Capitolo 51

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"Non lo so" le mie parole parvero quasi senza un senso per lui, una stronzata.
"Cristo pensi sia così stupido Elisabeth, perché sei venuta." Disse avvicinandosi a me di conseguenza allontanandosi dal mezzo a cui era appoggiato. "Te l'ho detto, non lo so, Dominic" dissi nuovamente guardandolo negli occhi senza distogliere lo sguardo, era vicino, troppo. Portò una mano vicino al mio volto strofinando il pollice contro la mia pelle, per poi ritrarre la mano senza pensarci troppo.
"Potevi morire lì dentro, irresponsabile del cazzo" stava facendo sul serio?
Aveva estratto la chiave della macchina dalla tasca, allontanandosi da me.
"Non pensi che magari l'ho fatto per te? Irresponsible o no, l'ho fatto per te" si fece scappare un sorriso, erano così divertenti le mie parole per lui a quanto pare; "non te l'ho chiesto, sali in macchina ora" mi degno di un'ultima frase o meglio ordine, prima di salire in macchina, accendendo il motore, inserendo la chiave.
Non persi tempo e salii in macchina, ne avevo subite fin troppe quella sera; ci dirigemmo verso casa mentre gli altri erano ancora nel punto in cui era successo il tutto.
"Perché non gli hai sparato?" La sua domanda mi aveva obbligata a distrarmi dal paesaggio posto al di fuori del finestrino "avrei dovuto farlo?" Domandai, sapevo che avevo rischiato molto e che la buona probabilità di sopravvivenza era tale a quella in cui avrei potuto finire nel buio più totale"Fai sul serio? Ti avrebbe uccisa senza problemi" ero stanca e lo sanno tuttti che in quelle condizioni ero facilmente irritabile "ma non l'ha fatto" risposi senza pensarci due volte mentre con due dita mi massaggiavo la fronte "perché sono arrivato in tempo, svegliati, non essere così stupida" non ce la facevo più, la testa mi stava per esplodere "fanculo fermati." Non fece domande anzi, fermò l'auto ed io presi l'occasione per scendere e proseguire a piedi.

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