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megan's pov

Sono sola a casa con Jackson.

Abigail è a casa di alcuni amici di Jackson che hanno una figlia della sua stessa età, e per farci riposare un po' si sono offerti di tenere anche Avril.

Le riporteranno domani mattina.

Non so come comportarmi.

Siamo solo noi due.

Questa mattina ha parlato con Valentine, ma non so cosa si siano detti.

«Hey Megan.» sento Jackson chiamarmi, è sullo stipite della porta.

«Hey.» gli rispondo.

«Ho bisogno di parlarti, ti va di venire di là sul divano?» mi domanda, ed io annuisco, alzandomi e seguendolo.

Ci sediamo sul divano.

Lo guardo, in attesa che inizi a parlare.

«È giusto che ti dica quello che è successo stamattina tra me e Valentine.» mi dice.

«Non sei obbligato a farlo, io non sono nessuno per te.» gli rispondo.

Fa male pensare che per lui io non sia nessuno.

«No, non è vero.
Megan tu fai parte della mia vita, e sei la madre di mia figlia, è giusto che tu lo sappia.» mi risponde, così annuisco.

jackson's pov

flashback.

Sono fuori della porta d'ingresso di casa di Valentine.

Sono qui perché dobbiamo parlare.

Non credo che questa storia possa andare avanti,
non dopo ciò che ha fatto ieri.

Non pensavo fosse capace di trattare Megan così, pensavo fosse una persona più matura.

Mi ha fatto riflettere molto anche ciò che ha detto ad Abigail.

Suono il campanello, e dopo poco viene ad aprirmi, vestita molto sensuale.

Indossa un vestitino aderente e poco coprente.

Pensa di risolvere tutto mostrandomi il suo corpo, ma non è così.

Sono qui solo per parlare.

Entro dentro casa sua.

«Puoi sederti sul divano, ti va qualcosa da bere?» mi domanda, e scuoto la testa.

«Valentine, non faremo niente oggi, dobbiamo parlare.» metto in chiaro, e lei annuisce contrariata.

Mi siedo sul divano, mentre lei rimane in piedi davanti a me.

«Dimmi.» mi dice, incrociando le braccia.

«Non so se la nostra storia può continuare.» le rispondo.

«Te la sei già scopata?» mi domanda.

Non mi aspettavo mi facesse questa domanda, o almeno non subito.

«No, se fosse per me probabilmente lo avrei già fatto, ma lei non ha voluto, perché sto con te.» gli rispondo.

«Quindi sei venuto a lasciarmi così almeno puoi scopartela ogni volta che ti va?» mi domanda.

«Ed è qui che ti sbagli, se tra me e Megan c'è qualcosa, non è solo un rapporto sessuale.» le rispondo.

«Jackson, cresci e guardala con gli occhi di un uomo, non le interessa nulla di tua figlia né tantomeno della vostra, è interessata ai tuoi soldi e basta.» mi dice, eliminando i dubbi che avevo con questa frase.

Mi alzo in piedi, avendo un'improvvisa voglia di tornare a casa.

«A me sembra solo che tu ti stia auto descrivendo, ma in una cosa hai ragione, dovevo aprire gli occhi ed accorgermene prima della persona di merda che sei.» le rispondo, andando verso la porta.

«Jackson aspetta, amore ti prego, aspetta!» mi dice, venendomi dietro.

«Valentine, tra noi è finita.» le dico, per poi uscire da casa sua ed andare alla mia macchina per tornare a casa.

fine flashback.

Le finisco di raccontare tutto.

«Mi dispiace, probabilmente è colpa mia.» mi dice.

«No, anzi, devo ringraziarti, mi hai fatto capire che persona fosse.» le rispondo.

«Voglio mettere in chiaro una cosa, a me interessano Abigail e Avril, non i tuoi soldi.» mi dice.

«Lo so Megan, non ho dato peso alle sue parole, sto imparando a conoscerti, e mi dispiace di averlo insinuato mesi fa.» le rispondo.

«Non importa, ormai sono passati mesi.» mi risponde.

«A me importa, perché ti ho ferita molte volte e mi sono comportato male con te, e tu non me l'hai mai fatto pesare, perché?» le domando.

«Probabilmente perché sono abituata ad essere trattata male.» mi dice.

«Megan, devi imparare a reagire, hai solo vent'anni, ti farai mettere i piedi in testa per tutta la tua vita?» le domando.

megan's pov

Mi alzo dal divano scocciata.

Come se non sapessi che a volte lascio correre cose che non andrebbero ignorate.

«Non sai cos'ho passato, non sai cosa mi è successo quando ho provato a reagire.
Mio padre mi ha traumatizzato ed io non riesco a fidarmi, soprattutto degli uomini.
E quello che provo nei tuoi confronti mi spaventa, mi spaventa perché ho paura che tu un giorno possa farmi del male.
So che sei una brava persona ma è difficile fidarmi.» gli dico.

Lui si alza e si avvicina.

«Megan, non ti metterei mai le mani addosso.» afferma.

«Può anche essere vero, ma io non ho mai provato dei sentimenti così forti per nessuno.» gli rispondo.

«Ti aiuterò a fidarti di me, va bene?» mi domanda, e io annuisco.

«Per esempio potresti iniziare facendomi scegliere un film da guardare.» mi fa l'occhiolino, e io scuoto la testa ridendo.

«Va bene.» gli rispondo.

«Non te ne pentirai.» si siede sul divano e prende il telecomando, mettendo un film.

Mi siedo accanto a lui, e dopo poco il film inizia.

𝑰 𝒏𝒆𝒆𝒅 𝒖Where stories live. Discover now