Capitolo 20

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Pov Liam
Dopo che i miei uomini mi hanno detto che la “mia adorata figliola” era a casa di quel Dominic, non ci ragionai più. Misi in moto la macchina pensando a tutto ciò a cui ha disobbedito Elisabhett, c’era la luce del soggiorno accesa, ma dell’auto di Dominic non ce n’era traccia, questo voleva dire solo una cosa che Elisabhett era tutta mia. Misi in moto la macchina e la parcheggiai all’interno di quella villa, scesi dalla macchina e mi mossi nella direzione di della porta che al suo arrivo mi avrebbe messo a disposizione la mia preda. Bussai alla porta per un momento non si fece vivo nessuno, ma quel momento non durò a lungo. Venne interrotto dalla persona per cui ero venuto. Aveva una pistola in mano, la fece cadere a terra lei indietreggio consapevole di chi aveva davanti. “ciao Elisabhett” dissi, lei non si mosse era pietrificata, pensava che si sarebbe liberata di me così velocemente. “è ora di tornare a casa” la presi per il polso lei non oppose resistenza, chiusi la porta.
Pov Elisabhett
L’uomo che temevo era qui. Volevo scappare, urlare, qualsiasi cosa che potesse alleggerire il peso nel mio cuore. Dopo avermi messa in macchina, partì, non avevo ancora detto una parola. “sapevi che un giorno ti avrei trovata” lo sapevo ma non ero pronta per quel giorno. “allora Dominic com’è?” chi era questo Dominic di cui tutti parlano, solo dopo qualche secondo giunsi alla conclusioni che l’ipotetico Dominic era Mr. Occhi marroni. “Liam…” mi guardò per un secondo per poi tornare con gli occhi sulla strada. “… Mi dispiace”. Presi il coltello appartenente a Noah e lo colpì prima che se ne accorgesse. Una lacrima mi rigò il viso. Non dovevo soffrire per uno come lui, eppure lo stavo facendo. Un nome mi comparve in testa, prima che l'auto perdesse il controllo schiantandosi contro un palo, Ariel. Se lui muore lei come avrebbe reagito. Scesi dall’auto oltre ad avere la febbre ero pure ferita ora, tirai Liam fuori dalla macchina e lo misi a terra, e se l’ho ucciso? Sarei stata come una di loro. Presi coraggio e controllai il battito, il suo cuore batteva ancora. Misi pressione sulla ferita “perdonami…” mi si mozzo la voce, ero devastata il padre di Ariel sarebbe morto, a causa mia. “Elisabhett…” lo guardai con le lacrime agli occhi mentre lui era in fin di vita. “i tuoi genitori…” chiuse gli occhi, i miei genitori cosa?

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