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«Non pensavo dovesse chiedere il permesso a qualcuno per poter uscire la sera» ribatte subito Aaron. La parte sobria di me spera che io mi dia una svegliata e fermi qualsiasi cosa stia succedendo tra questi due... La parte ubriaca di me invece non si regge in piedi e tra un po' non avrà nemmeno la forza di tenere gli occhi aperti. Stupidi shot. Dovevo uscire a prendere una boccata d'aria molto prima. 

«Non lo sta chiedendo, lo vedi anche tu che non sta bene e dopo l'ultima volta è meglio che tu tenga le mani alla larga» risponde Vincent. Riesco a vedere l'aria carda creare una nuvoletta mentre parla, wow, ho bevuto così tanto che adesso non sento nemmeno il freddo. 

«A me sembra che lei stia alla grande» mi guarda Aaron: «Non è vero Beth?»

«Quando ce ne andiamo?» chiedo io.

Non mi va di farmi vedere in questo modo da Vinnie. Riesco a scorgere il modo in cui ride non appena sente le mie parole, mi sta prendendo in giro? 

«Stai ridendo di me?» gli chiedo. 

«Ah ma tu sai anche parlare? Allora immagino che avrai bevuto un paio di shot e uno drink» la sua voce ironica mi fa innervosire ancora di più.

«Bro che facciamo?» interviene Bryce, l'amico di Aaron, poi il suo sguardo si pietrifica quando si accorge che davanti a noi c'è Vinnie: «Lui che cosa ci fa qui?»

«Beth, andiamo» ordina. 

«Buona serata Vinnie» rispondo io. 

Nel momento in cui pronuncio le parole, mi sento il braccio pesante di Aaron addosso. Quando lo guardo, noto come stia guardando Vinnie con aria di sfida, quasi come se avesse appena visto il grande premio della serata. Mi da fastidio? Sì, perché non mi faccio trattare così da uno come Aaron. Mi va bene che tutto questo sia visto da Vinnie? Sì, sia mai che si scopra di essere geloso o di tenerci un briciolo a me. 

«Va bene» risponde Vinnie, continuando a tenere le mani nelle tasche dei pantaloni: «Vi seguo con la macchina»

«Cosa?» chiede Bryce. 

«Ho sentito che la festa di sposta nella vostra confraternita, o mi sbaglio?» risponde Vinnie. 

«Vin-»

«I ragazzi saranno qui tra due minuti» mi interrompe Vincent: «Beth non sta in piedi e se si addormenta come suo solito in modalità zombie partirete tra almeno cinque minuti contati, noi saremo già in macchina»

«Non mi pare che qualcuno ti abbia invitato, Hacker» risponde Aaron. 

«Abbiamo un conto in sospeso Liebregts, non ti annoierai» Vinnie nemmeno lo guarda. Perché la sua stra maledetta aria da sbruffone mi fa quasi venire voglia di seguirlo in quella macchina e starci per tutta la notte? I suoi riccioli si spostano insieme al movimento del suo corpo, seguendo l'apertura della portiera della sua auto. Bethany, levati Vinnie dalla testa immediatamente

«Vinnie» gli dico: «Vaffanculo»

«Anche io» risponde, chiudendosi la portiera con sé. 

«Pensi davvero che abbiano intenzione di venire fino da noi?» Bryce chiede. 

«Anche se fosse, sono in casa del nemico, qualsiasi cosa succeda siamo pronti a prenderli a pugni. Dubito che avranno il coraggio di fare stronzate» il pomo d'Adamo di Aaron si muove con nervoso al di sotto della pelle del collo tatuata. Non mi ero mai resa conto di una cosa: da ubriaca i suoi tatuaggi mi danno fastidio. Quelli di Vinnie sono bellissimi però... Smettila! Mi tiro uno schiaffo sulla fronte da sola, Aaron e Bryce mi guardano subito increduli. 

Aaron mi afferra la mano come per tenermela ferma: «Mi devo preoccupare?» chiede. 

«Non mi piace per niente tutto questo: Hacker, i suoi amici del cazzo, una pazza che si prende a schiaffi da sola... Non puoi trovarti una sostituta?»

PAUSE II - Vinnie HackerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora