1.

4.7K 99 9
                                    

jackson's pov

Esco velocemente dal mio ufficio, salutando la mia segretaria, che ricambia goffamente il saluto.

Elizabeth è una signora dolce ed altruista, la reputo come la madre che non ho mai avuto.

Ho aperto la mia azienda quando avevo solamente vent'anni ed in poco tempo ho iniziato ad avere successo, che tutt'ora non mi manca.

Mi serviva una segretaria che mi aiutasse a gestire degli aspetti del commercio e per caso ho conosciuto lei.

Ero in un bar vicino casa con un mio amico, quando improvvisamente entrò lei, che cercava disperatamente un lavoro.

Chiese di fare la cameriera ma al proprietario non serviva, perciò intervenni io e le proposi la mia idea.

Accettò subito, senza neanche pensarci.

Ed ora, a distanza di ben sette anni, continua a svolgere il suo lavoro perfettamente, come se fosse il primo giorno.

Negli anni ovviamente ho dovuto assumere altro personale ma lei è una parte speciale di me, ormai.

Entro in auto e l'accendo, per poi partire.

Devo dirigermi a casa per farmi una bella doccia.

Quest'oggi è una giornata importante per me, che mi stravolgerà completamente la vita.

Ho passato la mia infanzia in uno squallido orfanotrofio, era al degrado e non c'era abbastanza cibo per sfamare tutti.

Appena sono diventato maggiorenne ho preso le poche cose che avevo e me ne sono andato.

Ho incominciato a lavorare ed ho aperto un piccolo brand, che al contrario di ciò che mi aspettavo ha riscosso parecchio successo.

Ho preso in mano la mia vita e ne ho fatto ciò che volevo, non me ne pentirò mai.

Se adesso sono qui lo devo solo a me stesso.

Il cammino che ho deciso d'intraprendere quest'oggi, dunque, è diventare padre.

Vorrei poter dare a qualcuno l'infanzia che io, ingiustamente, non ho mai potuto avere.

Parcheggio la macchina e scendo.

Poi salgo in casa, preparando velocemente un'insalata.

Mi siedo sull'isola della cucina e mi gusto il mio pranzo, anche se un po' di fretta.

Tra poco più di un'ora devo essere all'orfanotrofio e devo fare un po' di strada in auto per arrivarci.

Io non ritardo mai, voglio essere sempre impeccabile, soprattutto oggi.

Aziono la lavastoviglie, per poi correre al piano superiore a farmi velocemente una doccia.

Quando esco mi dirigo nella mia stanza, indossando un jeans nero ed una felpa bianca.

Butto lo sguardo sul mio orologio e noto si sia fatta ora di andare, se non voglio arrivare in ritardo.

Esco dalla mia villa velocemente e sperando di aver preso tutto ciò che mi serve, per poi partire verso l'orfanotrofio.

Ieri ho comprato il seggiolino auto, quindi posso stare tranquillo; non mi beccherò una multa al ritorno.

Parcheggio l'auto fuori dall'edificio.

All'esterno è carino, molto colorato e con un giardino ben curato, sembra un luogo adatto a dei bambini.

Scendo dall'auto e mi dirigo a passo svelto all'entrata, oltrepassando il cancello.

𝑰 𝒏𝒆𝒆𝒅 𝒖Where stories live. Discover now