32.

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Mi sfiora la ciocca dal viso nel momento in cui mi appoggio con la schiena sul muro di mattoni esterno, l'aria non doveva fare bene nei momenti in cui la gente ha bevuto troppo? Allora perché il mio mondo sto girando veloce? E perché Aaron mi sta sfiorando il volto con così tanta delicatezza, quasi avesse paura di farmi del male? Perché sono con Aaron? Un altro giramento di testa.

«Va tutto bene?» mi domanda, guardandomi confuso.

La sua voce non è familiare, è nuova, qualcosa di inaspettato, visto che nella mia testa pensavo di avere davanti Vinnie. Ma nel momento in cui alzo lo sguardo e vedo il tatuaggio che gli copre quasi tutto il collo, mi ricordo che prima ho chiesto a Aaron di uscire.

«Sì, ho bevuto e ho bisogno di prendere una boccata d'aria, altrimenti oggi le ragazze non tornano a casa»

«Claire era molto carica con il mio amico» ride lui.

«È il suo compleanno»

«Dici che potrebbe avere una possibilità?»

«Se sa tenerle testa fino a fine serata, forse sì» rispondo. Conoscendo Claire, dopo il palo inaspettato di Albert farà il possibile per cercarsi qualcun altro, anche solo per una notte. Poche cose riescono a ferirle l'orgoglio. Essere scaricata fa parte di queste.

«E Vinnie? » una domanda che non doveva fare: «Strano che non ti stia gironzolando attorno, non sento nemmeno il suo sguardo addosso» appoggia una mano sul muro dietro di me, facendomi sentire quasi intrappolata.

«Perché dovrebbe?» abbasso lo sguardo ridendo. Era pure in ottima compagnia.

«Non c'era qualcosa tra di voi? L'ultima volta stava contando fino a tre prima di tirarmi un pugno per essere stato insieme a te»

«A quanto pare, no» mi esce: «Si è rotto il cazzo»

«Di te?»

«Di tutta la situazione»

«Evidentemente non ci tiene abbastanza» nel momento in cui lo dice, sento la sua mano sulla mia guancia e mi viene istintivo guardarlo di nuovo. Nel momento in cui quelle parole entrano nella mia testa, mi ricordo di quante volte Albert mi abbia avvertito su Vinnie. Sa essere uno stronzo. Lo ha dimostrato anche a me, questa settimana in particolare.

Aaron si accende una sigaretta, inspirando profondamente e lasciando il fumo scivolare sulla sue labbra.

«Evidentemente preferisce il divertimento» quello che sono stata per questi mesi. Preferisce la parte di me che non pensa alle conseguenze.

Aaron ammicca guardando però qualcosa dietro di me. La sua mano accarezza ancora la mia guancia, il suo tocco sulla mia pelle è quasi assente, è come se il mio corpo si rifiutasse di riconoscerlo, o forse è colpa dell'alcol. Sì, deve essere per quello. Le sue dita sfilano la maschera che ho indossato per tutta la sera, cade per terra ma io non me ne rendo conto perché tutto ciò che vedo davanti a me è la realtà: Vinnie non è pronto ad avere una relazione. Probabilmente finché ci sarà Monique, non avrà nemmeno il pensiero. E aldilà di tutto, lei ci sarà sempre per lui. Che mi piaccia o meno. Allora perchè non soffocare ciò che provo per lui?

«E tu cosa preferisci?» domanda Aaron, facendo uscire dalla sua bocca altro fumo. Mi sporgo leggermente verso di lui e schiudo le labbra.

Mi mordo il labbro inferiore, sentendo ancora il sapore dell'ultimo shottino che ho bevuto con le ragazze. E Aaron abbassa lo sguardo. Un passo falso. Uno. Ma se può aiutarmi a dimenticare Vinnie... il ragazzo davanti a me è pericolosamente vicino. Mi sento stringere appena sotto il fianco con le sue dita.

«Ops scusate» qualche schizzo di acqua mi vola in viso, mentre la camicia nera di Aaron si macchia completamente: «Devo essere inciampato» Nick non nasconde nemmeno la soddisfazione nella voce: «Albert che cazzo fai?» non è credibile.

PAUSE II - Vinnie HackerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora