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Christian non è mai stato un tipo di tante parole, fin da piccolo ha sempre preferito dimostrare ottenere e ringraziare con i fatti, forse perché credeva che in certi casi le parole siamo riduttive.
Non è mai stato bravo a portare avanti lunghi discorsi o a parlare tranquillamente con i compagnetti a scuola, a scuola infatti parlava lo stretto necessario, solo se interpellato, e quindi per cortesia.
Lui era bravo solo a ballare, parlava attraverso la sua danza.
La danza e vivere di danza con la danza e per la danza è sempre stato il suo unico obbiettivo e il suo unico sogno.

Veniva sempre considerato un bambino strano a scuola.

Alle elementari perché non giocava con gli altri bambini in cortile durante la ricreazione e non si scambiava le figurine dei calciatori o degli amici cucciolotti. Perché a lui delle figurine non gli importava nulla, voleva solo ballare.

Alle medie aveva altri interessi, non gli interessava uscire dopo scuola con gli altri compagni per fare chissà cosa, qualsiasi stupidaggine facessero i ragazzini di 12 anni, in realtà ancora bambini, ma a cui piace sentirsi adulti.
Lui una volta uscito dal cancello della scuola, in cui andava solo perché obbligato, l'unico interesse era rifuggiarsi all'interno della macchina di sua mamma, tornare a casa, mangiare, fare velocemente i compiti e poi andare a danza e stare in sala fino a sera, finché la madre, proprietaria della scuola, non doveva chiudere.
E per i primi anni Christian si ritrovava anche a piangere e a fare i capricci, perché lui a casa non voleva tornarci, voleva rimanere in quella sala e ballare, ballare e ballare.

Al liceo anziché stare attento alle noiose spiegazioni delle professoresse, si perdeva a osservare il cielo dalla finestra dove si affacciava il suo banco in ultima fila, e la sua mente cominciava a viaggiare,  per questo era costantemente richiamato dagli insegnanti, anche se dopo il richiamo, Christian tornava a stare attento un minuto scarso, per poi tornare a fantasticare con la mente.
Sognava di viaggiare una volta finita questa tortura comunemente chiamata scuola, non vedeva l'ora di diplomarsi per poi fare a tempo pieno ciò che amava fare, ovvero ballare.
Fantasticava di ballare in giro per il mondo, magari affiancando cantanti famosi internazionali, ma un altro sogno è sempre stato partecipare ad Amici, e poi magari lavorare come professionista nel programma.

Ha sempre guardato amici, adorava quel programma, e fin da piccolo quando gli ponevano la classica frase "cosa vuoi fare da grande?" Christian non rispondeva "il medico" "l'avvocato" "il calciatore" "il veterinario" ecc.. come tutti i suoi coetanei.
Lui rispondeva "il ballerino, e mi piacerebbe partecipare ad amici" a volte guadagnandosi sguardi straniti, probabilmente credendolo pazzo o non capace, altri invece lo guardavano con un sorriso fiero, tra questi i suoi genitori.

La sua famiglia ha sempre creduto in lui, da bambino non gli compravano le figurine dei calciatori, ma le scarpe tute e magliette per ballare.
Alle medie non lo accompagnavano a casa degli amichetti, ma in palestra, dove degli amici veri li aveva, e alle gare, dove erano sempre in prima fila per fare il tifo per il figlio, che la maggior parte delle volte portava a casa medaglie e coppe.
Insomma Christian è sempre stato supportato dalla sua meravigliosa famiglia, che non si stranì quando una volta uscito per l'ultima volta dal cancello del suo liceo dove aveva sognato a occhi aperti milioni di volte, dopo la maturità, disse ai suoi genitori "adesso voglio iscrivermi ai casting per Amici"

La madre l'aveva guardato sorridente e con gli occhi lucidi quando arrivo l'email da parte della produzione di amici, ed era scoppiata in lacrime quando aveva visto il figlio in televisione prendere la felpa e stringerla forte per poi sedersi al banco, questa volta non un banco in ultima fila al lato di una finestra, ma un banco che stava a significare l'inizio di una piccola parte del grande sogno di Christian, il banco della scuola più famosa e più ambita di Italia, l'univa scuola in cui voleva stare.

Adesso Christian doveva solo realizzare che tutto quello che stava accadendo in quel momento non era solo una fantasia, che non si trovava nel suo banco a scuola a fantasticare, ma anzi che aveva appena realizzato uno dei suoi tanti sogni ad occhi aperti, adesso era la realtà.
Tra le mani stava tenendo un'altra coppa, probabilmente quella più importante della sua vita, non una di quelle vinte in una delle tante gare a cui aveva partecipato nel corso della sua vita, ma una coppa che non solo stava a significare la vittoria della sua categoria del programma, ma che stava a significare una sua vittoria personale.

Aveva appena realizzato un sogno, tutti i suoi sacrifici che aveva fatto per la danza nel corso della sua vita non gli sembravano niente.
Lo rifarebbe altre mille volte, e ringraziò la sua determinazione, perché non si era limitato a sognare ad occhi aperti, e a lasciare che i suoi pensieri rimanessero solo delle fantasie fatte in momenti di noia.
Lui ha sognato, ha agito, ha lottato e ha vinto.

Scoppiò a piangere dalla gioia tra le braccia di Bella che saltava e piangeva dalla emozione, sembrava quasi più contenta di lui, la ballerina era un'altra persona che Christian poteva aggiungere nella lista delle pochissime persone che avevano creduto in lui.
"Lo sapevo, ne ero sicura, te lo meriti così tanto" gli sussurrò la sua ragazza mentre lo teneva stretto tra le sue braccia.
Christian avrebbe voluto risponderle, ringraziarla, dirle che anche lei se lo meritava, che probabilmente la sua vittoria sarebbe stata più corretta, ma non ci riuscì, non riusciva a formulare una frase di senso compiuto, figuriamoci un discorso, in quel momento stava provando un mix di emozioni e ancora non aveva ben chiaro ciò che stava accadendo, quindi si limitò semplicemente a stringere più forte la ballerina continuando singhiozzare.
Fu Bella ad interrompere quel abbraccio staccandosi dal ballerino che la guardava quasi chiedendosi del perché si era allontanata per poi rivolgere lo sguardo nella direzione in cui stava guardando la ragazza, ancora sorridente.

E quando vide Maria, accompagnata da Giuliano Peparini, andargli incontro con la coppa sentì il cuore accelerare e le gambe tremare.
Si guardava attorno attentamente cercando conferme sul fatto che quello non sia uno dei tanti sogni ad occhi aperti.

Le urla del pubblico contribuivano a fargli capire che si trattava davvero della realtà, il sorriso di Alex, vincitore della categoria canto, lo sguardo fiero di Raimondo, che sembrava avere anche gli occhi leggermente lucidi, e il sorriso di Maria gli fecero cominciare a capire che la coppa che teneva tra le mani era vera, e quando Bella ancora ridendo con delle lacrime agli occhi gli si avvicinò e quasi gli urlò euforica "Alza questa coppa che è tutto vero, hai vinto" si rese conto che era tutto vero, aveva vinto, aveva vinto davvero.

Spazio mio
Eccomi qui finalmente!! Chiedo davvero scusa per l'assenza, ma c'è stata la chiusura del quadrimestre e quindi sono stata occupatissima con la scuola tra compiti e interrogazioni, prometto che cercherò di aggiornare più costantemente.

Intanto ci tengo a sapere cosa ne pensate della storia, vi sta piacendo? O cominciare a ritenerla noiosa?
Volete che la continuo anche fuori da amici? Le idee ce le ho, datemi un vostro parere.

Spero che il capitolo vi piaccia, ci vediamo con il pessimo il prima possibile 😊❤️❤️

COME IN UN FILM DISNEY - Christian Stefanelli- Amici21Where stories live. Discover now