Capitolo 15

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“Ti ho chiesto cosa ci fai qui?” ero stata colta in fragrante e dovevo trovare qualcosa da dire in tutto ciò lui mi stava ancora fissando è possibile che mi deve sempre mettere in soggezione quest’uomo. “Ecco io… perché sono qui?” dell’altra sera infatti non mi ricordo molto “Perché mi hai implorato di non portarti da Liam” che cosa?! Ma per caso ero impazzita come ho potuto dire una cosa del genere, se Liam lo venisse a scoprire, è la mia fine “Io?” non ci credevo, non potevo essere così rimbambita da dire una cosa del genere “Si, tu. Ora rispondi alla mia domanda” giusto la domanda, speravo se lo fosse dimenticato quest’uomo attrae quanto fa paura, dovevo essere più cauta con lui non lo conoscevo e non so di che cosa fosse in grado, ho già iniziato con il piede sbagliato non posso continuare così dopotutto contro la mia voglia avrei dovuto sposare un uomo di cui non sapevo manco il nome “Ero in giro e ho trovato questa porta socchiusa” era la verità e sembra che lui lo abbia capito mise le mani nella tasca dei pantaloni mettendo in mostra i muscoli che vi erano coperti dalla camicia bianca “Ed hai pensato bene di entrare giusto?” si era esattamente così “Si” risposi sicura non mi sarei fatta mettere i piedi in testa così velocemente “Non ti hanno mai insegnato che non si toccano le cose degli altri?” cosa ho fatto ora? Io non ho toccato niente se non… "Infatti non ho toccato niente” mentii, avevo toccato una cosa in quella stanza ma l’ho rimessa al suo posto e lui non c’era quando l’ho presa “La foto” come ha potuto accorgersi che non era al suo posto l’ho rimessa esattamente come l’avevo trovata, “Che cos’ha la foto?” feci finta di non sapere di cosa parlasse mentre si stava dirigendo verso la foto posta sullo scaffale alle mie spalle “Non era così” penso sia un maniaco. Dopo vari minuti di silenzio pensai che fosse giusto uscire da lì, era troppo imbarazzante stare in silenzio in quel modo, lui stava ancora guardando la foto come se provasse nostalgia infondo ho provato una strana sensazione a guardare quella foto come se mi mancasse qualcosa…o qualcuno. Mi stavo dirigendo verso la porta mentre nessuno dei due parlò in quei minuti, finché non mi fece una domanda che mi pietrifico all’istante “Ti ho detto che potevi andare?”, di solito quando Liam mi faceva quella domanda finiva male, iniziarono a tremarmi le mani, senti il sudore scorrermi sul corpo freddo non mi ero ancora girata per vedere il suo sguardo il mio cuore inizio a battere all’impazzata avevo paura ero terrorizzata, e se fosse come Liam “Rispondi Elisabhett” sussultai al sentire la sua voce rimbombare nella stanza, non era come prima, calma, era diversa non la capivo. “n-no” non andava bene, il piano di mantenere tutto sotto controllo non stava funzionando “perché balbetti ora?” esatto perché? Io non volevo, ma lo stavo facendo, in tutto ciò ero ancora di spalle non avevo il coraggio di girarmi “avvicinati” la peggior parola che poteva dirmi in questo momento, già a questa distanza ero terrorizzata non volevo andarli vicino. Ma presi coraggio e mi voltai e m’incamminai a testa bassa nella sua direzione. “Qual è la domanda che ti tormenta?” era una domanda a trabocchetto per caso? . “Perché sei così gentile con me?” glielo chiesi con sicurezza, una sicurezza che non trovavo fino a 2 secondi fa. "È semplice…tu sei mia. E al matrimonio lo sarei davanti a tutti bambola” nei suoi occhi cera qualcosa di crudele, gli tirai uno schiaffo. PERCHE’ L’HAI FATTO?! Mi urlava la mia coscienza. L’avevo combinata grossa, camminava verso di me, iniziai ad indietreggiare fino a finire spalle contro al muro, ero in trappola.

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