Sembra ferito nel dirlo. Come se non fosse realmente ciò che desidera realmente. 

«Tu che cosa vuoi dalla vita? Essere felice oppure doverti portare per sempre il peso del rimorso per non aver potuto fare tutto ciò che desideravi per un ostacolo che ti si è messo davanti?»

«Il punto è che non so nemmeno io che cosa voglio» confessa duramente. 

La sua mascella è delineata perfettamente da quanto è tesa, libera la presa dal mio braccio per stringere i pugni. La verità è che Vinnie è finito in questo cerchio infinito di problemi così fitto che non ha nemmeno il tempo di pensare a sé stesso. 

«Nonostante Monique e nonostante tutto, non potrò essere la ragazza che ti porti semplicemente a letto quando ti pare per sempre» 

É anche vero che nemmeno io sono in grado di sopportare tutto questo a lungo. 

«Perché devi sempre andare a parare su questo punto?»

«Se te lo ripeto è perché forse è così che mi sento? E so che sei stato chiaro con me, ma non posso essere solo io a immaginarmi le cose, succede qualcosa quando stiamo insieme. E lo sai benissimo anche tu, altrimenti questa mattina non ti saresti avvicinato a me in modo così spontaneo. Puoi dirmi quanto vuoi che sei ferito e che non vuoi una relazione, ma questo» e indico noi due:«... non l'ho immaginato solo io»

«Non c'è nulla di male a divertirsi un po' nella vita» commenta lui facendo spallucce. 

Le parole che escono dalla sua bocca feriscono più del dovuto. Quindi, nonostante la sua confusione, ha le idee un po' chiare su ciò che siamo. Un divertimento provvisorio, sono solo una persona temporanea nella sua vita che usa per sfogo in un periodo di stress?