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Christian era rimasto scosso dalla chiacchierata avvenuta con la mamma della piccola Aurora, che come aveva pensato dopo le parole della bambina non stava molto bene. E si era ritrovata ad affrontare tutto da sola, il padre di Aurora a quanto pare non c'era mai stato, e lei si ritrovò a dover crescere una bambina , e negli ultimi anni a combattere contro un brutto mostro, tutto da sola. 
Si perse nei pensieri domandandosi il perché al mondo dovesse esistere tutto questo male, se fosse giusto che una persona debba combattere con un brutto mostro e doverlo semplicemente accettarlo, ma purtroppo anche questa è la vita, non è sempre tutto semplice, non può essere solo una favola, si deve accettare.
La mamma, che aveva scoperto chiamarsi Elena, gli aveva raccontato divertita che Aurora lo nominava spesso, e lei stessa non sapeva spiegarsi il motivo, Christian era entrato nel suo cuoricino e non sembrava riuscire a dimenticarlo, nonostante l'avesse visto una sola volta ormai due anni prima.

Christian crede nel destino, o meglio, da quando ha incontrato Bella crede nel destino, quindi semplicemente accetta ciò che purtroppo o per fortuna deve capitare.
Bella era scritta nel suo destino, era destinata a cambiargli la vita, era destinata a renderlo felice e lo faceva dannatamente bene, sperava solo che lei fosse consapevole di tutto ciò.

Secondo lui era stato il destino a portare Aurora nella sua vita, anche se ancora non ha ben chiaro il perché, per la prima volta, a farli incontrare in quell'aereo, ed era stato sempre il destino a farli rincontrare per la seconda volta a Disneyland, perché insomma quante probabilità c'erano che si incontrassero in due posti fuori dall'Italia in due viaggi diversi? Perché parlando con quella dolce donna, la madre della bimba, aveva scoperto che  loro erano di Roma, dove ormai Bella e Christian vivevano insieme da qualche anno, altro segno del destino.

Christian salutò la madre dopo essersi scambiati i numeri di telefono, così la prossima volta che si sarebbero visti non sarebbe stata più una casualità, anzi si promise che avrebbe fatto il possibile per stare vicino sia ad Aurora che alla mamma, perché non sa spiegarsi il motivo ma in qualche modo si sente legato a quella dolce bimba dagli occhi blu e i riccioli d'oro,  che secondo lui l'aveva aiutato inconsapevolmente e ingenuamente.

Osservava Bella e Aurora correre ridendo mano nella mano verso di lui dopo essere scese da una delle attrazioni del parco, sembravano due bambine, e non poté fare a meno di sorridere e sciogliersi a quella visione, e fu inevitabile per lui pensare che è questo ciò che vuole nella sua vita.
La immaginava una famiglia con Bella, eccome se lo faceva, li voleva due o tre bambini che correvano in giro per casa e immaginava Bella corrergli dietro, si immaginava loro due insieme sulla soglia della porta della cameretta a guardare i loro bambini dormire per poi rivolgersi uno sguardo pieno d'amore, raggiungere la loro camera e accolccolarsi insieme stanchi ma felici.
E si forse stava fantasticando troppo, forse era troppo giovane ancora per pensare a tutto questo, ma ormai a lui non importava più l'età o cosa sarebbe giusto o no, importava solo il fortissimo sentimento che provava, gli importava solo ciò che voleva.

Christian sorrise e allargò le braccia in tempo per accogliere Aurora che si era fiondata su di lui e aveva cominciato a raccontargli quanto le tazzine delle principesse che giravano fossero divertenti e quanto si fosse divertita con Bella, che nel frattempo sorrideva.

"Sono molto contento che vi siate divertiti principesse" esclamò facendo scendere Aurora dalle sue braccia
"Ma mi sa che ora dobbiamo andare noi" continuò guardando Bella, aveva programmato quella serata nei minimi dettagli e doveva andare tutto bene.

"La tua mamma ha il mio numero, puoi chiamarmi quando vuoi" disse poi ad Aurora tranquillizandola
"Davvero posso quando voglio?" Chiese la bimba con voce tenerissima.
"Ma certo, quando vuoi, ci vediamo presto te lo prometto"
E così riposto Aurora dalla madre ed abbracciò entrambe per salutare.

Erano nella loro camera d'albergo che Christian aveva prenotato all'interno stesso del parco, si erano appena preparati per la cena, poi avrebbero fatto una passeggiata serale a Disneyland, che a detta di Bella di sera era ancora più bella che di giorno.

Christian aveva cominciato a sentire abbastanza ansia, ma voleva sfidare chiunque a non esserlo.
Guardava il suo riflesso nello specchio del bagno e sospirò, abbassò lo sguardo dove vide delle goccioline provenienti dai suoi capelli ancora bagnati cadere sul lavandino.

"Amore tutto bene?" Chiese Bella entrando in bagno, per poi avvicinarsi a lui e abbracciarlo da dietro.
Al solo tocco tutte le paure che stavano cominciando a farsi strada nella testa di Christian scomparvero e provo a rilassarsi.
Così annui e si giro per lasciare un bacio alla ragazza.

" Mi asciughi tu i capelli?" Chiese a Bella facendole gli occhi dolci, che sapeva essere la sua arma contro quella ragazza, che infatti annui sbuffando.
"Viziato" gli disse prendendo in mano il phon e la schiuma per poi iniziare a modellare quei ricci che lei tanto amava.

Christian si rilasso totalmente al suo tocco, chiuse gli occhi per poi aprirli e cominciare ad ammirare la figura davanti a lui concentrata a sistemare quei ricciolini.

La cena per Christian fu quasi un agonia, infatti era troppo impegnato a pensare a ciò che avrebbe dovuto fare dopo per godersi le diverse portate che erano previste.
"Amore sei sicuro di stare bene? Sei strano" insisté Bella seduta di fronte a lui mentre gustava il suo dolce.
"Si certo amore tutto apposto tranquilla"
Tutto apposto sta minchia... Lo stomaco era chiuso, la gola secca, le mani sudavano e tremavano allo stesso tempo.

Quando finalmente finirono di cenare, cominciarono la loro passeggiata per il parco, e Christian arrivo a pensare che sarebbe svenuto da un momento all'altro.
Ma con non sa quale aiuto divino riuscirono ad arrivare fino al castello, simbolo di quel grande parco, ed aveva ragione Bella, di sera, tutto illuminato, era ancora più bello.

Si fermò, prese un grandissimo respiro e guardò la ragazza di fronte a lui, era così bella, si perse un attimo ad osservare ogni particolare del suo viso, poi fu portato alla relata da lei stessa, che non capiva il perché si fosse fermato e per l'ennesima volta gli chiese se andava tutto bene.

Si andava tutto bene, era il momento...

Spazio mio
Spero sempre che la storia vi piaccia.
Che ne pensate del capitolo? Cosa vi aspettate? ❤️❤️❤️

COME IN UN FILM DISNEY - Christian Stefanelli- Amici21Where stories live. Discover now