30.

9.1K 244 411
                                    

«Non so nemmeno come dirlo ai miei genitori, ogni passo che faccio sembra verso il vuoto. Come glielo spiego che ho forse messo incinta una ragazza? Come glielo dico che il loro figlio perfetto, quello che stanno mantenendo a New York, ha fatto una cosa del genere?» si passa le mani tra i capelli biondi. 

«Non c'è niente di male Cole, non ti vorranno meno bene per una cosa del genere. Sono cose che succedono» gli dico. 

«Vorrei solo fare i bagagli e andarmene» 

«Non puoi lasciare da sola Monique, e lo sai benissimo anche tu. Nonostante non sia una bella persona, non si merita di tirare su un figlio da sola, a meno che non sia lei a volerlo. Ma tu non puoi scappare così» 

«Fanculo a me» dice:« Vorrei tornare indietro nel tempo a quella notte e cancellare tutto. Impedirmi di...» ma si blocca, non continua con la conversazione. 

Forse si è finalmente resto conto del fatto che è stata anche la notte in cui ha mandato a monte la nostra relazione e che non mi fa piacere ricordarlo. 

«Certi sbagli dobbiamo accettarli, che ci piaccia o meno»

«Se non avessi perso la testa, tutto questo non sarebbe successo. Io e te saremmo ancora nel nostro appartamento e avremmo la vita che abbiamo sempre voluto» confessa. 

«Questo non c'è più e non ha senso pensarci» gli dico. Non mi interessa più nulla della nostra relazione. Non mi interessa ripensare a noi, neanche in questa occasione. 

«Ti è mai successo di pensare a quanto le cose sarebbero andate diversamente se io non avessi sbagliato?» chiede di punto in bianco. 

Mi aveva promesso che non avrebbe toccato questi argomenti, sono caduta di nuovo nella sua trappola. 

«Sì, ci ho pensato. Ma sono anche contenta che sia andata così, non avrei scoperto molte cose di me e di noi se avessi chiuso occhio e ti avessi perdonato anche la seconda volta» rispondo sinceramente. 

«Vinnie ti piace davvero?»

Piomba il silenzio. Il mio silenzio. Vinnie non mi piace. Penso di essermene proprio innamorata. Il problema? Non è la stessa cosa per lui. Un altro problema? Monique. 

«Dovevamo parlare di te, no?» giro la domanda. 

«Ma io voglio sapere anche di te»

«Non so se ti cambia la vita saperlo, ma sì, mi piace» confesso.

«E se si rivelasse lui il padre?»

«Per me è come se fosse già così, quindi non serve nemmeno che ci pensi. É stato bello. Ma è finita ancora prima di cominciare» 

«Vorrei esserne certo come te» abbassa di nuovo lo sguardo. 

Non mi è mai successo di vedere Cole ridotto in questo stato. Per la prima volta nella vita sembra aver capito i suoi errori e sembra persino pentirsene. Ma sa anche che dovrà prendersi sulle spalle tutte le responsabilità, non gli resta altro che aspettare la risposta di Monique. 

Da quando è stata rivelata la notizia, il tempo sembra scorrere diversamente, più lentamente. Mancano ancora due settimane alla conferma del padre, ma ne sembrano passate venti. Va tutto così a rilento. Tranne gli esami. Quelli sono sempre troppo vicini, soprattutto per me che non ho ancora aperto un libro. 

Il pomeriggio con Cole si conclude presto e quando lo saluto si è fatta ormai ora di procedere con la seconda parte della mia giornata: andare da Claire. Quando le scrivo, però, non mi risponde. Non le arriva nemmeno il messaggio. Si starà divertendo con Albert? O è successo qualcosa? Per poter avere qualche conferma, decido di passare davanti al condominio del nostro appartamento per controllare che Albert sia già tornato, il suo motorino dovrebbe essere nei paraggi, come suo solito. Lo ha, lo usa raramente, ma sono sicura che per l'uscita con Claire abbia usato quello visto che Vinnie non gli avrà mai lasciato la sua macchina in mano. 

PAUSE II - Vinnie HackerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora