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Quelle settimane passate insieme senza staccarsi per più di cinque minuti, tra mare coccole sole risate amici e famiglia furono la quiete prima della tempesta per i due ballerini.

Il primo fulmine arrivo dritto nel cuore di Christian quando durante una cena, anzi una delle ultime cene, a casa della famiglia Stefanelli a cui si era aggiunto anche Mattia, quasi per caso uscì fuori l'argomento della partenza di Bella, una semplicissima e banalissima frase detta dal padre di Christian mentre porgeva il piatto contenente almeno 200 grammi di pasta a Bella.

"Mangiane più che puoi e goditela che a New York una pasta così te la sogni" disse Ivan scatenando una risata generale di tutti i presenti a quel tavolo, che ovviamente non potevano sapere che quella partenza stesse diventando così pesante e triste.
Una banalissima frase che però colpì a pieno il cuore di Christian, forse perché ormai la partenza della ballerina era sempre più vicina, mancavano solo due giorni, e quindi tutto ciò che si era rifiutato di pensare, rimandandolo al futuro, adesso si stava avvicinando sempre di più e stava diventando presente, e ora anche le cose più banali glielo ricordavano e gli sbattevano in faccia la realtà dei fatti.

Spesso tutti tendiamo a non prestare troppa attenzione a un problema, non volendo accettare di averlo, rimandiamo e rimandiamo aspettando che questo si risolva da solo o che sparisca del tutto.
Eppure man mano non ci rendiamo conto che in realtà più si fa passare tempo, più il problema diventa difficile da risolvere, come un filo che si ingarbuglia sempre di più e diventa quasi impossibile sciogliere.

Ecco quello che sentiva Bella dentro di se, un filo tutto ingarbugliato che anzi che accennare a sciogliersi, si stringeva sempre di più, e faceva male, e causava un forte peso, allo stomaco e al petto.

Eppure una giovane ragazza che aveva ottenuto un opportunità talmente bella e talmente grande non dovrebbe sentirsi così, dovrebbe sentirsi al settimo cielo e fare i salti di gioia durante quelle poche ore che la separavano dal prendere l'aereo e volare via a realizzare il suo grande sogno, invece c'era qualcosa, o meglio qualcuno che le impediva di essere così felice di andarsene, e quel qualcuno aveva un solo nome, il suo principe che l'aveva sostenuta fin da subito, che l'ha amata e l'ha aiutata più di chiunque altro.

E ora vedere gli occhi di quel principe, seduto di fronte a lei, bassi, tristi e consapevoli di qualcosa che non prometteva nulla di buono e tranquillo, faceva male, e aggiunsero un'altro nodo al groviglio che Bella sentiva dentro di lei, un nodo ancora più stretto.

Si prova a rimandare i problemi più che si può, ma ricordate che arriverà sempre il momento in cui questi si presenteranno ancora più gradi e pesanti, e allora non potrai fare altro che accettarli e affrontarli.

Per questo la mattina successiva, dopo una notte insonne passata a combattere con le proprie paranoie le proprie ansie e le proprie paure, una notte passata nello stesso letto ma senza sfiorarsi, i due ragazzi non andarono al mare con le proprie famiglie, rimasero a casa, da soli, non sapevano esattamente a cosa stavano andando incontro e come si sarebbe concluso il discorso, ma erano consapevoli che era arrivato il momento di affrontare quel dannato discorso, e a malincuore sapevano che a qualsiasi decisione sarebbero arrivati, non sarebbe stata felice e giusta al 100%.

In quel momento erano entrambi in cucina, Bella mescolava a vuoto il latte dentro la sua tazza senza alcun motivo, con lo sguardo basso, visibilmente in ansia, mentre invece Christian si mangiava nervosamente le pellicine o le unghie seduto sul divano, con le ginocchia al petto, questa era una cosa che il ballerino faceva sempre quando era in ansia o era nervoso, così quando Bella alzò lo sguardo dalla sua tazza di latte e vide il suo ragazzo in quel modo senti un ulteriore peso sul suo petto, un'altro nodo.

Fece un sospiro e poi si alzo dallo sgabello dove era seduta, raggiunse Christian sul divano e molto lentamente, quasi come se avesse paura, gli afferrò il polso e allontanò quella mano con le unghie quasi totalmente rovinate dalla bocca del ballerino.
"Ci stiamo facendo del male così Chri" ammise Bella dopo attimi di silenzio, perché era quello che sentiva in quel momento, quella consapevolezza si fece spazio dentro di lei e lo disse a voce alta.

"Ci faremmo del male in qualsiasi caso" rispose il ballerino.
"C'è sempre una soluzione però" provò a dire Bella quasi sussurrando.

"No Bella non c'è sempre una soluzione, non siamo in un cazzo di film Disney, qua siamo nel mondo reale, e nella realtà tu domani prenderai un cazzo di aereo e andrai lontano kilometri e kilometri da qui" urlò Christian alzandosi dal divano, per poi fare un grande sospiro, era riuscito a dire, anzi ad urlare, ciò che teneva dentro da troppo tempo.
Bella lo guardò a bocca aperta.

"Christian sono solo sei mesi" sussurrò con tono che sembrava quasi supplichevole.
"Non saranno mai solo sei mesi Bella, tu sei talmente brava che sicuramente ti chiederanno di rimanere poi, e tu ovviamente accetterai perché è un occasione da non perdere sicuramente" rispose il ballerino sempre mantenendo un tono ti voce alto e alterato poi fece un'altro sospiro "ma io non ce la faccio, non ce la faccio a pensare di stare con una persona sapendola così lontana" continuò questa volta con voce leggermente spezzata, per poi coprirsi il volto con le mani.

Ed ecco un'altro fulmine, che questa volta colpì il cuore di Bella, e fece addirittura più male del nodo stretto.

"Quindi ti arrendi così? Davvero? Alla prima difficoltà mi vieni a dire che non ce la fai?" Rispose Bella, il suo tono non si sapeva decifrare, era un misto tra l'arrabbiato, il sorpreso, ma uscì comunque spezzato.
"Sappiamo entrambi come andrebbe a finire in qualsiasi caso, sai quanto sono difficili le relazioni a distanza, pensaci un attimo Bella, continenti diversi, vite diverse e orari diversi, sei ore di fuso orario cazzo, ti rendi conto? Quando dovremmo sentirci?" Rispose Christian esasperato.

Una lacrima cadde sul viso della ballerina che non riusciva a credere che ciò che aveva temuto ma a cui si era comunque rifiutata di pensare stesse accadendo davvero, non pensava che la loro storia si sarebbe potuta concludere così, così facilmente, senza nemmeno provare.

"Davvero non vuoi nemmeno provarci?" Le parole ormai uscivano da sole dalla bocca di Bella, probabilmente in passato e con un'altra persona di fronte se ne sarebbe già andata mandandolo a quel paese, ma era troppo innamorata del ragazzo di fronte a lei e non ci riusciva.
"Cioè rimandare questo momento a qualche mese, per poi stare male comunque?" Rispose Christian.

Rimandare i problemi aspettando che si risolvano da soli...

"No, provare e combattere, Christian se una cosa là si vuole fare funzionare si fa di tutto e si prova di tutto" insistette Bella.
"Non sempre Bella, non sempre" rispose il ragazzo e una lacrima cadde anche sul suo viso.
"Te lo ripeto qua non siamo in..." provò a continuare ma la ragazza non gli diede il tempo.
"Non siamo in un film Disney, lo so, lo so benissimo, non c'è bisogno di ripeterlo"

"Quindi mi stai davvero dicendo che mi vuoi lasciare? Senza provarci, mandiamo davvero a puttane tutto ciò che abbiamo trascorso in questi mesi?" Chiese per l'ultima volta la ballerina ormai in lacrime, facendo incontrare i suoi occhi con quelli del ragazzo davanti a lei, altrettanto lucidi, tristi, colpevoli, pieni di lacrime.

Spazio mio
Non odiatemi 😇
Fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo e dei pensieri dei due protagonisti? Concordate con il pensiero di Christian?
Se vi va fatemi sapere il vostro pensiero.
Al prossimo capitolo ❤️

COME IN UN FILM DISNEY - Christian Stefanelli- Amici21Where stories live. Discover now