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I denti dritti di Sebastian vengono messi in mostra da un ghigno che non promette niente di buono. Lui che ride? Di sua spontanea volontà? Fa già ridere così. 

«Ci giochiamo la confraternita» il fumo vola in aria. 

«Che cazzo dici?» scatta Aaron:«Per un gioco?» ride dal nervoso. 

«Ti sembra che stiamo ridendo?» chiede Nick, serio. Nick serio? Che cazzo sta succedendo? 

L'atmosfera si sta scaldando ma nel modo sbagliato. So anche io che la proposta di Sebastian è da fuori di testa, chi sarebbe il pazzo a accettare una follia di questo tipo? Probabilmente solo il gruppo di Vinnie. 

La musica continua a fare da sfondo a questa conversazione folle, io e le ragazze ci scambiamo degli sguardi che sono un misto di confusione, divertimento e schock. Aaron invece cerca di ritrovare i suoi compagni sperando che lo riescano a salvare dall'imbarazzo di dire di no, per non sembrare un debole davanti a questi quattro. 

«Se restassimo con l'idea originaria? Nudi nella neve?» dice Rachel, tutti gli sguardi si spostano su di lei:«Così poi posso scaldarti» si aggrappa di nuovo al braccio di Vinnie, chinato in avanti mentre inspira dallo spinello. 

«L'avevo detto io che non era una buona idea portarli qui» mi dice Aaron. 

«Ti basta rispondere di no» dico io, avvicinandomi al suo orecchio per non farmi leggere il labiale. 

«Che cazzo ve ne fate di una confraternita?» chiede Aaron, scocciato. 

Sebastian ride:«Feste migliori di questa?» cade con la schiena sul divano e allunga la braccia ai lati, Sierra lo guarda mordendosi le labbra. 

«Che c'è Aaron? Ti vedo preoccupato» provoca Albert. 

Che cosa prende a tutti e quattro? Da quando hanno bisogno di una confraternita, da quando Albert e Nick hanno un carattere così sfacciato? È come se Aaron fosse in grado di tirare fuori un lato insolito del loro carattere, non capisco che cosa possa essere successo tra questi cinque e non sono sicura di volerlo scoprire. 

Tutto il gruppo guarda Aaron, come se ci si aspettasse una risposta affermativa da parte sua. Come se la villa di una confraternita possa essere messa come premio di un gioco.

«Confraternita sia» si china in avanti Aaron, facendo scoppiare a ridere tutti e quattro i ragazzi. 

Quante ore mancano alla fine del Natale? Perché sembra che sono passati giorni? 

«Chiama i tuoi amici» dice Sebastian, ghignando e guardando Aaron dall'alto. 

Ci vogliono circa tre minuti prima che la postazione sia pronta: fettine di limone, tequila, bottiglie di Gin e vodka, soda, bicchierini da shot e un'atmosfera talmente elettrica che chiunque nella stanza, dando uno sguardo veloce, sarebbe in grado di percepire. Bryce lascia sfuggire il fumo della  sigaretta elettronica dalle labbra e prende in mano una bottiglia vuota. La fa ruotare al centro del tavolino di vetro per capire chi sarà il primo a cominciare la sfida. 

«Questo vuol dire che se vinciamo noi, ci prendiamo in mano la confraternita?» chiede Sierra. 

«E la condividete con noi» sottolinea Sebastian. 

«Mettetevi in coda» provoco io. 

«È la volta buona che puoi sdebitarti per l'appartamento» dice lui. 

«Può essere la volta buona che smetto di averti tra i piedi» dico io, serra la mascella in risposta e alza gli occhi al cielo.

«E i perdenti?» chiede Claire. 

PAUSE II - Vinnie HackerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora