Capitolo 2

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avrei voluto lanciargli un calcio proprio nei suoi gioiellini, ma così facendo avrei solo peggiorato la situazione quindi mi conveniva starmene calma fino alla fine, ma non durò per molto la mia calma. "siediti" mi disse stando seduto dietro alla sua scrivania, ma non mi mossi consapevole di quello che avrei subito da lì alle prossime ore "sei sorda, siediti! " non mi mossi da dove ero, così facendo lo stavo provocando, e non era un buona cosa per me "Elisabhett, ti conviene smettere di fare la ribelle" mi stavo divertendo vederlo irrigidirsi ogni volta che ignoravo ogni suo comando, così la mia stupida bocca apri bocca "o se no cosa" mi stava fulminando con gli occhi letteralmente, si alzo e si diresse verso di me capii di non aver fatto una mossa intelligente "credimi Elisabhett non vuoi veramente saperlo e provarlo sul tuo meraviglioso corpo" non mi trattenne a dire ciò che pensavo "bastardo" glielo dissi in faccia, ero fuori controllo qualcuno avrebbe dovuto fermarmi prima che dicessi qualcos'altro di stupido. Prese con un pugno I miei capelli e me li tirò verso il pavimento che fui costretta a seguire il movimento "se hai il coraggio ripeti ciò che hai detto" dovevo essere fuori di me per ripeterlo, ma la rabbia dentro di me cresceva sempre di più "sei un bastardo"

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