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jackson's pov

Mi sveglio e mi giro, vedendo Valentine accanto a me che dorme.

Guardo l'orario, sono solo le sei del mattino.

Non riesco a stare vicino a Valentine, non dopo aver saputo cos'ha detto ad Abigail.

Ieri, quando mia figlia si è svegliata, le ho parlato, e mi ha detto ciò che le ha detto Valentine.

"È inutile che ti leghi a Megan, sono io
la fidanzata di tuo padre." Come ha potuto dire una frase del genere ad una bambina di cinque anni, che è stata abbandonata dai suoi genitori biologici?

Ultimamente non riesco a capire cos'ho visto di speciale in Valentine.

Sta assumendo dei brutti comportamenti.

Sono cinque minuti che sono seduto sul mio letto, a combattere contro il mio cuore, che mi sta dicendo di andare a controllare Megan.

Devo sapere che lei sta bene.

Mi alzo, e quando passo davanti alla camera di Abigail, entro.

Sta dormendo.

È tanto che non stiamo solo io e lei, che non dormiamo insieme sul mio letto.

In questo periodo c'è sempre Valentine, e lei per non disturbarmi non mi ha mai neanche chiesto di dormire insieme.

Mi avvicino e le do' un bacio, per poi uscire dalla sua camera e andare verso quella di Megan.

Entro lentamente, e noto che lei non ci sia.

C'è solo Avril nella culla, che dorme.

Dopo poco la vedo uscire dal bagno.

I suoi capelli biondi e lunghi sono scompigliati, e indossa solamente una maglia over-size bianca.

Megan durante la gravidanza non ha preso molti chili, e nel giro di poco li ha persi tutti.

Appena mi vede sobbalza.

«Jackson?» mi domanda, accendendo la luce.

«Mi hai fatto prendere un colpo.» mi dice, ed io trattengo una risata.

«Scusa, non volevo.» le rispondo.

«Hai bisogno di qualcosa?» mi domanda, ed io scuoto la testa.

«Come mai sei sveglio?» mi chiede.

«Potrei farti la stessa domanda.» le rispondo.

«Sei tu quello ad essere in camera mia.» mi risponde.

«Sì, hai ragione.
Mi sono svegliato e sono venuto qui.» le dico.

«Mi controlli?» mi domanda sorridendo.

«Sì, ti controllo.» confermo.

«Tu hai sonno?» mi domanda, e scuoto la testa.

«Allora andiamo a parlare da un'altra parte, non vorrei svegliare Avril.» mi risponde, ed io annuisco.

Così usciamo ed andiamo in cucina.

«Secondo te sono un padre di merda?» le domando.

«No, tu hai salvato quella bambina, a volte sbagli, ma è normale, lo facciamo tutti.» mi risponde, ed io le sorrido.

«Perché trovi sempre qualcosa di bello in me?» le domando.

«Non lo so, lo faccio e basta.
Tu sei una bella persona Jackson, dovresti solo essere meno chiuso in te stesso.» mi risponde.

«Senti chi lo dice.» le rispondo, e lei trattiene una risata.

«Ei, non prendermi in giro.» mi dice.

«Lo sai che sei carina quando ti arrabbi?» le domando.

«Jackson, smettila.» mi risponde.

Mi avvicino a lei, fissando le sue labbra.

Mi mette una mano sul petto e mi allontana.

«No, Valentine è di là, ed io non sono una "puttana" come mi definisce lei.
Non puoi baciarmi quando ti va quando sei fidanzato.
Devi fare una scelta, o me, o Valentine.» mi risponde.

«Devo parlarci.» affermo, e Megan annuisce.

«Ma tu staresti con me solo perché sono il padre di tua figlia o perché provi veramente qualcosa?» le domando.

«Jackson, io provo qualcosa per te e l'ho capito da un po', ho cercato di reprimerlo ma non posso continuare a far finta di nulla.» mi risponde.

Sono sollevato.

Sono felice che Megan provi qualcosa per me, la cosa è reciproca.

megan's pov

Esco dalla mia camera e mi dirigo in cucina a prendere qualcosa da mangiare.

Per arrivarci però devo passare per la sala.

«Guarda chi si vede.» mi provoca Valentine, che è in piedi davanti a me.

«Posso passare?» le domando.

In sala c'è solo lei, credo che Jackson stia aiutando Abigail a fare i compiti.

«Mi hai rotto il cazzo, Jackson sta con me, pensi di piacerle?
Sei solo una puttana.» mi dice.

«Non ti ho mai risposto perché sei fortunata ad avere a che fare con una persona più matura di te, ma ora mi sono stancata.
Sei invidiosa Valentine, non serve.» le rispondo.

Si avvicina ancora di più a me e mi tira una forte spinta, facendomi cadere.

Essendo molto vicina al muro sbatto la schiena contro.

Mi alzo da terra, vedendo Valentine correre verso la camera di Abigail.

Dopo poco arriva con Jackson.

«Jackson, non sai che cosa mi ha detto Megan.
Mi hai dato della puttana, amore.» gli dice.

«Valentine, io non credo.
Forse è meglio che vai a casa tua, domani torni, così parleremo.» le risponde Jackson.

Lei senza dire una parola prende le sue cose e se ne va, sbattendo la porta.

«Tutto bene?» mi domanda, avvicinandosi a me e toccandomi la schiena con una mano.

Appena mi tocca sussulto per il dolore.

«Ti ho fatto male?» mi domanda.

«Valentine mi ha spinto e ho sbattuto la schiena contro il muro.» gli spiego.

«Davvero?» mi domanda ed annuisco.

«Girati.» mi dice, così mi giro, dandogli la schiena.

Mi tira su la maglia e dopo averla tirata giù sospira.

«Mi sento in colpa, mi dispiace Megan.» dice poi.

«Tranquillo, non importa.» gli rispondo.

«Hai un livido sulla schiena, a me importa.» mi risponde.

«Vieni in bagno con me.» mi dice, ed io lo seguo.

Mi mette una crema sul livido e poi torniamo di là.

«Andiamo da Abigail?» gli domando, e lui annuisce.

Così andiamo in camera sua.

«Tutti sul mio lettone a vedere un film?» domanda ad Abigail, che annuisce.

«Vado a prendere Avril, voi andate in camera mia.» ci dice.

Così andiamo nella sua camera ad aspettarlo.

Arriva con Avril, così mette la sua culla accanto al letto e noi ci mettiamo comodi, per poi iniziare il film.

𝑰 𝒏𝒆𝒆𝒅 𝒖Where stories live. Discover now