16.

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«E quindi cosa vorresti per Natale quest'anno?» la pausa in università è il momento perfetto per poter staccare mentalmente da qualsiasi problema esistente, che sia un esame in arrivo o problemi come quello che ho con Vinnie.

«Una ragazza?» la risposta di Albert sembra più una domanda.

«Ma sei serio?» rido dando un morso alla barretta che sono riuscita a prendere alle macchinette.

«Non mi importa di altro»

«Quindi tu non hai mai avuto una ragazza...» ipotizzo.

«Mai, ho vent'anni ormai, ti rendi conto?»

«Non c'è niente di male, c'è chi riesce a buttarsi subito in una relazione e chi no» rispondo.

«E che vuole ma non trova una persona così disperata da condividere del tempo con me» continua a buttarla sull'ironia, ma sono certa che sono pensieri che in realtà lo feriscono più del dovuto. Mi tornano in mente tutti i momenti in cui ho visto Albert in difficoltà, in cui ha sbagliato ad approcciare con una ragazza... Ha bisogno di un aiuto e io non ho intenzione di tirarmi indietro. Voglio aiutarlo, voglio vederlo felice. Per assurdo è stato proprio lui ad aiutarmi in molte situazioni, ora tocca a me.

«Ho deciso» inizio: «Questo pomeriggio ci mettiamo in salotto a elaborare un piano»

«Stiamo ancora parlando del fatto che sono uno sfigato che non ha mai avuto una relazione?»strappa un pezzo di panino con i denti.

«Sì» rispondo, poi mi rendo conto di essere stata troppo impulsiva:«Cioè, non che sei sfigato, ma che ho intenzione di aiutarti con quella ragazza di cui mi hai parlato»

«Ah, quella ragazza...?» abbassa lo sguardo.

Sbaglia già in partenza a pensare di non avere alcuna possibilità, lo vedo. Albert è un ragazzo molto bello, con i suoi occhi glaciali e i capelli biondi sarebbe grado di conquistare qualsiasi ragazza lui abbia puntato. Il suo punto debole? La sua insicurezza, è su quella che dobbiamo lavorare insieme. Entro fine mese si troverà così fidanzato che non se ne renderà nemmeno conto.

«Sarà tua» gli dico.

«Non mi illudere»

«E tu non ti demoralizzare... Ti sei visto? Ti guardano tutte quando entri in aula» ed è vero. Cioè, in realtà non so se guardino più lui o Vinnie, ma insomma se la giocano bene entrambi e Albert lo deve usare a suo favore.

«E se non mi guardasse proprio la ragazza che voglio io?»domanda.

«La faremo guardare nella tua direzione» appoggio la mano sulla spalla nella speranza che possa dargli un minimo di sicurezza:«Ce la faremo, ti prometto che farò il possibile per aiutarti»

Lui mi guarda dritto negli occhi, mi sembra di gelare sotto il suo sguardo per come i suoi occhi grigi sotto la luce del sole sembrino quasi trasparenti. Abbozza un sorriso, per un momento vedo uno spiraglio di speranza, poi i suoi occhi cominciano a seguire i movimenti di qualcuno alle mie spalle e quando mi volto vedo Vinnie insieme a Monique. I due stanno parlando, fa un po' strano vedere come il ricciolino stia tentando di mantenere le distanze da lei, mente Monique invece fa qualche passo in avanti nella speranza di sentirlo più vicino. Non ho idea di che cosa stiano parlando, ma vedo solo che quando Cole passa per sbaglio accanto a loro quasi se la da a gambe levate, è Vinnie ad afferrargli il cappuccio della felpa con una presa sicura per tenerlo là, presente alla loro conversazione... Quindi si tratta di qualcosa di importante...

«Non hai idea di quanti casini ti stai cercando da sola» la voce di Albert mi riporta con l'attenzione su di lui.

«Di che cosa stai parlando?» gli chiedo.

PAUSE II - Vinnie HackerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora