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Le 10 ore più lunghe della sua vita...

Era uscito da quella casa di corsa, dopo aver preso in fretta uno zaino e aver inserito dei vestiti presi totalmente a caso dall'armadio.
Aveva preso velocemente il passaporto il portafogli e il cellulare ed era uscito senza nemmeno controllare di aver spento tutte le luci.
Arrivato all'aeroporto aveva acquistato un biglietto di sola andata per New York ed era salito su quell'aereo.

Aveva fatto tutto automaticamente, senza pensarci troppo, con convinzione  e determinazione, ma appena l'aereo decollò quella sicurezza crollò, e nella testa di Christian cominciarono a farsi strada paranoie su paranoie.
Cosa stava facendo esattamente? Aveva preso un aereo e stava andando a New York, ma una volta arrivato? Cosa avrebbe fatto? Dove doveva andare? Pretendeva davvero che Bella l'avrebbe perdonato? Che sarebbe tornato con lui così facilmente?

Si sentiva un idiota ma allo stesso tempo il suo cuore gli diceva che stava facendo la cosa giusta, che in qualunque modo sarebbe finita, lui ci aveva provato.

Gli aspettavano dieci ore di volo, provò a dormire, ma inutile dire che non riuscì a chiudere occhio, tutta la sicurezza che aveva si era trasformata in una grandissima insicurezza, si sentiva irrequieto e l'ansia lo mangiava vivo, e mentre dentro di lui vigeva il caos più totale, attorno l'atmosfera era molto tranquilla, infatti i passeggeri erano tutti rilassati, si godevano quelle ore di volo, chi guardando una serie, chi chiacchierando con l'amico affianco, chi dormendo in quelle comode poltrone dell'aereo.
Ecco in realtà Christian era così nervoso che quei sedili stessi gli sembravano la cosa più scomoda del mondo, ed era talmente irrequieto che non riusciva a stare in una determinata posizione per più di 5 minuti, infatti si girava e rigirava su quel sedile come se sotto di lui non avesse un comodo cuscino ma degli spilli.

"Va tutto bene?" Una dolce vocina giunse alle orecchie di Christian, interrompendo l'ennesimo pensiero negativo che aveva cominciato a farsi strada nella sua testa.
Si voltò e vide una bambina che poteva avere si e no 6/7 anni che sfoggiava un tenero sorriso tenendo strette tra le braccia due bamboline.
"Tesoro non disturbare quel povero ragazzo e torna qui" una seconda voce si aggiunse e Christian intuì subito che si trattasse della madre della bambina.
"Ti chiedo scusa ma quando si annoia non riesce a stare in silenzio" spiegò poi la donna rivolgendosi al ragazzo
"Non mi disturba affatto signora stia tranquilla" rispose il ballerino dopo qualche secondo.
"E si sto bene, ho solo un po di pensieri per la testa" spiegò poi Christian alla bambina con un piccolo sorriso.

"Ti va di giocare con me? Sei l'unico che non dorme e mi sembri simpatico" chiede successivamente la bimba con una dolcissima voce e Christian non poté fare a meno di sorridere intenerito.
"Ma certo vieni qui" rispose facendo sedere la bimba accanto a lui dato il grande spazio dei sedili dell'aereo, non sapeva nemmeno lui il motivo ma quella bimba lo incuriosiva e gli faceva molta tenerezza, gli sono sempre piaciuti tanto i bimbi e poi così almeno poteva passare un po' di tempo senza rimanere soffocato dai suoi stessi pensieri e dalle sue paranoie.
"Davvero non sei obbligato se ti sta disturbando, se vuoi riposare o hai altro da fare puoi dirle anche di no" intervenne prontamente la madre.
"Ma no signora davvero, anzi ho proprio bisogno di un po spensieratezza che solo i bimbi portano" rispose Christian e la donna annuì intenerita.

"Allora piccola, come ti chiami?" Chiede poi rivolgendosi alla bambina dai riccioli biondi.
"Aurora" rispose con fierezza la bimba.
"Piacere Aurora, io sono Christian" disse facendo spuntare un sorriso sul volto della bambina.
"Bel nome, lo sai che io mi chiamo come una principessa?" Disse poi allargando il sorriso.
"Ti piacciono le principesse?" Chiede quasi sussurrando il moro.
"Si tantissimo, guarda" rispose entusiasta Aurora per poi mostrare al ragazzo due bamboline che gli fecero stringere il cuore.
"Lei è la principessa Aurora, della bella addormentata nel bosco" cominciò la bambina
"E lei" provò a continuare venendo interrotta dal ballerino
"Belle, della bella e la bestia" disse istintivamente Christian osservando la bambola con il suo vestitino giallo
"Si" esclamò la bimba con un sorriso a trentadue denti.
"Conosci le principesse?" Chiede entusiasta poi
"Mi piacciono molto" rispose il ballerino ricambiando il sorriso.
"Queste due sono le mie preferite" continuò la bambina.
"Le tue?"
"Anche le mie"

COME IN UN FILM DISNEY - Christian Stefanelli- Amici21Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang